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Esistono ancora i cannibali?

Cosa  mangiamo stasera? Genitali o cervello?

I cannibali esistono e si nutrono di carne umana presente in qualsiasi parte dell’organismo.  Non sto parlando di Anthony Hopkins ne “Il silenzio degli innocenti” ma di tribù che vivono in mezzo alla foresta o in luoghi dimenticati da Dio, visto l’orrore. Il cannibalismo è prevalentemente dettato da riti o superstizioni e, al contrario di quanto pensiamo, fa parte del quotidiano, così come noi potremmo mangiare una  pizza con gli amici. Ma perché un uomo è spinto a nutrirsi di un suo simile?

I motivi sono svariati; usanza culturale ma anche disturbi mentali o ragioni di estrema carestia. Ricordate il disastro aereo delle Ande? I pochi superstiti della squadra di rugby, per sopravvivere, si sono nutriti dei loro stessi amici. In Africa, per esempio, il fenomeno è strettamente legato ad eventi traumatici, come guerre sanguinose in cui le persone soffrono di una mancata stabilità e sicurezza, in primis economica. Ma l’atto di cibarsi di carne umana, ad ogni modo, è quasi sempre spinto da credenze spirituali. Al mondo, secondo le ultime indagini, esistono ancora cinque tribù cannibali.

Korowai. Vivono in Nuova Guinea e praticano il cannibalismo per motivi rituali. La loro parte preferita è il cervello. Dietro la morte di un uomo credono ci sia un demonio dal nome “Khankhua”. Il corpo della vittima viene fatto a pezzi e divorato.  I Korowai, attraverso il cannibalismo, cercano così di inglobare la misteriosa entità che ha ucciso l’uomo. Non tralasciano niente, a parte denti, ossa, capelli, unghie e pene. Unica eccezione?I bambini sotto i tredici anni non possono partecipare al banchetto.

Aghori. Sono monaci esiliati e vivono in India. Costituiscono la setta più estrema degli asceti induisti e soggiornano vicino a luoghi spirituali. Per raggiungere il Dio Shiva fanno uso di sostanze stupefacenti e meditano. Per loro il mondo è un’illusione perciò nulla è vietato. Mangiano pezzi di cervello, bevono da teschi umani, masticano teste di animali vivi e si  cospargono il corpo con la cenere di morti. Sono convinti che mangiando carne umana assorbano poteri e energie che la vittima ha acquisito nella sua vita.

Milizia Mai-Mai. Vivono in Congo. Nonostante i numerosi tentativi dell’Onu, fermare il massacro è impossibile. I miliziani continuano a catturare e divorare essere umani, in particolare i pigmei. Per loro nutrirsi di carne è un modo per diventare invincibili. Recentemente hanno mangiato alcuni capi tribù credendo di guadagnare poteri speciali che li rendano in grado di proteggersi dai proiettili.

Liberia. La percentuale di persone che si sono cibate, almeno una volta, di carne umana, è altissima. Mangiano soprattutto genitali. Quelli maschili perché credono rappresentino forza e vigore. Quelli femminili per propiziare fecondità e saggezza. Quando non vengono mangiati, i genitali delle vittime vengono conservati nel portafoglio.

Yoruba. Vivono in alcune zone della Nigeria. Gli atti di cannibalismo sono legati al commercio di carne. Gli Youruba ne fanno uso per antiche superstizioni e credenze mediche. Si dice, ma c’è chi smentisce, che esistano veri e propri mercati dove poter acquistare organi umani.

 

di Luca Mordenti

 
 
 

 

 

 

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Deliveroo e la bici costruita con gli utensili da cucina

Bella non è.

deliveroo-bikeOriginale? Sì. Utile? Sicuramente. Deliveroo, servizio di consegna di cibo a domicilio di fama internazionale, ha creato per  la sede di Londra una bicicletta costruita con vecchi cucchiai, mattarelli e fruste.  Un’operazione curiosa ed eco-friendly per fare riciclo creativo in Gran Bretagna. 

L'isola è infatti il luogo in cui si sfruttano più utensili da cucina (in Italia, stranamente, facciamo economia, forse perché non vogliamo stare a lavare troppi piatti). Che succede una volta che i pezzi si ossidano o si rompono? Finiscono nella spazzatura, alimentando rifiuti e inquinamento. È stato stimato che i britannici gettano nel bidone  circa 900 vecchi attrezzi l’anno.

 

Correre in cucina

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L’idea è di Sean Miles, ingegnere della Design Works. Si chiama Upcycled bike: il bauletto è un forno a microonde, il manubrio un mattarello, il sellino una piastra. Ogni elemento è stato riciclato, tranne freni e gomme. Il risultato è sicuramente originale e rispettoso dell’ambiente. Le vedremo sfrecciare presto a Londra, tra una primo, un secondo e un antipasto. 


 
di Irene Caltabiano
 

 
 
 

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Cibo: 11 modi per risparmiare

Il miglior modo di spendere soldi è per mangiare. 

Ma come posso pagare il meno possibile mantenendomi forte e sano? Sicuramente ognuno di noi è attento alle proprie tasche, ma se potessimo risparmiare ancora di più? Ecco qualche consiglio da mettere in pratica per avere il portafogli sempre gonfio.

Spesa. Una delle prime regole è comprare l’essenziale. Quando entrate al supermercato, armatevi di listino e limitatevi ad acquistare solo quello che serve. Non lasciatevi influenzare da altri prodotti invitanti, spesso esposti in maniera strategica.

Dieci secondi. Ogni volta che prendete in mano un prodotto da uno scaffale, contate fino a dieci. Perché state pensando di comprarlo? Vi serve davvero? Se non sapete rispondere, riponetelo.

Carne. È costosa e sono sufficienti due porzioni a settimana. Limitatene il consumo e mangiate più legumi, lo consigliano anche i nutrizionisti.  

Scadenza. Quando un prodotto è prossimo alla scadenza viene scontato. Tenete d’occhio le offerte. Vi farà risparmiare davvero un sacco di soldi.

Informazione. La concorrenza tra i punti vendita è alta, una battaglia continua al prezzo più basso. Informatevi e non cestinate i volantini che trovate nella cassetta della posta, piuttosto prendetevi due minuti per darci un’occhiata. Che voi possiate essere o meno affezionati ad un particolare supermercato con i suoi dipendenti poco importa, il locale è di un’azienda che vuole farvi spendere il più possibile. Andate dove risparmiate, fate due passi in più. Volantini o meno, ci sono anche tantissime app da poter scaricare gratuitamente sul cellulare per verificare dove le offerte sono più vantaggiose. 

Avanzi. Fatela diventare un’ abitudine. Se a pranzo non avete finito la pasta, non buttatela nel cestino, mangiatela la sera, magari scaldata in padella con un filo d’olio. Chissà, forse la troverete anche più gustosa.

Colazione. Spuntino di metà mattina? Si può saltare si fa una buona colazione. In questo modo non solo eviterete di ingozzarvi di snack durante la pausa in ufficio ma il bisogno impellente di mangiare, verso l’ora di pranzo, diventerà un vecchio ricordo.

Frutta e verdura. Mai pensato al mercato di quartiere? Maggior risparmio, miglior qualità. Avete un terreno malmesso, pieno di erbacce? Trasformatelo in orto, prendersene cura magari diventerà un piacevole hobby. Piantare anche solo dell’insalata è vantaggioso e mangiare verdure coltivate con le proprie mani è una piacevole soddisfazione. 

Acqua. Bevetene molta, non solo vi aiuterà a depurare e eliminare le scorie ma vi farà risparmiare tanto cibo. Se prima di un gustoso piatto ne bevete un bel bicchiere, dopo aver mangiato vi sentirete sazi a dovere. Fare il bis è inutile. Mangiate meno e vi nutrite rapidamente.

Viaggio. Quando si va a trovare parenti o amici lontani, spesso le partenze coincidono con l’ora di pranzo (questo perché il prezzo del biglietto del treno solitamente è più basso). Ma siete davvero sicuri di risparmiare mangiando un boccone in un bar o fast food? Pranzo al sacco è la risposta. Volete mettere un panino con prosciutto e formaggio preparato a casa con  un trancio di pizza “plasticosa” al prezzo di cinque euro?

Amici. Rimpatriata? Non vi vedete da tanto tempo? Volete passare una bella serata al ristorante e terminare con una birra al pub? Invece di uscire potete rimanere a casa, sbizzarrirvi in cucina, creare l’atmosfera più adatta e passare ore serene insieme. Oltre a spendere meno, eviterete fastidiose attese e ci sarà un'amosfera più intima. Vedrete che gli ospiti ricambieranno l’invito!   

Non badare a spese è un sogno di tanti, bisogna ammetterlo! Ma alle volte fare attenzione può essere più vantaggioso. 

 

di Luca Mordenti

 

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