Risorse

Come sopravvivere quando Equitalia “dà i numeri”?

Una raccomandata, e in casa si scatena il panico … a prescindere. Di questi tempi chi non si allarmerebbe, se ricevesse una comunicazione da parte dello Stato? Tuttavia, è sufficiente imparare a districarsi tra sigle e numeri identificativi per poter tirare un sospiro di sollievo. Il sito La Legge Per Tutti ha provato a fare chiarezza. Ecco le tipologie di missiva più frequenti identificate in base ai codici … e il relativo indice di “pericolosità”.  
 
 
12,13, 14: raccomandate semplici.
 
76, 77, 78, 79: potrebbe trattarsi di una multa o di un atto giudiziario.
 
608, 609: generalmente indicano la comunicazione relativa alla tentata notifica di un atto da parte di un Ente Pubblico.
 
612, 613, 614, 615: raccomandate provenienti da banche o altri istituti di credito (tra cui sono incluse Poste Italiane).
 
649, 669: presumibilmente si tratta di transazioni avvenute tramite carte o bancomat o comunicazioni aziendali.
 
670: sicuramente è una cartella Equitalia. Spesso però, anche il codice generale delle Poste, il numero 689, cela lo stesso contenuto.
 
650: a scrivere, in questo caso, è l’INPS.
 
 
 

 

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Come evitare che un debito si trasformi in condanna a morte?

Lo stalking ha tante facce. Una di queste è il recupero crediti. Spesso infatti le società preposte ricorrono a comportamenti illeciti. Chi ne è vittima può comunque chiedere l’intervento dell’Antitrust e ottenere il risarcimento del danno non patrimoniale scaturito dalla violazione della privacy. A tal proposito, una sentenza del Tribunale di Chieti (la n.883 del 2012) ha accolto le richieste di un cittadino che aveva subito ripetute molestie attraverso telefonate e messaggi recapitati a un’utenza altrui.
 
Recentemente l’Antitrust ha dato il “cartellino rosso” a due srl operanti nel settore del recupero crediti, sospendendone le attività. La prima avrebbe fatto pressioni indebite tramite comunicazioni postali e telematiche avanzando pretese monetarie infondate, da qui la condanna al pagamento di 205.000 euro. Nei confronti della seconda, invece, la sentenza è stata «pratiche commerciali scorrette, in quanto aggressive».
 
Ecco le azioni definite improprie dal Garante della Privacy in quanto lesive della riservatezza, e quindi bandite:
- tentativi di comunicazione con familiari, vicini di casa e datore di lavoro
- chiamate pre-registrate e diffusione di avvisi di mora in luoghi visibili e accessibili da tutti
- solleciti di pagamento notificati a persone con cui il diretto interessato non è in buoni rapporti
 
 

 

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Panama Papers, FACTA, OECD. Fai come dico io, non fare come faccio io

In questi giorni sui media di tutto il mondo è scoppiato il caso Panama Papers.
 
Una scoperta “sensazionale”, a Panama, uno dei pochi posti al mondo in cui esiste ancora la privacy bancaria, ci sono migliaia di società intestate a “nomi di cortesia”, miliardi e  miliardi di euro frutto di evasione fiscale imboscati da politici, imprenditori e delinquenti di varia natura.
 
Una scoperta dell’acqua calda di dimensioni planetarie. 
Tutti a parlare di Panama, tutti a spulciare le liste, tutti alla ricerca del politico, del personaggio famoso o del vicino di casa, voyeurismo fiscale in grande stile. 
 
Perché invece non parliamo del FATCA e della privacy bancaria in USA che è il più grande paradiso fiscale al mondo ? 
Perché non parliamo dell’OECD e dei suoi dipendenti che ricevono stipendi esentasse? 
 
Il FATCA (Foreign Account Tax Compliance Act) è una norma varata dal governo USA che ha come scopo l’emersione dei patrimoni detenuti all’estero da cittadini americani, anche di quelli residenti all’estero. 
Noi ci lamentiamo dell’Agenzia delle Entrate che ci tartassa ma abbiamo la possibilità di trasferirci all’estero e tagliare i ponti fiscali con il Bel Paese. 
Gli americani no, se hai il passaporto USA paghi le tasse allo zio Sam, anche se ti trasferisci in Papuasia.  
Il FATCA prevede che tutte le banche del pianeta debbano comunicare all’IRS, l’Agenzia delle Entrate americana, le giacenze di cittadini USA.  In questo modo se un imprenditore americano ha “dimenticato” di dichiarare quelle somme al fisco può essere sanzionato.
 
Dove è il problema?
Anche l’OECD, l’ Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico con sede a Parigi, ha varato un progetto simile a quello degli USA che ha come scopo quello di fare emergere i patrimoni degli evasori.
 
In sostanza, tutti i Paesi aderenti a questo accordo si sono impegnati a scambiare i dati dei depositi bancari detenuti nel proprio Paese da cittadini residenti negli altri Paesi aderenti. 

Quindi, se per esempio, sei residente in Italia ed hai un conto corrente in Svizzera, avendo sia l’Italia che la Svizzera aderito a questo accordo,  dal 1 Gennaio 2017, le autorità fiscali italiane avranno notizia del tuo conto svizzero. Se i tuoi fondi detenuti in Svizzera non sono stati dichiarati al fisco sarai sanzionato.
 
Il problema è che gli Stati Uniti non hanno aderito a questo accordo dell’OECD, quindi se hai dei fondi su un conto corrente in USA, su cui non hai pagato le tasse, le autorità italiane non ne verranno a conoscenza
 
Questo significa che gli Stati Uniti vogliono tassare i propri cittadini evasori che detengono fondi non dichiarati all’estero ma allo stesso tempo danno rifugio ai capitali degli evasori non americani.
 
Capito a cosa sono servono i Panama Papers ?
Le maggiori banche di investimento del mondo stanno consigliando ai loro ricchi clienti non americani di spostare i patrimoni finanziari frutto di evasione nel più grande e più sicuro paradiso fiscale al mondo: gli Stati Uniti d’America
 
Anche gli esperti dell’ OECD non sono degli stupidi.  
La loro crociata contro l’evasione fiscale a livello planetaria è sicuramente giusta e deve essere perseguita con tutti i mezzi disponibili.
 
Ma la domanda che mi faccio è: 
perché gli stipendi dei dipendenti dell’ OECD sono esentasse?
 
Si hai capito bene, dipendenti e funzionari che lavorano a Parigi presso la sede della OECD ricevono lo stipendio esentasse.  
Gli stessi che fanno la guerra agli evasori, per i propri stipendi hanno studiato una legge che li esime dal pagamento delle tasse. 
 
Tu sei non paghi le tasse sei un evasore e devi nasconderti, loro invece vivono esentasse alla luce del sole.
 
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