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Cate Blanchett e il progetto Greening the warf

Due oscar: migliore attrice non protagonista per The Aviator di Martin Scorsese e migliore attrice protagonista per Blue Jasmine di Woody Allen.

Regina nelle saghe de Il signore degli anelli e Lo Hobbit anche in tv Cate Blanchett ci ammalia con i suoi occhi azzurri la sua bellezza eterea (l'attrice è  testimonial della campagna pubblicitaria di “Sì”, nuova fragranza di Giorgio Armani). Insomma, una donna che ti farebbe davvero dire “Sì” senza averti fatto nessuna domanda.

Ben pochi però conoscono le numerose attività extra artistiche portate avanti dalla Regina Cate. Nel 2007 infatti,insieme al marito Andrew Upton, la Blanchett lancia Greening the Wharf ( letteralmente " Rendendo più verde il molo) ambizioso e variegato programma di sostenibilità ambientale e sociale. L'iniziativa ha portato alla Sidney Theater company, associazione di cui l'attrice è direttrice artistica, benefici a lungo termine.

«Il teatro ha sempre stimolato conversazioni visionarie e azioni concrete ed è in questa tradizione che è nato Greening the Wharf» dichiara la Blanchett sulla pagina ufficiale. L’obbiettivo del progetto (ampiamente raggiunto nel 2011) si focalizza sul settore energia, acqua, rifiuti e green design. Sono stati infatti installati 1906 pannelli solari sul tetto della struttura e grazie all' efficace sistema di riciclaggio rifiuti, ricavati diversi materiali per scenografie e design interno ed esterno.

I risultati elaborati sul lungo termine ( 2007-2015) fanno riflettere. L'utilizzo dell’acqua è sceso del 71,3%, equivalente in litri di quattro-cinque piscine olimpioniche. Il consumo di gas è in calo del 17,6% mentre le emissioni di gas serra diminuite del 47.7%, ovvero 124,7 automobili in corsa. Il tasso di diversione dei rifiuti invece si è abbassato del 13% (i materiali riciclati / l’energia recuperata) pari a 24 tonnellate o, se preferite, 2,7 camion della nettezza urbana. Infine, l’energia solare generata è sufficiente ad alimentare 61,8 case l'anno.

Alla faccia dell' industria dello spettacolo spendacciona e poco attenta al rispetto delle risorse energetiche. Il progetto è già stato ampiamente premiato e preso ad esempio a livello globale. La struttura non solo è efficiente ed ecosostenibile ma è anche bella da vedere. Ancor prima di dedicarci al green design o applicare pannelli solari sul tetto di casa, progetti come Greening the Wharf diventano spunto per iniziare a vivere e concepire il mondo come ricchezza e risorsa, facendo tesoro di quello che ci circonda. Cominciando, per esempio, ad arredare la nostra casa senza troppi sprechi e consumi.

di Luca Mordenti

 

 
 
 
 
 
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Richard Saunders, le opere imperdibili per gli amanti dei gatti

Chi ha un micio lo sa.

saundersSi rende conto di quanto può essere importante quell’esserino peloso che ci accoglie quando torniamo a casa, si accoccola ai nostri piedi quando siamo tristi, ci regala un sorriso con le sue espressioni buffe.

Quando non c’è più, quel vuoto diventa difficile da colmare, mostrando quanto sia effimero, se non inesistente, il confine tra l’amore per un animale e quello per un essere umano.

Richard Saunders, grafico e "artista surrealista", come lui stesso si definisce, ha perso Tolly lo scorso febbraio; ha così deciso di omaggiare il bellissimo gattone, un blu di Russia, con perfette rielaborazioni grafiche dove il felino diventa un gigantesco gatto-siepe.

La bellezza di queste immagini ha fatto il giro del web, portando molti curiosi a chiedersi dove sia quel meraviglioso giardino.  Purtroppo le immagini sono semplicemente frutto della fantasia dell’artista ma diventano una dolcissima dimostrazione di amore per Tolly, che rivive nel cuore e nei lavori del suo padrone.

Un gatto magico

Così nel sito Topiary cat il gattone siepe diventa un personaggio magico che può cambiare forma a suo piacimento e tolly-1apparire in qualsiasi luogo e momento, magari bevendo acqua da uno stagno come fosse una ciotola o riposando tranquillo nella placida campagna inglese.

Le sue avventure possono essere seguite sia su Facebook che su Pinterest e alcune immagini sono persino acquistabili. 

Saunders, oltre ad essere un animo sensibile, è anche un mago di Photoshop. Vale davvero la pensa dare un’occhiata a queste immagini.

Attenzione: pericolo commozione per i proprietari di un gatto. 

( Photo credits: The Topiary cat)

 

 

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di Irene Caltabiano

 
 

 

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Wang Enlin salva il suo villaggio studiando giurisprudenza da autodidatta

Sembra la trama di un film di Zhang Yimou.

contadinoInvece la storia di riscatto di Wang Enlin è realtà e ci mette ancora una volta di fronte al potere della perseveranza umana. Un contadino cinese, che ha frequentato la scuola solo per tre anni, ha deciso di mettersi contro "Golia". Il Qihua group, società statale per la gestione dei rifiuti, inquina i terreni del suo villaggio da anni. Gli stessi appezzamenti da cui Wang e gli altri abitanti ricavano il proprio sostentamento.

Il contadino non si è certo fatto prendere dallo sconforto ma ha deciso di studiare legge da autodidatta per trascinare l’azienda in tribunale. Wang proviene da una famiglia povera e non ha avuto possibilità di proseguire la scuola. Caparbietà e tenacia non gli hanno però impedito di informarsi su tutto ciò di cui aveva bisogno per difendere le proprie posizioni di fronte alla legge. Obiettivo che ha richiesto sedici anni ma gli ha permesso di vincere la prima causa.

L’uomo, che oggi ha sessant’anni

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All’inizio non aveva neanche i soldi per comprare i libri. Così andava in biblioteca, copiava le parti di testo che gli interessavano e costruiva piano piano la sua difesa. Nel 2001 infatti il villaggio di Yushutun è stato inondato dai rifiuti tossici, circa 15.000 tonnellate ogni anno; la cosa però non gli ha certo impedito di continuare.

Dopo poco più di un decennio Wang raccoglie finalmente le prove dell’inquinamento sui terreni del paese. Un processo aperto ben otto anni dopo la prima richiesta ma che ha portato i suoi frutti: un risarcimento di 100mila euro.Il Qihua Group ha presentato ricorso per evitare di pagare. 

Ma Wang ha promesso che non si fermerà fin quando giustizia non sarà fatta. 

 

di Irene Caltabiano

 

 

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