Risorse

Contributi ai giornali! 120 milioni all'anno

Leggendo un bilancio di una società editoriale, scopro per caso che dietro questa società (finta) ci girano milioni e milioni.

In effetti non capivo cosa ci fosse dietro un giornale da 3.000 copie al mese, letta da poco più di 100 persone al giorno, con fatturati da abbonamenti e pubblicità ridicoli, fino a quando, scavando e guardando le attività della capo-gruppo, ho avuto la triste sorpresa. 

In tanti si chiedono

"ma perché dietro l'acquisto del Corriere della Sera c'è tanto interesse? Perché potenti Gruppi immobiliari acquistano il Foglio? A chi interessa Avvenire della CEI Vaticana?" I finanziamenti pubblici! 

That's it!

La pubblicità e gli abonamenti sono scuse, alibi, ma non generano guadagni.

I veri interessi stanno dietro la legge 69 del 1963. Quella che prevede che noi cittadini paghiamo ogni anno 120 milioni di euro i gruppi editoriali. Con questa cifra si potrebbero costruire 800 appartamenti da 90mq all'anno e donarli ai più bisognosi, ma si sa: "a chi interessa?"

A chi sono andati i soldi quest'anno? Ecco la top 5
  1. Avvenire (letta da 8.000 persone al mese) circa 4 milioni. Il gruppo Editoriale è dello stato Vaticano, ma paga l'Italia!
  2. Italia Oggi (letta da meno di 100 persone al giorno) circa 3 milioni. 
  3. Il Manifesto (60 lettori al giorno) circa 2 milioni.
  4. Dolomiten (140 lettori al giorno) in lingua tedesca. 1 milione di euro
  5. Il Foglio (90 lettori al giorno) circa 500mila euro. Il gruppo Editoriale è Sorgente Group con un fatturato di 6 miliardi di dollari. 

La Repubblica, Il Corriere della Sera, Il Fatto Quotidiano e Il Giornale non rientrano in quest'elenco.

Al riguardo, Giuliano Ferrara, intervistato da Report ha dichiarato

dal secondo anno dalla fondazione, il contributo dello stato, con il trucco della famosa Convenzione per la Giustizia che era un... Beh, un trucco, la legge dava una possibilità e noi l'abbiamo sfruttata, è un trucco nel senso che non era un vero partito, era un... Sì avevamo chiesto a due amici, Marcello Pera, che faceva parte del centro destra, senatore, e Marco Boato, deputato del centro sinistra, due persone amiche, due lettori del giornale, di firmare per il giornale, abbiamo fatto questa convenzione... un escamotage, sì, legale, perfettamente legale. Ad oggi abbiamo ricevuto 51.300.519€!

Il Movimento 5 Stelle si è fatto portavoce di una proposta di abolizione presentando un disegno di legge in quanto sostiene che è un costo troppo oneroso per lo Stato, oltre che questo finanziamento non rende libera l’informazione ma al contrario la condiziona. Ovviamente il provvedimento è stato messo da parte!

Ma vi sembra normale che in un epoca dove l'informazione si fa su internet, dove si paga la televisione per ricevere notizie, si debbanno sprecare 120 milioni di soldi pubblici per pagare Dolomiten o Il Foglio di Giuliano Ferrara?

Duccio
Digital media instigator

 

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Online la piattaforma per accedere al Fondo dedicato alle vittime di usura

Sconfiggere piaghe quali estorsione e strozzinaggio è, soprattutto, una questione di tempistiche

Ciò significa, trovarsi al posto giusto al momento giusto. In quest’ottica, nei giorni scorsi è stato attivato il portale nazionale finalizzato a esemplificare e accelerare l’assegnazione dei benefici economici per le vittime dell’usura e del racket.

 

Il “motto” del progetto è fare squadra, mettendo in rete tutte le prefetture italiane. «L’obiettivo è promuovere il dialogo tra gli uffici, consentendo ai cittadini di inoltrare online la richiesta di accesso al fondo, laddove in passato erano costretti a recarsi in Prefettura. Così, l’intera procedura sarà uniformata e trasparente». A parlare è Santi Giuffrè, Commissario Straordinario del Governo per il Coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura.

 

Benefici economici: quali le misure previste?

Il Fondo di Rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso, delle richieste estorsive e dell’usura è nato con lo scopo di

-risarcire le vittime di mafia che si sono costituite parte civile in processi penali per detti reati

 

-      erogare un indennizzo proporzionato agli imprenditori che hanno subito estorsione

-      mettere a disposizione delle attività economiche vittime di usura un mutuo decennale senza interessi

 

Nano-prestito, così l’economia combatte l’illegalità

«Pagare in base alle proprie possibilità»: Tribunale salva coppia di Reggio Emilia

 

Maggiori informazioni https://www.formicargentina.it/
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«Pagare in base alle proprie possibilità»: Tribunale salva coppia di Reggio Emilia

L’onestà paga. Non sempre, ma a volte succede. Merito della legge sul sovra indebitamento, già ribattezzata – efficacemente – “anti suicidi”, varata nel 2012 dal Governo Monti per allineare l’Italia agli altri Paesi dell’Unione Europea. I fortunati, stavolta, sono due coniugi della provincia di Reggio Emilia. Nelle scorse settimane il Tribunale Fallimentare ha emesso il decreto che sbloccherà la loro posizione debitoria.
I due sono i primi a beneficiare della cosiddetta esdebitazione in Emilia Romagna. Peraltro, su base nazionale, sono in pochi a essere stati ammessi alla procedura, basti pensare che finora sono stati accolti solo 15 ricorsi. 
Nel 2004 la coppia si apprestava a comprare casa, facendo affidamento su due stipendi (uno a tempo indeterminato e uno a tempo determinato). Credem accordò loro un mutuo, da rimborsare attraverso cessione del quinto. I problemi cominciarono quando la donna restò disoccupata e, inevitabilmente, si “saltarono” alcune rate, differendone il pagamento. Così, la banca inviò un atto di precetto e a quel punto la famiglia contattò uno studio legale, richiedendo l’applicazione della legge sul sovra indebitamento. Il Tribunale Fallimentare ha acconsentito in quanto i debitori si sono dimostrati meritevoli, poiché non hanno chiesto ulteriori prestiti né, tantomeno, hanno sperperato altre somme al gioco.
A questo punto, i due hanno quattro anni di tempo per ripianare la propria situazione estinguendo metà del proprio debito, 210.000 euro, a fronte di un patrimonio immobiliare di circa 70mila.

L’onestà paga. Non sempre, ma a volte succede. Merito della legge sul sovra indebitamento, già ribattezzata – efficacemente – “anti suicidi”, varata nel 2012 dal Governo Monti per allineare l’Italia agli altri Paesi dell’Unione Europea. I fortunati, stavolta, sono due coniugi della provincia di Reggio Emilia. Nelle scorse settimane il Tribunale Fallimentare ha emesso il decreto che sbloccherà la loro posizione debitoria.

 

I due sono i primi a beneficiare della cosiddetta esdebitazione in Emilia Romagna. Peraltro, su base nazionale, sono in pochi a essere stati ammessi alla procedura, basti pensare che finora sono stati accolti solo 15 ricorsi.

Perseguitato dai creditori? C’è una legge che ti può aiutare…

Nel 2004 la coppia si apprestava a comprare casa, facendo affidamento su due stipendi (uno a tempo indeterminato e uno a tempo determinato). Credem accordò loro un mutuo, da rimborsare attraverso cessione del quinto. I problemi cominciarono quando la donna restò disoccupata e, inevitabilmente, si “saltarono” alcune rate, differendone il pagamento. Così, la banca inviò un atto di precetto e a quel punto la famiglia contattò uno studio legale, richiedendo l’applicazione della legge sul sovra indebitamento. Il Tribunale Fallimentare ha acconsentito in quanto i debitori si sono dimostrati meritevoli, poiché non hanno chiesto ulteriori prestiti né, tantomeno, hanno sperperato altre somme al gioco.

A questo punto, i due hanno quattro anni di tempo per ripianare la propria situazione estinguendo metà del proprio debito, 210.000 euro, a fronte di un patrimonio immobiliare di circa 70mila.

«Io non voglio fallire»: la riscossa di un’imprenditrice truffata

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