Quando il consumatore chiede aiuto per liberarsi da un debito deve, prima di tutto, essere educato al credito e accompagnato in banca Questo si propone di fare una realtà come Soldincasa (società di consulenza creditizia), sottolinea Renato Capolingua, (amministratore unico).
«Un consulente serio espone il cliente al minor rischio possibile»
«Quando un privato o un’azienda si rivolge a noi, per decidere cosa fare partiamo dalle sue esigenze. In alcuni casi non ci sono problemi specifici, si vuole semplicemente abbassare la rata del mutuo». Si parte quindi dall’analisi della situazione patrimoniale e debitoria. Se emergono anomalie rispetto alle somme dovute a banche e finanziarie, si valuta la strategia migliore da adottare. «Il nostro obiettivo è esporre l’utente al minor rischio possibile». Fondamentale, in questo senso, è la capacità di mediazione del consulente. «Nel 50% dei casi circa siamo riusciti a rinegoziare i debiti senza andare in giudizio», spiega Capolingua. Ci sono, chiaramente, delle eccezioni. «Un nostro cliente. M.R., doveva 31.000 euro a una banca per un prestito. Erano stati applicati tassi usurari, e abbiamo chiesto una riduzione. Non l’abbiamo ottenuta, e si è deciso di pagare, per poi recuperare 67.000 euro di risarcimento».
«Quando si va in giudizio, la posta in gioco è alta»
D’altra parte, se si procede per vie legali, è difficile prevedere cosa succederà. A fare la differenza può essere una perizia scritta male, o l’interpretazione che ne viene data. Così una perizia può portare a risultati diversi in due differenti tribunali. Può succedere, ad esempio, di vincere a Palermo e perdere a Roma, o viceversa.
Sovraindebitamento "selvaggio"
«A Natale del 2011 si è rivolto a noi A.V., un dipendente privato. Dopo essersi accollato un mutuo e un prestito, si era ritrovato a vivere con 300 euro. Aveva pagato alcune rate in ritardo ed era stato segnalato in Crif. Non sapeva che fare, e aveva pensato addirittura al suicidio. Invece, grazie a una trattativa con la banca, siamo riusciti ad abbassare il debito del 70%». La speranza resta il bene più prezioso, specialmente quando sembra che non ci sia via d’uscita.
Combattere le anomalie bancarie è come ritrovarsi in un far west. Difficile far rispettare le leggi e i propri diritti, se si capita nelle mani sbagliate. Per questo è importante scegliere attentamente a chi rivolgersi. Etica e professionalità sono requisiti fondamentali degli “addetti ai lavori” seri. E può garantirli solo chi fa della tutela del consumatore la sua priorità.