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Piñatex: addio eco-pelle, benvenuto ananas!

Dopo la fibra d’arancia, è la volta di Sua Maestà l’ananas.

AnanasIl frutto tropicale, finora riconosciuto per le sue proprietà brucia grassi e anti-infiammatorie, attraversa oggi una seconda vita e diventa materiale per produrre borse e scarpe.

Carmen Hijosa, designer spagnola di oggetti in pelle, durante gli anni ‘90 lavorò nelle Filippine; lì notò quanto l’industria dei pellami fosse inquinante e cominciò a pensare a un’ alternativa. La incuriosì un capo d’abbigliamento tipico della tradizione popolare, il Barong Tabalog. Si mise così a indagare sulla sua composizione, scoprendo che era fatto con fibre di foglie d’ananas, lavorate con un processo particolare. Il tessuto univa finezza e resistenza, qualità che la convinsero potesse essere riutilizzato per altri oggetti.

Dell’ananas non si butta via niente

Fibra_Ananas

Nasce così Piñatex, estratto di foglie di ananas, realizzato nelle piantagioni prima del raccolto; la produzione non richiede dunque un aumento delle coltivazioni. Dopo aver trattato le foglie, ciò che rimane è una biomassa che può essere sfruttata come fertilizzante per i contadini. Il  tessuto si lavora come qualsiasi altro, sottoponibile a colorazione, stampe e diversi tipi di finitura.

Piñatex deve assomigliare a sè stesso

Ananas

Il prodotto ha già destato l’interesse di grandi aziende quali Puma o Camper, che hanno realizzato alcuni prototipi. Piñatex nasce per colmare il divario tra tessuti sintetici e pelle, creando una fascia d’acquisto intermedia e più eco-sostenibile. «Non sono molto contenta quando mi dicono che assomiglia alla pelle perché deve cominciare a sembrare se stesso» afferma la Hijosa.

Il tessuto è conveniente anche in termini economici: costa 18 sterline al metro quadro mentre la pelle si aggira tra le 20 e le 30. Piñatex, grazie alle sue qualità antibatteriche potrebbe essere perfino utilizzato in campo medico per bendaggi o fasciature.

La frutta fa bene. In tutti i sensi. 

 

di Irene Caltabiano

 

 
 
 

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Cruskees: il peperone lucano si fa snack (e conquista l'Europa)

È stato definito l’oro rosso della Basilicata. 

peperone-cruscoForma appuntita e sapore dolce, il peperone crusco ha oltre 500 anni di storia. Il prodotto si coltiva generalmente nell’area di Senise, in provincia di Potenza, e viene trattato in modo simile ai pomodori secchi; si lascia infatti disidratare sul balcone intrecciato in collane chiamate serte;  una volta portato a compimento il processo, si può consumare fritto e accompagnare a varie pietanze.

Chips di peperoni

cruskeesSpesso le eccellenze locali rimangono, ahimè, sconosciute sul piano nazionale. Ma un gruppo di quattro ragazzi under 30, con origini tra Basilicata e Campania, ha deciso di esportare in tutta Italia la bontà di questo prodotto.

La startup Nova Food nasce infatti con un’idea ben precisa: valorizzare gli ingredienti vegetali e genuini della tradizione mettendoli in commercio in maniera nuova e sfiziosa. 

Così è nato Cruskees, lo snack al peperone crusco, venduto in pacchetti simili alle patatine e contenente chips a forma di tronchetto, 100% naturali e di alta qualità. L’idea è far diventare un cibo tipico qualcosa di facilmente condivisibile ad ampio raggio: un contorno, uno snack da aperitivo o qualcosa da sgranocchiare in qualsiasi momento.

 

Dai bar all’e-commerce

cruskees-3Le chips sono un prodotto “giovane” ma stanno già riscuotendo i primi successi. I clienti? Ristoranti di hotel gourmet, catene di lusso che usano Cruskees come appetizer oppure le inseriscono nel listino del frigobar.

Presente anche un e-commerce, attivo da pochissimo, ma dai numeri interessanti. La linea di produzione realizza quotidianamente circa 1500 pacchetti. Una confezione da dieci da 15 grammi costa venti euro e in media ci sono trenta ordini al giorno. Numeri incoraggianti che fanno ben sperare sulla diffusione dello snack.

Sergio Sarli, CEO dell'impresa, appare soddisfatto: «Adesso siamo concentrati sulle attività di marketing, per far conoscere e raccontare Cruskees, ma già dall’anno prossimo vorremmo lanciare sul mercato nuove ricette sempre a base di peperone crusco».

Il peperone crusco espatria

alimete-italiaGrazie a un progetto chiamato Origini lucane e sviluppato all’interno di Palazzo Italia, incubatore d’impresa di startup all'estero, Cruskees è stato inserito su alimenteitalia.com, piattaforma rumena di vendita di gastronomia nostrana online. Il peperone crusco è stato molto apprezzato a Bucarest e sta cominciando ad avere un mercato fiorente anche nei Paesi balcanici.

L'import-export nasce infatti con l'obiettivo di fare corretta informazione e  rafforzare la cultura del mangiar sano.

irene-caltabiano

 

di Irene Caltabiano

 

 

 
 

 

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Stanchezza muscolare? Aiutati con il potassio!

È un sale minerale molto importante, che il nostro corpo non è in grado di sintetizzare. 

avocadoAgisce sulla contrazione muscolare, riduce la ritenzione idrica, favorisce la salute del sistema nervoso e regola la pressione arteriosa. Il suo RDA (ovvero la dose giornaliera raccomandata) è di 700 mg, pari ad una patata media, due banane o un avocado.

Dove si trova?

asparagi

Sono numerosi gli alimenti che contengono potassio, derivanti sia dal regno animale che vegetale. Sfatiamo, pertanto, il mito secondo cui è contenuto solo nelle banane!

Possiamo infatti trovarlo anche in 

-       verdure fresche: asparagi, avocado, fagiolo di lima, patate, pomodoro e spinaci

-       frutta fresca: albicocca, arancia, pesca e melone

-       carne: in particolare quella di pollo e agnello

-       pesce: tra cui merluzzo e salmone

Mancanza di potassio

fritturaQuesta situazione di carenza è dovuta a  diversi fattori, ed il soggetto in questo caso manifesta debolezza, confusione mentale e crampi muscolari.

In linea generale, il più delle volte, la sua insufficienza è dovuta a:

- uno scarso apporto alimentare, soprattutto se si segue un’alimentazione povera in frutta fresca

- una dieta ricca in sodio, il suo minerale antagonista

- intensa attività fisica in quanto, il sudore è la principale porta di uscita del potassio. Non a caso, questo sale minerale ne è presente in quantità davvero rilevante.

Potassio e debolezza muscolare

affatticamento-muscolareTra le sue tante funzioni, vi è quella di convertire il glucosio in glicogeno (forma di riserva dello stesso zucchero). In questo modo, può essere immagazzinato nei muscoli come riserva energetica. Qualora, però, vi sia deficit di potassio, è inevitabile che si incorra in debolezza e sensazione di affaticamento muscolare.

Quindi cosa fare?

1.     Correggere le abitudini alimentari, nel caso in cui effettivamente siano riscontrate consuetudini errate

2.     Integrare con sali di potassio, attenendosi però alle dosi quotidiane consigliate.

Il mio consiglio? 

Dopo l’attività fisica, è sempre bene integrare le perdite di elettroliti con sali minerali, disciolti in acqua. Uno dei protagonisti, immancabili nell’idratazione post allenamento, deve essere sempre il potassio! 

E ricorda...da oggi la salute viaggia dal web alla vostra tavola!

marina-putzolu

di Marina Putzolu

 

 

 

 

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