La crisi ha sempre due facce.
La prima, più immediata da cogliere, è negativa, in quanto collegata alla “morte”, al superamento di qualcosa. Insomma, alla fine di una “stagione”.
L’altra, di solito, si manifesta più lentamente, e necessita della preventiva accettazione della “fine” di ciò che è stato. Solo così, infatti, si può preparare il futuro e fargli spazio. Emblematica in questo senso è la storia di Diego Mulfari, che ha “preso sulle spalle” l’azienda edile del padre, rimettendola in piedi.
E il nome scelto per battezzare questa “metamorfosi” è stato Imbianchino 2.0.
Così, Diego si propone di dare vita a un progetto differente da tutto quello che aveva fatto in precedenza.
L’idea, semplice ma immediata ed efficace.
Lui infatti si era accorto che il web era pieno di forum di settore, ma offriva pochissimo, in termini di testimonianze e recensioni dei consumatori.
«Raccontiamo i lavori da noi eseguiti, attraverso post corredati da fotografie. Utilizziamo poi i social media per ottenere referenze dai nostri clienti e renderci dunque affidabili agli occhi dei nuovi potenziali contatti. Abbiamo sviluppato anche un'applicazione scaricabile sui cellulari chiamata ironicamente I-Imbianchino, con prezzi a mq dei nostri lavori e idee per decorare la propria casa».
Al di là delle facili battute, Imbianchino 2.0 è una sorta di cantiere sempre aperto. Per restare al passo dei ritmi concitati della Rete è necessario innovare, perfezionare, continuamente. In una parola, non sentirsi arrivati.
«Il mio piano è in continua concretizzazione, ma dopo tre anni posso dirti che i primi buoni risultati cominciano ad arrivare».
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