Aggiungi valore alla natura ☢

Cambia prospettiva: costruisci un orto verticale

Si devono fare i conti con la realtà.

orto_su_pallet
Oggi più della metà della popolazione globale vive in spazi urbani, e i terreni agricoli fertili sono in costante diminuzione. Il rimedio potrebbe essere guardare verso l’alto, piuttosto che avanti.  Come a dire, e se il futuro dell'agricoltura non fosse la terra, ma il cielo?
 
Gli orti verticali, strutture domestiche per coltivare autonomamente ortaggi e verdure, sono adatti a chi non possiede tanto altro posto al di là del balcone o del terrazzo. L’intento è valorizzare l'auto-produzione eco-sostenibile e dare un po' di respiro alla nostra Terra.
 

Come si costruisce un orto verticale?

Le idee sono veramente tante. Innanzitutto bisogna accertarsi di avere pareti sfruttabili in altezza, dopodiché si può dare libero sfogo alla fantasia.
 

1- Orto verticale in pallet

 
orto_verticaleL' intuizione  arriva dall'America. Fern Richardson, esperto di giardinaggio, ha costruito il suo  sfruttando i bancali, strutture normalmente usate per il carico e scarico della merce al supermercato.  Se una di queste si danneggia di poco, può essere riciclata a costo zero.
La pedana scelta deve essere in buone condizioni. Successivamente è necessario assemblare a questa materiale resistente, come teli di plastica spessi.
Il tessuto va poi fissato al legno, lungo la parete inferiore e laterale, tramite una pistola per graffette.
A questo punto  si pone in verticale la struttura, e si riempiono di terra e semi le cavità creatasi grazie alla fodera e al legno. Vuoi ottenere una soluzione particolarmente accattivante, esteticamente parlando? Puoi verniciare il pallet stesso, ottenendo un piacevole effetto-design.
 

2-Fattoria da finestra

 

orto_con_bottiglie

La windowfarm, invenzione di Rebecca Bray e Britta Riley, giunge direttamente dalla Grande Mela  e prevede l’impiego di

bottiglie in plastica.  Le piantine vengono innaffiate grazie a tubicini che fuoriescono direttamente da serbatoi a acqua, posti in cima a ogni recipiente. Ciascun contenitore deve essere forato alla base, così da creare un percorso utile all'idratazione. Si possono inoltre collegare tra loro attraverso fili di spago.

 
 

3-Fioriere e travetti di legno

 
orto_su_travettiSoluzioni interessanti  provengono anche da inventori nostrani. Stefano Spillar, appassionato di oggetti eco-sostenibili, ha ideato un sistema di vasi disposti l'uno accanto all'altro su piccole assi di legno.
Viti autofilettanti  e staffe serviranno per attaccare l'intera struttura alla parete. I materiali sono facilmente reperibili nei negozi di giardinaggio e fai da te.
 
4-Kit Ikea-style
 
orto_verticale_insegna
Ebbene sì, anche chi proprio non è portato per i lavori manuali potrà avere il suo orto domestico. È infatti possibile scegliere tra svariate economiche e pratiche soluzioni per coltivare verdure e erbe aromatiche. Esistono, per esempio, contenitori in plastica da impilare e poi fissare al muro del balcone o alla ringhiera del terrazzo, nonchè corredi completi da montare come un mobile  della celebre azienda svedese.
Se ciascuno si armasse di qualche attrezzo e un po' di volontà, i polmoni verdi della città potrebbero a breve essere i nostri balconi. Forse un giorno, a parte lo zucchero, i vicini potranno scambiarsi basilico e lattuga appena coltivati!
 
 
 
 
 
 
 
 
Come fa questo signore a costruire un orto a parete? Guarda il video!
 

 

 

 
 
 

google playSeguici anche su Google Edicola »

 

Continua...

Recyclebot, il robot che ama i rifiuti

 
Si chiama Recyclebot, semplice e geniale  marchingegno per la corretta differenziazione dei rifiuti presentato al Maker Faire 2015, kermesse europea dedicata alle invenzioni (svoltosi a Roma dal 16 al 18 ottobre scorsi). 
 
Nato dalla fantasia di Damiano Franco, il piccolo robot è una sorta di elettrodomestico, che aiuta  i consumatori a fare la raccolta  differenziata in modo intelligente. Chi lo utilizzerà non dovrà fare altro che avvicinare il codice a barre di un qualsiasi prodotto a un lettore (come quelli delle casse del supermercato per intenderci) e inserirlo nella botola presente sulla sommità della macchina. A smistare l’immondizia ci penserà lui. Il consumatore deve semplicemente collocare nel cassetto inferiore di Recyclebot i diversi contenitori adibiti a plastica, metallo, vetro e carta.  
 
Il cestino intelligente è stato costruito con Arduino e Yun Shield, due microcontrollori.
Ma concretamente come fa il robot  a riconoscere gli avanzi? L’elettrodomestico è collegato a Internet, così da poter accedere a una banca dati contenente l’associazione fra codici a barre e materiali. Nel caso in cui  la macchina non riconosca gli scarti, sul display apparirà un messaggio che invita l’utente a premere lui il tasto corrispondente al rifiuto.
 
Il collegamento in rete non ha però solo una funzione di riconoscimento: genera infatti l'elenco giornaliero o settimanale dei prodotti scartati “in termini di immondizia”.

L’erogazione di tale lista  potrebbe avere molti risvolti positivi; per esempio permetterebbe di conoscere in tempo reale il concreto ammontare della spazzatura (in termini qualitativi e quantitativi) . Il tutto per merito delle connessioni con le aziende che si occupano della raccolta rifiuti. La raccolta differenziata potrebbe così essere ottimizzata, concentrandola nelle zone in  cui la produzione di scarti è più elevata.
 
Il progetto è ancora  in crescita e possono essere aggiunte tante nuove funzionalità, tra cui l’inserimento dell’umido. L’integrazione di appositi sensori consentirebbe infatti una rapida analisi della composizione organica del rifiuto da smaltire, inserendo persino un compattatore per la riduzione di volume.
 
Recyclebot potrebbe dare una spinta importante per una maggiore diffusione della raccolta differenziata. E voi? Comprereste un gioiellino del genere?
 
 
Guarda come funziona Recyclebot!
 

 
Se ti è piaciuto l'articolo leggi anche:
 
Seguici sulla nostra newsletter >>
 
 
Continua...

Ricicla la notizia: cosa fare con i vecchi giornali

Una legge non scritta nel mondo dell’informazione recita che, una notizia, nel momento in cui viene pubblicata, è già vecchia. 
Per questo la maggior parte dei quotidiani hanno vita breve, giusto il tempo di leggere la cronaca del giorno per poi finire dritti nella spazzatura. Prima di buttare i vecchi giornali  è utile sapere che ci sono migliaia di modi per riutilizzarli,  diffondendo la cultura…con metodi alternativi.
 
Sorvolando sugli usi più comuni, di cui sono tutti più o meno a conoscenza (dagli imballaggi al bastoncino per accendere i falò), esistono tante altre idee originali e eco-friendly. Ecco alcuni suggerimenti.
 
Filo per l’uncinetto:  mai pensato che si potessero ricavare tappeti o maglie dai giornali? Eppure è possibile, con un procedimento non troppo difficile. Basta prendere un foglio di giornale, piegarlo in quattro parti, e  tagliare strisce della larghezza di circa mezzo pollice. Arrotolare ciascun listello e ridurlo allo spessore di un filo. Avvolgere poi il cavo attorno alla spagnoletta, supporto su cui si avvolge il filo, e fare lo stesso con le strisce successive, attaccandole l’una all’altra fino a ottenere una  bella matassa. Si potrà così indossare l’ultima notizia di economia  o di cultura!
 
Rapida maturazione della frutta acerba: ebbene sì, la carta dei giornali accelera il processo.  Se si hanno in frigo  mele ancora verdi, basta avvolgerle in una pagina di quotidiano per ritrovarla matura dopo qualche giorno (meglio in spettacolo, con la cronaca o la politica c’è il rischio che marciscano) . Utilizzando un po’ di manualità si possono  anche realizzare  sacchetti ad hoc.
 
Vasi per le piantine: coi fogli di giornale si possono ricavare  piccole “casette” per le nostre piantine, sostituendo i pesanti vasi in terracotta. Magari  sistemandoci quelle più leggere  come basilico o salvia.
 
Album di ritagli: si possono creare oggetti veramente originali con  le nostre immagini preferite, come copertine  per diari, quaderni o album di fotografie, sbizzarrendosi a provare tutte le combinazioni.  Per esempio attaccando il corpo di Hulk Hogan alla faccia di Kate Moss.
 
Borse e portafogli: grazie ai giornali è possibile creare anche una linea personale di borse e accessori vari. Se si vuole
 realizzare  per esempio una borsa si prendono due fogli di un vecchio quotidiano e si incollano l’uno sopra l’altro, utilizzando colla stick.  Successivamente  si stendono al meglio le pagine mettendoci dei pesi sopra, piegando di qualche centimetro uno dei bordi laterali della pagina,  ottenendo così la chiusura della borsa. In seguito si può iniziare la fase di confezione vera e propria, prendendo come base un pacco di qualsiasi tipo di pasta e chiudendo la forma ottenuta con una spillatrice. 
 
Compost: i giornali possono essere inseriti nei rifiuti organici domestici. Una volta tagliati e messi nel cestino, si trasformeranno in oro per concimare il giardino. E poi dicono che la cultura non aiuta a crescere!
 
Bigiotteria varia e eventuale:  infine i giornali possono diventare orecchini o bracciali. Utilizzando più strati e donando la forma voluta, sarà sufficiente ricoprirli con vernice trasparente per indossare gioielli assolutamente originali.
 
Con la cultura forse non si mangia, ma ci si può fare tanto altro. Provare per credere.
 
 
Vuoi scoprire come realizzare degli originali monili in carta di giornale? Guarda il video!
 
 
Se ti interessa l'argomento leggi anche: 
 
Iscriviti alla nostra newsletter >>

 

Continua...

 

FB  youtubeinstagram

✉ Iscriviti alla newsletter


☝ Privacy policy    ✍ Lavora con noi

Contattaci