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La REcyclerie, il riciclaggio si fa romantico

Sarà l’aria francese e l’atmosfera vintage.

recyclerie-1La Recyclerie sembra un luogo magico, fuori dal tempo. Anche se siamo nel cuore di Parigi, a pochi passi dal mercato delle Pulci di Porte de Clignancourt, al numero trenta dell'omonima via.

La vecchia stazione ferroviaria di Ornano, chiusa ai viaggiatori dal 1934, è stata recuperata diventando crocevia di cultura, confronto sulla sostenibilità ambientale e riciclo. Uno spazio all’insegna del verde, sull’onda lunga dei Repair Cafè che stanno nascendo in tutto il mondo.

Tra buon cibo e vivere verde

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Già il posto dove sorge la Recyclerie è l’emblema del del riportare a nuova vita ciò che era abbandonato alle intemperie econdannato al disuso. Oggi la stazione è diventata una mensa, un bar, un centro che pullula di persone che vogliono vivere all’insegna delle tre R: riuso, riciclo, riduco.

 

Il Cafè cantine offre prodotti assolutamente freschi, di produzione locale e a prezzi modici (dagli otto ai quindici euro), con vasta scelta tra menu classici, vegetariani e vegani ( almeno tre piatti al giorno). Verdure, ortaggi, latte, formaggi arrivano dritti dall’orto e dalla fattoria presenti nello spazio esterno.

recyclerie-5E, tra un caffè e un the glacè, una serie di eventi quali laboratori per la riparazione di piccoli elettrodomestici, corsi di cosmesi naturale, riciclo di oggetti, giardinaggio e mostre artistiche. Per chi invece volesse semplicemente godere della compagnia di un buon libro, la biblioteca è sempre aperta per prendere in prestito saggi, romanzi o libri di qualsiasi tipo.

RE-USE for good, la prima bottega dove tutto è gratis

La fattoria inoltre ha due sistemi di compostaggio, quattro alveari con produzione autonoma di miele e un sistema di irrigazione idroponico, cioè fuori suolo. La gestione va avanti grazie ai ricavi delle iscrizioni ( l’associazione conta oggi quasi 500 membri) e partenariati finanziari.

Modi intelligenti per recuperare le strutture e combattere il consumismo che ci sta fagocitando. Che sia di fronte a un drink per una chiacchierata in tutta calma o riparando un frigorifero. 

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di  Irene Caltabiano

 

 

 
 

 

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Cinque buoni motivi per mangiare la farina di kamut

La farina di kamut 

farina-di-kamutIn realtà sarebbe più corretto chiamarla farina di grano khorasan. Kamut, infatti, è un marchio registrato nel 1990 all’Ufficio Marchi e Brevetti. Il brand è garanzia di assenza di OGM (organismi geneticamente modificati) e certificato di derivazione dalla varietà originale del grano khorasan.

Ecco cinque buoni motivi per consumarla:

1)    È tollerata da chi ha bassa sensibilità al glutine

Coloro che soffrono di Gluten Sensitivity hanno mostrato di  digerire meglio questa varietà di farina, in relazione al tipo di glutine presente e ai suoi effetti sulla mucosa intestinale. Ovviamente, contenendo la sostanza collosa, è sempre sconsigliato il suo consumo per soggetti celiaci.

 

2)    Ha un alto contenuto in minerali.

pane-kamutBuona fonte di minerali quali zinco, fosforo, magnesio, selenio e rame, importanti per numerose funzioni fisiologiche. Sono infatti fondamentali per il mantenimento di funzioni metaboliche, capacità cognitive e salute cardio-vascolare.

3)    Buon contenuto in fibre

Un valido aiuto per la funzionalità del nostro intestino. Aiuta il nostro organismo nella regolarizzazione e nel mantenimento del benessere intestinale. Riduce il senso di gonfiore addominale e la comparsa di meteorismo.

4)    Proprietà antiossidanti

pasta-di-kamutGrazie alla presenza di carotenoidi (pigmenti che donano il colore dorato alla farina) e fenoli viene assicurata una protezione nei confronti dello stress ossidativo.

5)    Ottima per la pastificazione

Grazie al suo alto contenuto in fibre, risulta adatta per i processi di lavorazione della pasta. Ma non solo; oggi è molto facile poter scegliere in pizzeria impasti ottenuti con farina di Kamut, che risultano, per alcuni soggetti, più digeribili di altre tipologie.

Il mio consiglio? Variare sempre le tipologie di farina utilizzata, in modo da poter godere di tutte le proprietà che ciascun grano ha. E ricordate che la salute viaggia dal web alla vostra tavola!

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di Marina Putzolu

Biologa e nutrizionista

 
 
 

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Nutella: il vero tesoro si trova negli scarti

La crema di nocciole Ferrero è da sempre la più amata dai golosi italiani (e non solo).

nutellaEppure sapevate che il vero tesoro si nasconde nella buccia e non nel frutto? La celebre azienda di Alba ha scoperto, grazie a studi realizzati con centri di ricerca internazionale, che il vero tesoro si trova nello scarto.

 Si chiama Axos ed è una fibra prebiotica dalle proprietà antiossidanti e dagli effetti positivi sul sistema immunitario, cardiovascolare e il metabolismo dei lipidi.

Università e centri di ricerca europei hanno messo a punto un processo per estrarre dal guscio delle nocciole circa il 20% della benefica sostanza. Ne bastano solo 2,2 grammi al giorno per avvertire i benefici.

Economia circolare

scarti-nocciolaUn passo importante, considerando che Ferrero, maggior utilizzatore mondiale di nocciole, sfrutta meno della metà del peso effettivo del frutto; circa il 50-55% è infatti rappresentato dal guscio e il 2% dalla cuticola, tradizionalmente destinati a diventare scarto. 

Uno studio realizzato in collaborazione tra la Cambridge University e l’Università di Parma ha dimostrato come l’Axos sia anche ricca di polifenoli, altrettanto preziosi per la lotta ai radicali liberi, alle malattie metaboliche e alla degenerazione cognitiva.

Un’idea interessante arriva anche da Eataly, che ha sfruttato i gusci delle nocciole per un nuovo tipo di pasta: tagliatelle, non solo più gustose, ma anche ricche di fibra. Axos potrebbe avere applicazioni non solo in ambito alimentare, ma anche cosmetico e farmaceutico, campi in cui stanno ancora sperimentando.

Insomma un’ulteriore buona scusa per una pausa di dolcezza.

irene-caltabiano

 

di Irene Caltabiano

 

 

 
 
 

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