Aggiungi valore alla natura ☢

Mygdal, la lampadina che si fa pianta

 Dopo gli orti urbani, la nuova frontiera del verde domestico sono piante...formato lampadina.

Si chiamano Mygdal Plant e rappresentano l'utima frontiera del sodalizio fra design e green. I creatori Emilia Guchte e Arne Serbante, dello studio tedesco We Love Eames, hanno reso possibile crescere i germogli anche all'interno di un piccolo contenitore come una lampadina.

Lo spazio ristretto potrebbe ingannare sulla possibilità di sopravvivenza. In realtà le piante sono più libere che in uno spazio aperto lasciato senza luce per troppo tempo. Momentaneamente ne esistono due versioni, una da tavolo e l'altra pensile. Entrambe sono dotate di luce LED che simula i raggi del sole, alimentata grazie a un condotto elettrico che passa attraverso la lampadina.

La concretizzazione dell'idea non è stata immediata. Guchte e Serbante hanno fatto molte prove prima di rendere il sistema del tutto auto-sostenibile. Le piante che hanno bisogno di acqua sono ancora bandite, ma forse troveranno una soluzione anche a questo.

Un'idea innovativa ed eco-friendly per avere un polmone verde anche in casa e avere un arredamento unico.

di Irene Caltabiano

 

 

 

Continua...

Seed swapping e orti in multiproprietà: ecco chi sono i nuovi contadini

C’erano una volta gli agricoltori i cui unici strumenti di lavoro erano zappa, forcone e tanto olio di gomito.

orti_in_multiproprietàLa vita nei campi però si evolve insieme alle nuove tecnologie, creando commistioni fra tradizione contadina e mondo digitale. Oggi, se un agricoltore sudamericano non riesce a crescere la propria piantagione, o non sa come debellare una rara specie di parassiti, può chiedere consigli a un collega del Kenya. È la magia del web.

L’agricoltura si muove sui social

I contadini del nuovo millennio ormai non solo sanno come crescere barbabietole e broccoli, ma vogliono condividere la loro conoscenza, consentire anche ai meno esperti di portare in tavola prodotti freschi di stagione . Secondo uno studio di Farm Futures, centro di indagini di mercato americano, il 40% dei contadini crea il suo business su Facebook. Seguono Twitter (20%), Linkedin ( 17%), e Instagram ( 5%).

loading...

Frutta e verdura si coltivano insieme

orti_in_multiproprietà

Nella sharing economy, si mette in comune anche la terra. Da tempo infatti si è diffusa l'abitudine dell' orto in multiproprietà. In alcuni casi, si può affittare un pezzo di terra affidando alle mani di esperti agricoltori le proprie verdure. La famiglia Caccavari ha infatti messo a disposizione campi ( in provincia di Catanzaro) e conoscenze per chi vuole prodotti freschi e genuini, con tanto di tag e foto ad quando il prodotto è pronto per essere ritirato.

Altro esempio sono gli Orti di Veio, alle porte di Roma. In questo caso gli aspiranti contadini sono invitati a sporcarsi le mani in prima persona . Per 350 euro al mese si ottiene in gestione un terreno di 70 metri quadrati dove piantare, coltivare e  raccogliere verdure, ma anche crescere fiori ed erbe, in uno spazio biologicamente puro,  privo di prodotti chimici . Nel prezzo è compresa attività di mentoring, dedicata a chi approccia per la prima volta questo tipo di attività.

Poi c’è Wefarm, che ha pensato alle zone più remote del mondo, dove non arriva nemmeno la connessione Internet.  Con il peer to peer l’agricoltore invia un sms che viene immediatamente pubblicato online e rimandato via messaggio a membri selezionati che potranno a loro volta rispondere via cellulare, senza bisogno di Wi-Fi.

Banner Maggio 2017 300 x 250

Cos’è il seed swapping

orti_in_multiproprietàI social non servono solo per scambio di informazioni, ma anche di semi. Il seed swapping è un movimento che sta sempre più prendendo piede, dalle numerosissime pagine Facebook, che agiscono a livello locale, per arrivare ai colossi come Seed Savers Exchange, progetto ambizioso nato nel 1975 e oggi leader nella conservazione, nello scambio e  nella selezione di semi.  Grazie a questo movimento sono rinate antiche professioni e si è trovato il modo di mantenere colture difficili da crescere, incrementando persino micro-economie che sembravano destinate a morire.

Probabilmente è questo il compromesso tra tradizione e innovazioni: donare ai vecchi mestieri nuovo respiro. 

 

di Irene Caltabiano

 

 

google playSeguici anche su Google Edicola »

 

Continua...

Come creare decorazioni natalizie a costo zero

Oggetti comuni, vecchie stoffe, ninnoli dimenticati.

Le cianfrusaglie che teniamo in casa possono rinascere a nuova vita diventando bellissime decorazioni natalizie, pronte per diffondere ovunque lo spirito festivo. Con un po’ di manualità e un buon paio di forbici quest’anno potrete sfoggiare addobbi veramente originali ma soprattutto... “eco-friendly”.

Pigne e glitter

Vi piace lo stile minimal e odiate ogni anno riesumare quintali di decorazioni? Ho la soluzione che fa per voi: un mini albero di pigne e palline.  Raccogliere i graziosi frutti del pino potrebbe essere un’occasione per fare una salutare passeggiata in compagnia.

Una volta a casa, potete sbizzarrirvi o ricoprendole di glitter, o appiccicandovi perline con un po’ di colla vilinica. Infine mettetele in un vasetto e decorate anche quello. Se avete vecchi pastelli a cera, fateli sciogliere a bagnomaria. Otterrete una vernice colorata nella quale immergere le pigne.

L’evergreen di ogni abitazione è la scatola di bottoni. E anche quella è una ghiotta occasione per creare addobbi. Si può partire da una base di cartone, ad esempio ritagliandola a forma di stella o albero e attaccarci sopra bottoni di diverso colore. Risultato colorato e garantito.

E i tanto bistrattati rotoli di carta igienica?

Sì, anche quelli si possono riutilizzare per creazioni davvero carine. Ecco un suggerimento. Tagliate il tubo in 5 anelli delle larghezza di circa 2 cm ciascuno e schiacciate leggermente ogni pezzettino per dargli la forma di un petalo.

Mettete un po’ di colla alla base di ciascun anello e unitelo ad un altro utilizzando una molletta per farlo aderire bene. Completata l’opera, spruzzate la stella di cartone di vernice bianca e cospargetela di brillantini. 

Questa è una delle idee più semplici. Tuttavia ecco un paio di foto che potrebbero stimolare la vostra creatività.Lo stesso glitter potete utilizzarlo per decorare vecchie lampadine che avrete precedentemente passato nella colla vinilica.

Nat (ur) ale

Per gli inguaribili eco-friendly invece, ecco un paio di idee completamente naturali. Potete essiccare le bucce di arancia, bucarle e appenderle sulle porte o sugli alberi. Oppure potete creare un profumato pout pourri mescolandole con chiodi di garofano.

Volete un alberello aromatico? Con un insieme di stecche di cannella si può ottenere un mini abete di Natale davvero profumato. Per realizzarlo occorrono, a parte i bastoncini della misura adatta, spago e colla a caldo in modo da unire le stecche le une alle altre per formare tronco e rami.

Un altro decoro a costo zero sono le decorazioni con i tappi di sughero. Potete dargli forma di abete, attaccarli con la colla e infine legarli con lo spago.

Sbizzarritevi e liberate la fantasia. E stupirete tutti!

irene

di Irene Caltabiano

 

 

 

 

 
 
Continua...

 

FB  youtubeinstagram

✉ Iscriviti alla newsletter


☝ Privacy policy    ✍ Lavora con noi

Contattaci