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Watly, il pc intelligente che potrebbe salvare l'Africa

«Crediamo che Watly possa essere la soluzione contro l’emigrazione di massa di questi popoli, perché intervenire fornendo loro strumenti e risorse è più efficace che dar loro sussidi ».

WatlyA parlare non è un personaggio politico internazionale ma Marco Attisani, inventore di Watly.  Non è una persona,  ma il primo computer al mondo che purifica l’acqua da qualsiasi fonte di contaminazione, genera energia elettrica e permette la connettività Internet ovunque sia installato. Un’invenzione che ha già attirato l’attenzione di multinazionali elettroniche ed energetiche e potrebbe rappresentare una valida soluzione per le aree del mondo ancora in via di sviluppo.

Come funziona

WatlyUn sistema di distillazione a compressione di vapore, il metodo più efficace per la purificazione dell’acqua. Grazie al calore solare raccolto nei tubi, il liquido viene vaporizzato e quindi purificato da parassiti e funghiI pannelli fotovoltaici collocati nella parte centrale generano, invece, elettricità off-grid ( senza prese) per alimentare l’elettronica interna della macchina e per ricaricare dispositivi esterni (smartphone, tablet o computer portatili).

Ma l’elemento più impressionante è la quantità d’acqua che Watly è capace di purificare: 5 mila litri al giorno, senza ricorrere a filtri né membrane, che richiedono manutenzione e costi. Inoltre un solo Watly potrebbe evitare fino a 2500 tonnellate di emissioni di gas serra, generando peraltro 1GWh di elettrcità pulita e gratuita.

Non solo Africa

watlyRisultati così positivi sono stati rilevato dopo l’esperimento realizzato l’anno scorso  nel villaggio di Abenta (Ghana), dove l’invenzione ha suscitato interesse e curiosità della popolazione locale. I più interessati sono i Paesi che purtroppo sono a corto di acqua pulita ed elettricità,  privi di infrastrutture e servizi adeguati. Grazie alla vittoria del premio Marzotto e dell’European Pioneers, Attiani e soci hanno ricevuto il denaro necessario per sviluppare l’ultima versione del sistema e allargare il team. la società si snoda tra Italia e Spagna, con sede amministrativa a Barcellona e operativa a Udine.

L’Africa non è l’unico obiettivo di espansione; si vorrebbe portare Watly anche in Arabia, Emirati Arabi e Qatar; l’invenzione è già sponsorizzata dalla famiglia reale saudita. « Ma c’è interesse anche in Texas, California e Australia. Abbiamo persino stretto un accordo con la Samsung e stiamo parlando con diverse agenzie di Nazioni Unite».

Una campagna su Indiegogo per raccogliere 75mila dollari sta facendo il resto. Inoltre Attisani ha deciso di destinare premi in base al volume delle  donazioni. I maggiori benefattori potranno partecipare al documentario che Discovery Channel girerà nella prossima trasferta in Africa, oppure visitare la fabbrica italiana o avere il proprio nome inciso sulla macchina.

Obiettivo finale? Creare Energy.Net, una smart-grid mondiale formata da tanti computer termodinamici. 

 

di IRENE CALTABIANO

 

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Come preparare un perfetto anti-zanzare in casa

Le zanzare vi fanno impazzire? Avete provato di tutto per trovare sollievo dalle punture?

Anti_ZanzareForse spray e creme non sono la soluzione. Provate con questo rimedio naturale, che potete preparare tranquillamente con ingredienti casalinghi. Bastano un barattolo di vetro, limone, lime, una candelina, oli essenziali di eucalipto o citronella e alcuni rametti di rosmarino. Fondamentale la presenza di un olio essenziale, tranquillamente acquistabile in erboristeria.

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Preparazione

Anti_ZanzareVersare sul fondo del barattolo  di vetro le fettine di lime o limone , qualche rametto di rosmarino e l’olio essenziale. Riempire  il barattolo con acqua, aggiungere una candelina galleggiante e accenderla.  Si sprigionerà profumo gradevole per voi e repellente per le zanzare.

Anti_ZanzareL’ideale è accendere la candela cinque minuti prima di uscire in giardino o sul terrazzo. Non dimenticare di arricchire il vostro balcone e il giardino con piantine di basilico, lavanda e melissa per allontanare le zanzare in modo naturale.

Provare per credere. 

 

di IRENE CALTABIANO

 

 

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Greenpeace "accende il sole" ripartendo da Lampedusa

GreenPeace spegne trenta candeline. Ma il regalo vuole farlo a noi.

Abbandonare le fonti fossili pericolose e costose come il petrolio in favore di energie pulite e rinnovabili. L'associazione ambientalista sceglie Lampedusa come protagonista del cambiamento, isola che egli ultimi anni, è diventata sinonimo di accoglienza e di speranza per le migliaia di profughi che fuggono dalla loro terra.


In Italia sono molte le isole che potrebbero vivere di energia eolica e solare, ma continuano ad avere la loro fonte principale nel petrolio. Il combustibile non solo è inquinante, ma anche molto costoso.Prezzo che viene pagato in bolletta da tutti noi, per un ammontare di 60 milioni di euro l'anno.

Erano già stato fatti tentativi di installare un impianto fotovoltaico sull'edificio del comune di Lampedusa. Ma superare gli ostacoli burocratici si è rivelata impresa ardua. Così difficile che, nonostante il consenso delle istituzioni fosse già arrivato da tempo, il solito cortocircuito di pratiche ufficiali ha fatto sì che scadesse il bando per il finanziamento del progetto. Una truffa.

Green Peace non si arrende. Si appella alla sensibilità dei cittadini per il futuro green e rinnovabile di questa meravigliosa isola siciliana. Ha così creato sul sito ufficiale la campagna di crowdfunding "Accendi il sole" a sostegno del progetto,con possibilità di donazioni dai10 euro in su. Grazie all'impianto fortovoltaico si risparmierebbero complessivamente quasi 200mila euro, evitando l'emissione di 300 tonnellate di CO2.

Aiutiamo Green Peace ad accendere il sole. E la speranza.

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di  IRENE CALTABIANO

 

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