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Vacanze in bicicletta? Prova l'Alta Murgia

Non solo mare, ma anche, storia, cultura, enogastronomia.

castel-del-monteL’Alta Murgia è una regione della Puglia parecchio rivalutata negli ultimi anni, lavorando su una vocazione ciclabile che coinvolge l’omonimo Parco Nazionale. La regione rappresenta un gioiellino del Meridione per la varietà delle sue bellezze. 

Nell’area si trova Castel del Monte, il bellissimo edificio ottagonale da cui si ha una vista panoramica su tutta la vallata, costellata da peri e mandorli. È anche possibile seguire la ciclovia che porta a San Magno; si attraversa un percorso adatto alle mountain bike, pieno di sorprese che incantano grazie alle spiegazioni di una guida esperta del luogo, come i classici trulli e le aree agricole con i muretti a secco.

L'uomo di Altamura

chiesetta-neviera

Ma non solo. C’è spazio anche per storia e archeologia locale, con visite a un’antica masseria, deposito e luogo di difesa dai briganti, la Chiesetta Neviera, piccolo edificio luogo di culto, e la necropoli di San Magno. Altro luogo particolare è il Pulo di Altamura, grotta formatosi dall'azione di due fiumi, successivamente implosa. 

All’interno sono stati addirittura ritrovati resti dell’uomo di Neandertal, le cui ossa sono incastonate nelle pareti della roccia. Chi invece amasse di più il turismo cittadino molto vicini i comuni di Altamura e Ruvo di Puglia e infine Bari come centro abitato più grande. 

Non poteva ovviamente mancare il turismo enogastronomico. Il percorso è costellato da locali in  cui si mangia bene, caseifici dove comprare formaggi, altri prodotti freschi, forni dove acquistare pane, taralli e focaccia, ristoranti che hanno voglia di diffondere  tra gli avventori la tradizione mangereccia pugliese.
 

Insomma, ce n’è per tutti i gusti. Amanti delle due ruote, cosa state aspettando?

 

di Irene Caltabiano

 

 
 
 
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In Cina l'energia solare ha la forma di un panda

Un parco solare a forma di panda?

Si trova in Cina il Panda Green Energy Group Limited, una stuttura talmente grande da essere visibile dal cielo. Le parti nere, ovvero orecchie, zampe e braccia, sono composte da celle solari in silicio microcristallino, mentre pancia e viso  da celle solari a film sottile.

Si trova nella provincia del Datong Shanxi ed ha una capacità totale di 100 megawatt, anche se durante la prima fase ne offrirà solamente cinquanta.

 

La costruzione che ha preso il via nel maggio 2016 fa parte di un accordo di cooperazione con il Programma di sviluppo delle Nazioni Unite. Nello stesso anno, il 20 novembre, è iniziata ufficialmente la costruzione del parco solare.

cina-panda-solareOltre a fornire energia pulita l'obiettivo rimane diffondere le buone pratiche di sviluppo sostenibile tra i giovani della Cina. Un centro di attività dedicate ai ragazzi sarà infatti presente all'interno della struttura per insegnare i vantaggi dell'energia solare in contrasto con le forme tradizionali.

Il Governo cinese segue ormai da tempo politiche ambientali innovative ed entro il 2020 mira a produrre almeno 110 gigawatt di energia dal sole e 210 dal vento.

Un bel passo avanti per l'Oriente dove ci sono alcune delle città più inquinate al mondo.

 

di Irene Caltabiano

 

 
 
 
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City tree, la foresta a portata di città

Polmoni verdi

city-tree-1Un pannello che vale come 275 alberi, occupa il 99% in meno di superficie, ripulisce l’aria e può essere installato in qualsiasi zona metropolitana. 

La startup tedesca Green city solutions vuole rendere gli spazi urbani foreste a cielo aperto, mescolando natura e tecnologia nel rispetto delle strutture cittadine. Ha così inventato City Tree, il  “polmone verde verticale”.

Cos’è

Una lastra di 3, 5 metri quadrati che permette, attraverso sensori, di raccogliere dati su inquinamento e qualitàdell’aria.È costituito da muschio, particolato, ossidi di azoto e anidride carbonica. Riesce a trattenere acqua e nutrienti di cui le piante hanno bisogno e rilasciarli quando c’è necessità, in modo che possano rimanere sempre verdi in maniera indipendente.

 I pannelli solari installati servono infatti a rendere la struttura autosufficiente dal punto di vista energetico. Disponibile in diverse versioni, colori, con o senza panchina integrata, può essere smontato e rimontato in sole otto ore.

Ma c’è di più. Installare i City tree offre un margine di profitto, dato che il display montato sulla struttura può ospitare campagne pubblicitarie.

Verso Berlino e oltre

La sede principale è in Germania ma la startup ha già portato i suoi “alberi” in diversi Paesi: Norvegia, Macedonia, Belgio, estendendosi fino in Cina, ad Hong Kong.

Il progetto ha già ottenuto numerose approvazioni a livello europeo; in particolare  ha attirato l'attenzione di Climate-Kic, la più grande comunità pubblico-privata nata per diffondere conoscenza e innovazione sul problema cambiamento-climatico , favorendo la crescita di una società zero-carbon.  

I City-trees sono stati installati sulle strade effetto-canyon, ovvero lunghe, strette e caratterizzate da lunghi flussi di traffico.

Che possano essere la soluzione per far respirare al meglio noi e le nostre città?

 

di Irene Caltabiano

 

 
 
 
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