A guardarla, sembra una simpatica nonnina come tante.
Chi mai penserebbe che una minuta vecchietta rappresenti la salvezza di pachidermi da numerose tonnellate?
Daphne Sheldrick nell'arco di cinquant'anni ha salvato più di 200 elefantini africani, rimasti orfani a causa del bracconaggio selvaggio per il commercio di avorio. Una volta soli, i cuccioli sono destinati a morire di fame. Il latte materno infatti ha una composizione particolare e non può essere sostituito in natura. Le elefantesse non allattano figli altrui e spesso cacciano i piccoli orfani dal branco. I giovani pachidermi, già debilitati dalla morte del genitore, vengono abbandonati nella grandi pianure bruciate dal sole, dove periranno per sete o denutrizione. A meno che non intervenga Daphne.
La Sheldrick raccoglie presso il suo orfanotrofio, sito nel Nairobi National Park, centinaia di elefantini. Lì li coccola,li spalma di crema solare e li nutre con un latte speciale che contiene la maggior parte dei principi nutritivi di quello materno. Ha creato insomma una vera e propria nursery, dove i piccoli crescono fin quando non sono abbastanza forti per tornare in libertà. La cosa incredibile è che gli elefanti, anche dopo molto tempo, le fanno di nuovo visita.
L'amore di Daphne per gli animali ha radici lontane. Nasce e cresce in Kenya, circondata dalla natura, frequenta la Kenya High School e si laurea con lode. Nonostante le venga offerta una borsa di studio all'ambita Università di Cambridge, rifiuta per restare accanto al marito David Sheldrick, fondatore dello Tsavo National Park. Insieme si dedicano alla protezione e all'osservazione di bufali, uccelli, zebre, manguste. Nel '77, dopo la morte di David, la coraggiosa signora diventa guida del movimento per la salvaguardia del Kenya e adibisce la sua casa a orfanotrofio per elefantini sfortunati. Il centro è inoltre un reparto di neonatologia. Al suo interno vengono alla luce settanta piccoli l'anno.
Ulteriore nota di dolcezza in questa storia? Gli elefantini tra i due e i tre anni dormono in stanze separate. Come i bimbi di quell'età infatti, se stessero insieme, starebbero svegli tutta la notte a giocare.
L'attenzione di Daphne non è rivolta solo all'Africa. Ciò a cui tiene di più è far conoscere gli orrori di sfruttamento e commercio di avorio anche all'estero. A causa dell'orribile fenomeno il numero di esemplari si è infatti ridotto da 700.000 a 360.000 e in Kenya ne rimangono solo 35.000. L'obiettivo della Sheldrick è sensibilizzare i Governi per giungere al divieto globale del commercio di oro bianco.
L'incredibile esperienza della signora degli elefanti è raccolta nell' un'autobiografia Love,Life and Elephants: An African Love Story, che nel 2016 diventerà un film con protagonista Nicole Kidman.
Una piccola grande donna che ci dimostra che non conta l'età per combattere per quello in cui si crede.
Irene
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di Irene Caltabiano