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Repair cafè, nulla si distrugge tutto si trasforma

La manualità, questa sconosciuta.

Ormai la maggior parte di noi digita un testo in pochi minuti ma entra nel panico di fronte a un rubinetto che perde. Niente paura, da oggi potrete dissertare su chiavi inglesi e martelli all 'Aggiustatutto Repair Cafè di Via Val di Lanzo 45,  Roma.
 

Cos'è Repair Cafè

 
 L’idea viene dall’Olanda e si è già diffusa in numerose città d’Europa. A metà tra un bar e un’officina, è uno spazio di incontro dove si ridà nuova vita agli oggetti e si discute su temi di ecologia e riciclo creativo. Al Repair Cafè  i soci troveranno esperti ed artigiani che elaborano preventivi o a cui chiedere consiglio su come eseguire piccole riparazioni . Si possono inoltre seguire brevi corsi monotematici o semplicemente confrontare le proprie esperienze con altri soci. 
 
L’obiettivo è dunque diffondere la cultura del riciclo e del riutilizzo, favorendo riduzione di rifiuti e diminuendo l'impatto ambientale. 
 
In cantiere ci sono progetti specifici mirati alla salvaguardia e alla tutela della natura nonchè al ripristino del decoro urbano e volontà di partecipazione ad eventi culturali su temi eco-sostenibili. Non si escludono collaborazioni con scuole e università. 
 

Repair Cafè e la tutela delle professioni manuali 

 
Attenzione particolare verrà data anche alle categorie svantaggiate come disoccupati, disabili e anziani, con organizzazione di eventi specifici. Repair Cafè nasce per tutelare le professioni artigianali che purtroppo stiamo dimenticando e che sono fondamentali per il tessuto sociale. 
 
«Ogni giorno, nelle nostre città, vengono gettate enormi quantità di oggetti, anche in buono stato. L’intento del Repair Café, è quello di dare agli oggetti una nuova prospettiva di utilizzo. Molte persone hanno dimenticato che è possibile riparare un oggetto o possono imparare a farlo. Riappropriarsi della tradizione del recupero è fondamentale, soprattutto considerando il periodo nel quale ogni azione a esso legata è un piccolo tassello a contrasto della crisi». 
 
Non dire rotto se non provi a ripararlo.  
 
 
 
 
 

 

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Begirl, quando l'assorbente è uno status sociale

Le donne e il ciclo, un binomio su cui si potrebbe dissertare per ore.
Assorbenti con ali, senza, profumati, per tripli salti mortali. Nonostante nei supermercati occidentali ce ne siano di tutti i tipi e colori, non consideriamo che al mondo ci sono donne e ragazze si sognano questa varietà. Donne per cui sarebbe sufficiente avere a disposizione anche solo un modello.  
 
In Africa e molti Paesi in via di sviluppo non si ha il necessario  per prendersi cura di sé durante le mestruazioni. Così le ragazze sono costrette ad arrangiarsi come possono, con qualche pezzo di carta igienica e stoffa, strumenti a dir poco inefficaci; quando non si rinchiudono direttamente a casa per tutta la durata del flusso.
 
 
È assurdo pensare che qualcosa di naturale  ostacoli le attività quotidiane e causi forte disagio. BeGirl, azienda specializzata in prodotti per il ciclo mestruale, ha perciò pensato di realizzare 
assorbenti fatti a mano, in parte stoffa e in parte impermeabili , facili da indossare, utilizzare e lavare con poca acqua fredda. 
 
L’obiettivo è riuscire a creare progetti di educazione sessuale, che aiutino le donne a ricevere informazioni utili e corrette su una fase che accompagna la vita di tutte le donne. In molte zone dell’Africa infatti l’ovulazione non solo è considerata un tabù ma è anche il motivo per cui molte ragazze  abbandonano la scuola in giovane età. Solo il 39% delle donne infatti può permettersi questo “lusso” ; le meno fortunate vengono bollate in partenza, con scarsa possibilità di cambiare la propria posizione sociale e contribuendo a diminuire la percentuale di donne lavoratrici in Africa. Assurdo ma vero.
 
BeGirl è un' azienda che mette le donne al primo posto realizzando prodotti per il ciclo mestruale  riutilizzabili e eco-sostenibili, nel rispetto delle risorse del nostro Pianeta. Inoltre, se si acquista un prodotto di questa marca, i soldi vengono in parte destinati a progetti solidali di questo tipo. 
 
Noi donne in primis dobbiamo smetterla di vergognarci di parlare di questi argomenti. È giusto e soprattutto necessario. 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 

 

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Belle e creative: ecco gli abbronzanti fai da te

L' estate e i bagni di sole.

crema_solareNonostante l'entusiasmo per l'inizio dell'estate sia alle stelle, non dobbiamo dimenticare una compagna fondamentale delle giornate in spiaggia: la crema solare. A causa dei cambiamenti climatici, i raggi ultravioletti sono diventati sempre più pericolosi. Le industrie cosmetiche affermano che i componenti chimici presenti nei loro prodotti non vanno ad intaccare direttamente la pelle. Gli studi però dimostrano il contrario. Almeno quattro tra i più comuni filtri vengono assorbiti eccome, dato che sono stati ritrovati non solo negli strati più profondi del derma ma anche nelle urine.

Volete essere sicuri di ciò che vi mettete addosso? Ecco i rimedi per proteggervi dal sole assolutamente naturali!

Disattiva per: inglese

 

Cera d'api

crema_solareProtagonista delle lozioni fai da te, basta scioglierne 30 grammi nel microonde o a bagnomaria, versarla in un contenitore e aggiungere 250 grammi di un olio naturalea vostra scelta (jojoba, germe di grano, mandorle dolci) . Un cucchiaino di ossido di zinco ( acquistabile comodamente online), due gocce di olio essenziale di sandalo...e il gioco è fatto! Mescolare poi  il tutto fino a ottenere una crema fluida, che avrà anche un effetto idratante sulla pelle; conservarla in un contenitore a temperatura ambiente e in ambiente asciutto, così da non irrancidire l'olio.

Crema solare a protezione bassa

crema_solareAltra soluzione con la cera d'api? Scaldate a bagnomaria un bicchiere di olio di mandorle dolci unito a un cucchiaio di cera d'api; successivamente, aggiungete tre cucchiai di aloe vera (anche in gel), cinque cucchiai di ossido di zinco e qualche goccia del vostro olio naturale preferito; mescolate e versate nel composto anche una tazzina di tè.

Crema di burro di karitè

Il burro di Karitè vi permetterà di preparare una lozione veloce e senza pericoli di bruciarsi al sole. In un pentolino, unite 20 grammi di amido di mais, 25 grammi di leticina di soia, un cucchiaio di olio extravergine d'oliva, uno di olio di riso e uno di olio di jojoba; mescolate il tutto a bagnomaria e aggiungete 100 grammi di burro di Karitè da far sciogliere lentamente. Togliete il recipiente dal fuoco e unite 5 gocce di olio essenziale di lavanda o di geranio, poi versate il composto nel contenitore che preferite.

Provare per credere. E farete invidia a tutta la spiaggia!

Irene Caltabiano

 

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