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Combattere l'inquinamento? Facile come bere un drink!

Sette milioni.
 

Questo il numero di persone contagiate dagli effetti dell'inquinamento in tutto il mondo, secondo uno studio della World Health Organization.

Una start-up italiana vuole aiutare la lotta al cancro causato dallo smog con un gesto semplice come bere. Antimo Farid Mir e Jacopo Mele, co-fondatori di Areea, si sono posti un obiettivo ambizioso. La Jhon Hopkins University, grazie a una ricerca, ha individuato un enzima capace di depurare il corpo dal benzene, particella che provoca l'insorgenza di tumori. I due imprenditori hanno fatto sì che lo studio si trasformasse in qualcosa di concreto, senza andare a impolverare gli scaffali.

Antimo ha l’intuizione e pensa di coinvolgere immediatamente Jacopo, data la sua passione per la materia e la sua grande rete di contatti. Mele non è certo nuovo del mestiere. Ha solo ventidue anni e ha già fatto consulenza per alcune tra le maggiori multinazionali al mondo. Inoltre è proprio lui a fornire il team iniziale ad Areea e annovera nella sua squadra Massimiliano Maria Longo, uno dei pubblicitari più pagati al mondo.

Ma all'eccellenza della comunicazione si deve associare la garanzia scientifica. Antimo riesce così a contattare un tecnico alimentare di una delle maggiori aziende italiane, che, grazie ad alcuni test accademici, replica i risultati della John Hopkins. Il prodotto funziona e il quadro viene completato chiamando uno dei maggiori esperti di food labeling, Paolo Patruno.

Fatto il prodotto, bisogna far l'azienda. Il CEEO di Areea, già pratico dell'ambiente avendo studiato a Londra, entra in contatto con la Cinnamon Bridge, acceleratore dedicato alla food technology più importante del Regno Unito. La società seleziona due startup due volte l'anno, tra oltre 500 richieste da tutto il mondo.

Tuttavia il target a cui si punta non è quello occidentale, ancora fermo ai prodotti senza glutine o lattosio. Kastyts Kemezys , CEO di Cinnamon Bridge, dichiara che il drink è perfetto per il mercato asiatico, legato tradizionalmente al consumo di prodotti naturali. Inoltre il tasso di smog è molto grave in quelle zone, come dimostra il proliferare di alcune startup un po' bislacche.

I primi investitori cominciano a incuriosirsi. Areea vuole fare del prodotto una sorta di mix tra nutraceutici e soft drink, rivolti a un target sempre più giovane e interessato a queste tematiche.«Siamo molto fiduciosi» dichiara Antimo «Abbiamo giá l’interesse di numerosi VC a Londra tra cui uno Italiano che è particolarmente interessato ad aiutarci a scalare il prodotto in Asia dove il problema dell’inquinamento atmosferico è percepito maggiormente e dove un semplice purificatore d’aria arriva a costare migliaia di dollari». 

di Irene Caltabiano

 

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Risorse ambientali, diario di un'estinzione

Non ci accorgeremo di nulla. 
 

Gli scaffali dei supermercati rimarranno pieni e straripanti di merce dalle confezioni accattivanti. Ma, sotto la superficie, non c'è più niente. Nè cibo, né legname, né risorse idriche.

Il Global foot Print network, organizzazione internazionale che misura il consumo di risorse che ogni anno la natura mette a disposizione, ha dichiarato l'Overshoot day. Il giorno in cui è cominciato il sovra sfruttamento dei beni naturali, il game over del Pianeta, la data X in cui stiamo consumando più di quanto la Terra è in grado di produrre.

Siamo in pieno circolo vizioso. Emettiamo più anidride carbonica di quanta oceani e foreste siano in grado di assorbire. Aumenta lo squilibrio climatico, la desertificazione e l'inaridimento e, in maniera direttamente proporzionale, diminuiscono le risorse disponibili.

Dall'otto agosto ci siamo macchiati di reato di furto. Stiamo rubando cibo, aria e acqua  alle nuove generazioni. La buona notizia è che possiamo ancora salvarci dall'estinzione puntando sull'incremento delle fonti rinnovabili. Ma dobbiamo sfruttare una risorsa che nessuno ci può regalare: la volontà di cambiare.

I segnali di trasformazione ci sono, nonostante l'ago della bilancia penda ancora su una situazione negativa. Costa Rica, Portogallo, Germania e Gran Bretagna stanno già soddisfacendo la domanda di energia elettrica con energie rinnovabili. La Cina ha invece dimezzato il consumo di carne così da abbassare le emissioni di CO2 di un miliardo di tonnellate entro il 2030. Inoltre, sul sito dell'Overshoot day, sono presenti alcuni consigli utili nel quotidiano per sprecare meno risorse. Ad esempio, lavorare un giorno da casa per diminuire l'inquinamento atmosferico o mangiare più verdure.

E l' Italia?
 
 

Come al solito, siamo ben lontani dal rispettare le norme internazionali a difesa dell'ambiente elaborate durante la COP21. Misure che tra l'altro creerebbero nuovi posti di lavoro. Poca informazione o troppo menefreghismo? Forse fin quando non vedremo gli scaffali dei supermarket vuoti e cominceremo a camminare con le mascherine anti-smog, non avremo reale percezione di quanto male stiamo facendo. A noi, alla Terra, ma soprattutto alle generazioni successive. Che, di questo passo, si potranno contare sulla punta delle dita.

 

 

di Irene Caltabiano

 

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L'erba non è dannosa. Basta scegliere quella giusta!

Il ritorno porta addosso mal di testa e mal d'anima. 
 

Ma soprattutto mal di testa. Durante il primo periodo post ferie è frequente un senso di malessere generale. Il corpo si deve infatti riabituare ai ritmi lavorativi, dopo notti brave e sveglie ad ora di pranzo .Come evitare di fare overdose di medicinali, optando per rimedi più naturali?

La canapa è vietata, ok. Tuttavia la natura offre tante altre erbe per curare stati d'ansia e stress, che potrebbero risultare altrettanto rilassanti. Ecco alcune delle più efficaci.

Tiglio e camomilla
 

Due piante dall'effetto particolarmente rilassante. Spesso le troviamo combinate in infusi e tisane e possiamo acquistarle comodamente al supermercato, in farmacia o erboristeria. Bastano due cucchiai di infuso in una tazza d'acqua calda.

Passiflora
 

Indicata per stati d'ansia , angoscia e insonnia. Le parti utilizzate per creare gli infusi sono foglie e fiori. L'effetto rilassante e sedativo regala sollievo ai nervi stanchi.

Rescue remedy o Fiori di Bach

Indicati erroneamente come medicina alternativa, la floriterapia di Bach, ideata dall' omonimo medico inglese, è comunque un valido rimedio naturale per tachicardia e panico. Un infuso di Clematis, Impatiens, Rock Rose, Cherry Plum e Star of Bethelhem è un mix di fiori efficace.

Aromaterapia

Geranio, lavanda e sandalo possono essere tranquillamente utilizzati per realizzare oli essenziali dall'effetto calmante e rilassante, utili per massaggi su spalle e collo, in modo da allentare le tensioni.

Valeriana
 
 

Questa pianta risulta particolarmente utile per chi soffre di insonnia. Disponibile nelle erboristerie sotto forma di estratto secco, liquido o capsule. Una chicca per gli amanti degli aperitivi? La sua assunzione è compatibile con alcol e farmaci. 

Iperico

L'iperico favorisce la secrezione di melatonina, favorendo il ritmo sogno-veglia. Svolge una naturale azione sedativa e antidepressiva.

Biancospino
 

Uno dei rimedi naturali più efficaci in caso di agitazione e inquietudine. Interviene infatti sulla frequenza cardiaca, riportandola a un livello normale. Dosaggio e assunzione devono essere verificate in base alla situazione del paziente.

L'uso di erbe officinali deve essere accompagnato da un minor consumo di bevande eccitanti, come caffè o Coca cola, sostituendoli con smoothies e succhi naturali.

 

di Irene Caltabiano
 

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