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Criptovalute. Ma si guadagna davvero?

Bitcoin. La valuta del futuro?

 bitcoinPer capirlo abbiamo sentito AvaTrade, broker forex e di CFD leader, fondato nel 2006 e che offre oltre 250 strumenti finanziari, piattaforme di trading d'eccellenza e una nuova app all'avanguardia per il trading da mobile, AvaTradeGO. 

Il broker leader nel mercato forex e dei CFD, ha aggiunto al suo già vasto portafoglio l'ultima criptovaluta, Bitcoin Cash

Questo porta l'offerta di criptovalute disponibili sul mercato a 7

Infatti, aggiungendosi a Bitcoin, Ethereum, Ethereum classic, Dash, Ripple e Litecoin. Il nuovo strumento di trading, Bitcoin Cash,è negoziabile con il simbolo BCHUSD.

Dalla nascita ad inizio agosto 2017 in seguito al fork di Bitcoin, Bitcoin Cash ha raggiunto il terzo posto per volume negoziato tra le criptovalute, dietro a Bitcoin ed Ethereum. 

AvaTrade continua ad essere un pioniere, facendo di tutto per essere il primo ad abbracciare i cambiamenti ed estendere l'offerta nel trading di criptovalute.

Il CEO di AvaTrade, Dáire Ferguson, commenta così

"Il 2017 sarà l'anno del trading di criptovalute e siamo molto orgogliosi di essere i leader nel settore e di offrire ai nostri clienti il miglior ambiente di trading". "Tutto ciò che facciamo è guidato dalla passione per i nostri clienti e dalla volontà di rispondere alle loro esigenze, offrendo nuove ed interessanti opportunità di trading".


Ma che cosa sono le criptovalute?

Una criptovaluta è un bene di tipo digitale che viene utilizzato come modalità di scambio attraverso la crittografia per rendere sicure le transazioni e controllare la creazione di nuova valuta. 
 
Essenzialmente il modo migliore per spiegare come funziona una criptovaluta, è quello di prendere il Bitcoin come esempio principale. 
 
Bitcoin è diventata la prima criptovaluta decentralizzata, ideata da Satoshi Nakamoto nel lontano 2009. Da quell’anno in poi, è stato un proliferarsi di criptovalute, le cosiddette altcoins, un grande insieme di alternative a Bitcoin.

Tuttavia negli anni Bitcoin ha mantenuto il suo status di criptovaluta più importante, raggiungendo anche picchi di 1000 dollari per un singolo Bitcoin.

Come acquistare BitCoin?

Senza farsi male, copiando i traders che già investono in Criptovalute, la migliore piattaforma è quella di eToro. Infatti, con eToro è possibile osservare chi compra già bitcoin e copiarne le dinamiche. I guadagni di eToro possono essere pagati sul proprio conto corrente o  paypal.
 

di Duccio
Blogger criptato

 

 

 
 
 

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Condividere la cucina con il tuo vicino e vivere senza stress? Con il cohousing si può

Scegliere di andare a vivere in un capoluogo di provincia o regione determina svariati pro…ma anche alcune controindicazioni
co-housingGli stimoli culturali, l’opportunità di conoscere persone tanto interessanti quanto eterogenee, come pure le chance lavorative potenzialmente ampie rappresentano indubbi punti di forza. Specularmente però, un problema (forse il primo) con cui inevitabilmente bisogna fare i conti è quello delle spese. Un esempio su tutti è Milano, dove non solo il costo della vita è più alto che in qualunque comune dell’hinterland, ma anche trovar casa senza vendere un rene può rivelarsi un’impresa.
 

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Così, per contenere le spese si rende spesso necessario accettare soluzioni di compromesso come la scelta di una casa in condominio. Tuttavia si sa, la vita in comune è spesso contrassegnata da incognite, soprattutto perché non c’è la possibilità di scegliere i propri vicini, e quindi ci si può solo augurare che siano persone dotate di buonsenso. 

La buona notizia è che si stanno sviluppando soluzioni abitative alternative ai condomini, caratterizzate da appartamenti di dimensioni ridotte che vengono integrati da aree condivise destinate a molteplici attività (cucina, svago). Parliamo dei cohousing, comunità di vicinato frutto di un processo di co-progettazione.
 

Quando è nato il cohousing e come si articola?

Originatosi in Danimarca negli anni 60, oggi è diffuso soprattutto in Svezia, Norvegia, Olanda, Inghilterra, Germania, Francia, Stati Uniti, Canada, Australia e Giappone. 
I progetti di cohousing traggono solitamente spunto dall’incontro di un gruppo di persone che hanno deciso di improntare la loro vita a una visione partecipativa e collaborativa della quotidianità. 
 
Ideare e organizzare materialmente uno spazio ad hoc rappresenta una conseguenza naturale, quasi inevitabile: in tal senso è spesso decisivo il ruolo di coordinamento dei facilitatori, figure esperte che guidano le fasi di dibattito e progettazione nell’ottica di un’ottimizzazione delle risorse, umane e abitative. 
 

Cosa significa progettazione condivisa?

La creazione partecipata del cohousing riguarda non solo la definizione del profilo edilizio da adottare, ma anche la scelta delle attività da dislocare negli spazi comuni, e delle modalità con cui gestire questi ultimi. 

 
Solitamente i luoghi che vengono “portati fuori” dagli alloggi privati sono, oltre alla cucina, la lavanderia, la biblioteca, il giardino e la sala hobby. 
 

Il cohousing consente di suddividere oneri e responsabilità usufruendo contestualmente del supporto di una rete relazionale che, per la dinamica stessa che l’ha originata, si presenta come tendenzialmente affidabile, solida e ricettiva. Così è possibile conciliare il proprio bisogno di privacy con uno stile di vita anche economicamente sostenibile. 

 

Come si sta evolvendo il cohousing?

co-housing 2Le comunità di vicinato stanno, gradualmente, affinando e moltiplicando le attività messe a disposizione della collettività. Sempre più spesso, infatti, viene offerta la possibilità di avvalersi di servizi e competenze a pagamento: tra queste il parrucchiere, l’organizzazione di feste ed eventi e la prenotazione di sale congressi. 
 

Tra esperienze consolidate e progetti in partenza

Due tra i progetti di cohousing più riusciti, a oggi, sono l’Urban Village Bovisa a Milano e Numero Zero  a Torino. Il primo è stato realizzato tra il 2007 ed il 2009, e si articola in 32 unità abitative che si affacciano su una corte che ospita un giardino comune. 
 
I principali spazi condivisi sono rappresentati dalla lavanderia, dalla piscina – solarium e dall’asilo. 
Nel capoluogo piemontese, invece, un ruolo fondamentale ha svolto l’associazione Coabitare che, dopo aver acquistato un palazzo in cui ospitare un condominio solidale, ha dato vita a un programma per il risparmio energetico.
 
All’inizio del 2018 partiranno invece i lavori per la realizzazione dell’Urban Village Navigli a Milano, che sorgerà vicino alla chiesa di San Cristoforo. Si prevede la costruzione di 5 palazzine per un totale di più di 100 unità abitative; il progetto è rivolto soprattutto agli under 35. 
 
Non ne puoi più dell’inquilino del terzo piano, delle riunioni di condominio e soprattutto delle spese folli che sei costretto a pagare per il riscaldamento? Vai sul sito Cohousing.it e scopri se sta nascendo qualche comunità di vicinato nella tua città.
 
 
 
 
 
 

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Ryanair in crisi? Fossero tutte così...

C'è un palese attacco mediatico in atto contro Ryanair

logo ryanair

Azienda in crisi, esubero di personale, compagnia inaffidabile
 
Tutte bufale per screditare la compagnia europea 1° per prezzi medi, 2° per arrivi in orari e 1° per aver inventato il low cost.
 
La notizia di aver cancellato alcuni voli, generica e senza indicazioni, è del tutto fuorviante. 
 
Poi quella sulla crisi è palesemente falsa.
 

Bilancio 2016 Ryanair?

founder_ryanairCon un traffico annuo di 12,7 milioni di persone (+10% in agosto), la società irlandese ha un giro d'affari di circa 6,6 miliardi di euro, il doppio di Alitalia.
 
L’utile netto nell'ultimo anno è stato pari a 1,3 miliardi di euro, contro una perdita di 300 milioni della nostra cara Alitalia.
 
Rayanair ha una capitalizzazione di Borsa superiore ai 20 miliardi di euro, 40 volte di più di Monte dei Paschi da noi salvata il mese scorso per la 3 volta con 10 miliardi di euro!
 

Le cancellazioni dei voli. Quindi?

La società di analisti irlandese Goodbody Stockbrokers ha stimato che le cancellazioni costeranno 34,5 milioni di euro, dati dalla somma tra 23,5 milioni di rimborsi, 6,3 milioni di tasse di imbarco perse e 4,7 milioni tra pasti, bevande e alloggio. 
Il tutto comporterebbe un taglio del 2% sulle previsioni di 1,4 miliardi di euro di profitti.
 
MA DI CHE STIAMO PARLANDO?
 

Siamo un paese ostaggio dei sindacati (e del vaticano)

Leggendo un'intervista su Il Sole 24 ore ad un ex Pilota Ryanair le sue contestazioni sono nell'ordine
  1. Ci "obbligano" ad aprire un c/c in Irlanda. 
  2. Ci "costringono" a fare solo 1 mese di ferie all'anno. 
  3. Versando i contributi in Irlanda ci "assoggettano" allo status di nullatenenti.
    (peccato che il pilota ometta di raccontarci che grazie alla fiscalità iralndese paga meno del 13% di tasse, ndr)
  4. All'inizio della carriera prendi solo 1.600€ per poi arrivare a 12.000€ al mese. Questo non è giusto. 

Siamo al paradosso Italiano firmato CISL

Emiliano FiorentinoAttaccano Ryanair in maniera insulsa. Una società che paga solo 1 mese di ferie all'anno? Ma com'è possibile, dichiara Emiliano Fiorentino del sindacato. 

 

Ma certo! 

Paghiamo 3 mesi di ferie, diamo 3 giorni di riposo dopo ogni viaggio, paghiamogli l'hotel a 5 stelle e dopo 1 anno farà la stessa fine di Alitalia, cara CILS.

 

Ryanair in crisi? Non credo se ne siano accorti a Dublino!

Personalmente uso Ryanair da molti anni. Mai avuto un problema, mai un ritardo eccessivo se non per scioperi Italiani,  mai un'assistente di volo sgarbato. 
Ryanair ha insegnato come volare in Europa low-cost facendo utili a tante che sono venute dopo. 
 
E forse i miliardi di utile che ha fatto e che continuerà a fare sono dovuti proprio alla residenza in Irlanda, al giusto trattamento economico impartito ai propri dipendenti e alla distanza presa da governi e sindacati a statuto mediovale come quelli nostrani.
 
di Duccio
Blogger low-cost
 
 
 
 
 

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