Amici animali

Circo Roncalli, il primo circo con ologrammi al posto degli animali

Un circo tutto nuovo

dumbo1È proprio nell’intimità della vostra casa, da piccoli, che avete tentato di ricacciare indietro le lacrime per non mostrarvi vulnerabili davanti al cartone animato “Dumbo”.

E se da lì, come me, avete cominciato ad odiare il circo, sarete felice di apprendere quanto segue.

 Esistono due bravi uomini, Bernhard Paul e André Heller, che sono gli ideatori e fondatori di un nuovo tipo di circo. Dimenticate il circo come lo avete sempre visto, con animali ammaestrati e fuori habitat, che se potessero si riunirebbero in associazioni clandestine per evadere.

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Un esperimento riuscito

circo1L’innovazione del circo, nato in Germania, sta nell’usare ologrammi al posto degli animali (per intenderci, avete presente quando D2D2 mostra l'ologramma della principessa Leila ad Obi Wan Kenobi? Ecco, quello è un ologramma).

Sarà un interessante esperimento anche per gli spettatori; le immagini coprono infatti i 32 metri quadrati del palcoscenico offrendo così uno spettacolo a 360°, per una visuale ottimale da ogni angolo.

Il Circus Roncalli nasce nel 1976, già dagli anni Novanta, il circo aveva deciso di eliminare i numeri di alcuni animali selvatici, infatti erano rimasti soltanto alcuni equini. Nel 2018, la scelta della sostituzione con gli ologrammi.

 Si tratta di undici proiettori che rendono lo spettacolo indimenticabile. È la fine dei maltrattamenti sugli animali, costretti a vivere rinchiusi, e costretti a esercizi che ne limitano la libertà e la dignità.

Sul web è possibile vedere le immagini degli ologrammi di animali che saltano nel cerchio infuocato o si esibiscono in prove di abilità. Insomma, una vera e propria innovazione che ci catapulta nel futuro immaginato da Robert Zemeckis in Ritorno al futuro 2, quando Marty si spaventa alla vista di un gigantesco ologramma di uno squalo!

Un'idea contagiosa

cavalli17Uno degli obiettivi futuri che il Circus Roncalli si è proposto è quello dell’abolizione definitiva della plastica, per la gioia di Greta Thunberg. Il circo in questione sarà una struttura senza un grammo di sostanze plastiche.

 Quella degli ologrammi è un’idea che sta riscuotendo successo in tutto il mondo. Si tratta di undici proiettori che rendono lo spettacolo indimenticabile. È la fine dei maltrattamenti sugli animali, costretti a vivere rinchiusi, e costretti a esercizi che ne limitano la libertà e la dignità.

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Quando c’è un’idea che funziona tende ad essere contagiosa, e infatti anche in Francia è nato l’Ecocirque. Il fondatore è André-Joseph Bouglione, con la moglie Sandrine.

E qualcosa di simile accade anche all’Ocean Odyssey del principe arabo Khaled bin Alwaleed, lui ha fatto aprire un acquario in cui gli abitanti i pesci vengono riprodotti da video, suoni e immagini rigorosamente in 3D.

Vi ricordo che non siamo sul set di Madagascar, e gli animali soffrono a stare in condizioni climatiche che non sono le loro, rinchiusi ed ammaestrati.

Animali prigionieri, incatenati. Obbligati con la violenza a mettere in scena numeri per il compiacimento di persone che non prova alcuna pietà. Il circo uccide la dignità e la libertà, nessun essere vivente è felice di passare la vita in gabbia.

D'altronde, come diceva Immanuel Kant, puoi conoscere il cuore di un uomo già dal modo in cui egli tratta gli animali.

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di Sara Salini

 

 

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I pet semetary non fanno paura ma sono un esempio di civiltà

Cimiteri per animali anche in Italia

pet semataryAmmetto che dopo aver appreso la notizia, non ho potuto non pensare al film degli anni ottanta, diretto da Mery Lambert e tratto dall’omonimo romanzo di Stephen King, di cui presto uscirà il remake americano.

Un film in cui si parla di un inquietante cimitero per animali dove i morti possono tornare vivi…

Racconti horror a parte, ho sempre pensato che i nostri amici animali, che per periodi più o meno lunghi della nostra vita ci hanno accompagnato come fedeli compagni di viaggio, meritino come tutti gli esseri viventi una degna sepoltura.

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Una pratica da sempre diffusa in tutto mondo

berenikeNel sito di Berenike, nella costa meridionale dell’Egitto al confine con il Mar Rosso, gli archeologi hanno trovato i resti di circa 100 scheletri di animali datati intorno al 75 – 150 A.C.

La prova del più antico cimitero di animali mai esistito, ma anche dell’importanza che gli antichi Egizi davano agli animali, specialmente i gatti, nella loro vita.

A Londra, nel cuore di Hyde Park, c’è un piccolo pet sematary di epoca vittoriana nato spontaneamente alla fine dell’800 nel giardino di un custode. Sulle lapidi, si possono trovare nomi, dediche e iscrizioni.

Una pratica, quella di dare ai nostri amici animali una degna sepoltura, fino a poco tempo fa non molto diffusa in Italia, ma che finalmente sta avendo respiro.

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cimiteroDopo l’esperienza in Veneto e in Lombardia, adesso anche il consiglio regionale delle Marche ha approvato la proposta di legge “Cimiteri per animali di affezione”.

Il decreto detta i criteri e disciplina le modalità per la realizzazione di cimiteri dedicati agli animali domestici (cani, gatti, criceti, uccelli in gabbia, cavalli sportivi e altri animali di piccole dimensioni) e agli animali certificati CITES (convention on international trade in endangered species), convenzione sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione.

La norma prevede anche la possibilità di sepolture in giardini privati, mentre in quelli pubblici sarà possibile la posa in terra con una targa ricordo.

Un vero e proprio passo in avanti verso la civiltà, a mio parere.

Un passo che già nei secoli passati era stato fatto e che ci ricorda ancora una volta quanto la presenza di questi piccoli amici sia importante per noi e quanto, preservarne il ricordo, sia un modo come un altro per rispettare la vita, in ogni sua espressione.

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di Magda Mangano

 

 

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A Dublino nasce il Coccolatore di Gatti

Ami i gatti alla follia?

coccolatore di gattiAllora puoi diventare un “coccolatore di gatti

Di tutti i possibili lavori strani ed originali questo è certamente quello che suscita maggiore curiosità. Parliamo del coccolatore di gatti. 

Si, proprio così! Una persona che tutto il giorno sta li e viene pagata (anche bene) per fare le coccole ai gatti

Ma, attenzione,non basta amare i gatti per fare questa professione, bisogna essere dei veri professionisti.

Tutto nasce a Clonsilla, sobborgo di Dublino, in una clinica veterinaria Just Cats che di recente ha pubblicato un annuncio di lavoro che ha ricevuto un boom di richieste:“Cercasi coccolatore di gatti”.

I requisiti richiesti per il Coccolatore di Gatti

  • essere una persona che va pazza per i gatti e li ama alla follia
  • avere un atteggiamento naturalmente portato per i gatti
  • contare i gattini prima di addormentarsi
  • dare da mangiare ai gatti del proprio quartiere
  • provare piacere e calore nell’accarezzare i gatti.

A parte gli scherzi, questi sono solo requisiti che servono a capire l’amore per i gatti del candidato ideale che in realtà dovrà avere mani gentili in grado di pettinare e accarezzare i gatti per lunghi periodi di tempo ed essere capace di parlare gentilmente e sussurrare ai gatti per tranquillizzarli. 

coccole a gattini

Infine essere capaci di comprendere i diversi tipi di fusa, una qualità che garantisce il posto di lavoro.

Quanto guadagna il coccolatore di gatti?

Ce lo dice l’annuncio. L’offerta di lavoro è di tutto rispetto e prevede l’assunzione a tempo pieno e uno stipendio che va dai 20.000 ai 25.000 euro all’anno. Da circa 1.600 ai 2.000 euro al mese.

Simona
Blogger con gatto

 

 

 
 

 

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