Aggiungi valore alla natura ☢

Date ai cittadini quel che è di Cesare!

Il Giardino degli aranci, meta di innamorati e inguaribili romantici.
 Lo splendido belvedere, noto per la presenza di agrumi profumati, tornerà a far parte delle bellezze romane, grazie all’opera di riqualificazione della fondazione Sorgente Group, in collaborazione con le autorità comunali e la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio.
 
 Una pittoresca scenografia che non poteva certo rimanere nell’ombra. Parco Savello (questo il nome ufficiale), costruito nei primi anni del Novecento dall’architetto Raffaele De Vico, è considerato infatti uno dei panorami capitolini più suggestivi, assieme al Pincio e al Gianicolo. I viali alberati e l’atmosfera inebriante rendono l’area un piacevole luogo dove trascorrere i pomeriggi del fine settimana.
 
L’ennesima iniziativa di privati per riqualificare aree verdi cittadine dunque, in cui le organizzazioni coinvolte diventano garanti del vasto e prezioso patrimonio culturale romano.  L’accordo firmato nei giorni scorsi ha dato già il via a lavori di manutenzione, cura del verde e rimozione dei rifiuti sia all’interno dell’area che sulla strada circostante (Clivo di Rocca Savella). La riqualificazione rientra tra gli obiettivi di Roma sei mia, progetto sviluppato per restituire a cittadini e turisti zone della città per tanto tempo vittime di degrado e vandalismo. 
 
«Partecipare alle operazioni di miglioramento ambientale della Capitale per un gruppo come il nostro non è solo un’ opportunità di rafforzamento della nostra identity, ma lo viviamo come un contributo doveroso alla cultura e alla nostra città»  afferma Valter Mainetti, CEO di Sorgente Group.
 
Un tentativo di riqualificazione era già stato fatto  nel 2005, ma la scarsa manutenzione e l’incuria avevano reso il luogo invivibile. Si spera che, con le nuove direttive,  questo piccolo gioiello torni a essere uno dei tanti punti di ritrovo, mantenendo intatto lo splendore della città eterna.
 
 
Lo splendore del giardino degli aranci...guarda il video:
 

 
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M5S: un'altra occasione per "Maria"?

Legalizziamo fratelli, perlomeno per uso industriale.
 
 La coltivazione della canapa, in passato molto fiorente in Italia, da tempo è vittima di vincoli e proibizionismo. L’obiettivo della proposta di legge approvata quasi all’unanimità dalla Commissione Agricoltura della Camera è tornare a seminare cannabis sui terreni nostrani . 
 
 

La leggendaria foglia a sette punte può essere infatti utilizzata in tanti modi, non solo per l’attività tanto cara ai fan di Bob Marley. Un maggior sviluppo di questa filiera  gioverebbe non solo in campo agroalimentare ma anche in bioedilizia, settore tessile, industria della carta, materie plastiche e carburanti.  

La prima firmataria dell’allettante decreto sarebbe Loredana Lupo, rappresentante del M5S. Il disegno di legge mira a offrire a operatori del settore un quadro normativo più chiaro, introducendo due novità sostanziali. In primis  gli 1, 5 milioni di euro per il rilancio della catena produttiva, permetteranno la costruzione di nuovi impianti per la trasformazione del prodotto ( attualmente ne esistono solo due, uno a Torino, l’altro a Taranto). In secondo luogo la percentuale di tolleranza di THC, principio attivo che rende la pianta psicotropa, verrà aumentata dallo 0, 2 allo 0,6%.  
 
Una variazione apparentemente minima, che tiene però conto del fatto che la concentrazione di tale sostanza possa aumentare con il caldo. Gli agricoltori del Meridione non correranno così più il rischio di vedersi sequestrato il raccolto solo perché i campi sono maggiormente esposti alla luce del sole.
 
Il disegno di legge potrebbe dunque  rappresentare un punto di svolta per un settore dimenticato ma potenzialmente florido. Tale strumento in mano agli agricoltori  darebbe la possibilità di avviare una catena produttiva autosufficiente, con conseguente creazione di nuovi posti di lavoro.
 
La parlamentare afferma: «Ci basta ricordare questo dato: in Italia negli anni Quaranta, con 90mila ettari coltivati sul territorio nazionale, eravamo i secondi al mondo nel settore. Producevamo più canapa di quanto si faccia oggi in tutto il mondo». La fiorente produzione venne successivamente abbandonata a causa di normative nazionali  proibizioniste che inasprirono il divieto di coltivazione.
 
Il verdetto spetta adesso al Senato. Vecchi e nuovi Pannella, fatevi avanti. Se c’è un momento propizio per le rivendicazioni è questo.
 
 E ora...una celebre e divertente scena da L'erba di Grace... guarda il video!
 

 
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Attenti bracconieri, arriva Terminator

Il cyborg più famoso del  cinema ha deciso di combattere per una giusta causa: la diminuzione del traffico di avorio. Ogni giorno a causa della domanda internazionale del prezioso materiale muoiono centinaia di esemplari. Solo quest’anno sono state messe in circolazione oltre 42 tonnellate di oro bianco.
 
Il governatore  della California è testimonial della campagna 96 Elephants della Wild Conservation Society. La speranza è che la sua fama contribuisca a fermare il terribile commercio, una vendita che va avanti nonostante sia stata espressamente vietata in Stati Uniti e Cina. I bracconieri purtroppo continuano a cacciare e solo l’anno scorso sono stati uccisi 36mila elefanti.
 
La propaganda ha l’obiettivo di fermare il massacro e sensibilizzare sulla salvaguardia dei pachidermi, già particolarmente esposti al rischio estinzione. 
 
Un’iniziativa che si spera abbia una forte eco sul problema.
 

 
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