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Occhio agli sprechi: ecco come conservare correttamente gli alimenti

Poco tempo fa avevamo dedicato un articolo a un tema molto sensibile: lo spreco del cibo. Gettare il cibo è come gettare soldi nella spazzatura, oltre che essere un affronto verso chi vive situazioni di difficoltà. Il primo passo da compiere per limitare gli sprechi è impegnarsi ad effettuare acquisti oculati e non lasciarsi sedurre dalle offerte 3x2 dei supermercati, ma è necessario anche conservare gli alimenti nel modo corretto per non lasciarli andare a male stupidamente. Ad esempio, sapevate che anche il mais in scatola, una volta aperto, per essere correttamente conservato dovrebbe essere trasferito in un contenitore ermetico da cucina e riposto in frigorifero? Siete sicuri di fare la spesa nel modo corretto rispettando la catena del freddo, specialmente in questi giorni di caldo anomalo? Per aiutarvi a ridurre gli sprechi e a risparmiare, questa volta vi mettiamo a disposizione una guida gratuita sulla corretta conservazione dei cibi.

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Cosmetici e INCI: quante sostanze dannose utilizziamo ogni giorno?

Provate a pensare a quanti cosmetici si utilizzano ogni giorno per la propria igiene personale: dentifricio, sapone per le mani, bagnoschiuma, shampoo, balsamo, sapone intimo, scrub, schiuma da barba, dopobarba, crema depilatoria, lozione post-depilatoria, profumo, deodorante, smalto, trucchi, crema per il viso da giorno, crema per il viso da notte, crema idratante per il corpo, crema nutriente per il corpo, crema per le mani, crema anticellulite, crema per le smagliature, siero anti-rughe e innumerevoli altri prodotti probabilmente inutili. Se poi volessimo elencare anche i prodotti per la pulizia degli ambienti, la lista non finirebbe più. Ma davvero abbiamo bisogno di tutti questi detergenti per essere “puliti”? Ma soprattutto, siamo sicuri che tutti questi prodotti siano ben tollerati dalla nostra pelle? 

Cosa ci stiamo spalmando?

Così come abbiamo imparato a leggere le etichette degli alimenti, dovremmo imparare a leggere anche quelle dei cosmetici. L’INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) è la denominazione internazionale utilizzata per identificare le sostanze presenti in un prodotto cosmetico. La lista degli ingredienti è scritta in ordine decrescente di concentrazione, pertanto, se al primo posto troviamo una sostanza particolarmente aggressiva, significa che stiamo utilizzando un prodotto che forse andrebbe bene anche per lavare i piatti. Fino a qualche anno fa trovare un cosmetico non testato sugli animali e privo di sostanze dannose significava recarsi in erboristeria e sborsare più di 10 euro per un banale bagnoschiuma, ma oggi è possibile trovare ottimi prodotti anche nei supermercati. Ad esempio, sia Coop che Esselunga vendono una propria linea di cosmetici con un ottimo INCI a un prezzo più che accessibile. Un validissimo aiuto nell’interpretazione dell’INCI dei cosmetici è il Biodizionario di Fabrizio Zago. La guida è realizzata in maniera molto semplice: le sostanze innocue sono classificate in verde, quelle “ni” in giallo e quelle pericolose in rosso. Ora andate in bagno, prendete il vostro shampoo qualunque e analizzatelo: vi stupirete di quanti bollini rossi avrete accumulato! Come per l’alimentazione, anche nel mondo dei cosmetici sta al consumatore la responsabilità di informarsi per non accontentarsi di ciò che gli viene servito dalla pubblicità.

Vale

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Allerta meteo, verità o bufala per i giornali?

Iniziamo con dire la verità.
La prima verità è questa: sia che vada verso il caldo o verso il freddo il clima sarà sempre strumentalizzato a fini economici, etici, ideologici. La seconda verità è che ci stiamo scaldando relativamente poco rispetto a quanto vorrebbero farci credere!
 
A luglio fa caldo.
E' sempre stato così da secoli! In passato ha fatto anche molto più caldo di oggi, senza che per questo si verificassero conseguenze catastrofiche.
Tutto il can-can sul clima si può ricondurre ai timori infondati di una esplosione demografica incontrollata, che trova il sostenitore più accanito in Paul Ehrlich, autore del libro "la bomba demografica nel '68". Già 30 anni fa costui si lasciò andare a profezie di morte (4 miliardi) e fame (200 milioni) che non hanno per fortuna mai trovato riscontro nei fatti. 
Un gruppo di miliardari ha così dato vita alle giornate mondiali della Terra per sensibilizzare il mondo sul tema del controllo delle nascite. La popolazione inquina, siamo troppi, cominciamo ad autoridurci se non vogliamo che si verifichino disastri ambientali senza precedenti. 
 
Considerazioni farneticanti.
Negli anni 70 gli ambientalisti puntavano tutto sul freddo come conseguenza delle nostre attività, quando hanno visto che il clima si scaldava hanno girato la frittata. 
 
Il caldo e le temperature errate.
Bisogna dire che un gran numero di stazioni meteorologiche atte a misurare l'entità del riscaldamento globale in aree rurali si sono trovate improvvisamente inglobate nel tessuto urbano e i dati da loro forniti ovviamente erano sovrastimati sino a 3-4°C di differenza rispetto alle aree rurali. Questi valori sono però stati comunque omologati e offerti come smoking gun per dimostrare il rialzo termico ai fini giornalistici.
 
Queste temperature, solitamente, si raggiungono a fine luglio fino a inizio settembre. Tutte le testate giornalistiche stanno facendo di tutto affinché quest’anomalia di metà luglio, diventi una follia da record tra un mese. Poi, basterà poco, una debole perturbazione o anche qualche piccola infiltrazione d’aria fresca dal Nord Europa, per scatenare fenomeni di maltempo estremo a causa dei contrasti termici. 
I giornali diranno :"Eventi pericolosissimi, con grandinate e tornado, che potranno colpire l’Italia"!
 
Il fenomeno è molto semplice
Il sole riscalda l'acqua del mare che, come sempre, evapora. Quest'umidità nel cielo, scontrandosi con una pertubazione fresca (in genere dal nord europa, che è meno assolata) creerà temporali. Poi, per effetto dell'abusivismo selvaggio, disboscamenti incontrolalti e cementificazione lungo i fiumi, si parlerà di fenomeni innaturali, tropicalizzazione dell'Italia e clima impazzito. Mentre l'unico impazzito sarà l'uomo!
 
Sfatiamo alcuni miti 
  1. Secondo l'Ipcc i gas ad effetto serra avrebbero prodotto vasti «punti caldi» nella troposfera tropicale, che avrebbero rafforzato l’effetto di riscaldamento. Ebbene i satelliti meteo non li hanno rivelati e l’aumento di temperatura terrestre risulta di due terzi inferiore di quello pronosticato dai modelli ufficiali. 
    Nel novembre 2009 è stato diffuso un carteggio via e-mail tra vari scienziati e consulenti di IPCC che è stato usato per mettere in dubbio la credibilità dell'istituto. Alcuni passaggi estrapolati dai messaggi sembravano infatti suggerire che gli scienziati si fossero adoperati per modificare o nascondere alcuni dati e per ostacolare l'uscita di articoli non condividenti il loro operato.
  2. Si trascura il ruolo dei raggi cosmici e del vapore acqueo in atmosfera? Si riteneva che una maggiore evaporazione oceanica avrebbe accresciuto la stabilità dell'aria e invece sta avvenendo proprio il contrario. 
  3. Il clima non è sensibile alla quantità di CO2 presente nell'aria ma piuttosto il contrario.
    Durante la crisi economica del 1929 l'uomo ridusse drasticamente l'emissione di CO2 eppure la temperatura non solo continuò ad aumentare ma anche l'anidride si comportò in modo analogo. Quindi è l'oscillazione termica a dettare i ritmi della CO2. 
  4. Nessuno sa se esite un punto di non ritorno come ha drammaticamente annunziato Al Gore nel suo documentario.
    Probabilmente quando la Terra deciderà che il rialzo termico è stato eccessivo riproporrà una fase fredda che, alla luce della crisi energetica, sarà molto più pericolosa e gravosa per l'economia di quella calda. 
  5. L'alterazione dei dati ai fini di convincere l'opinione pubblica sulla gravità della situazione pubblica è avvenuta veramente.
    Fu nominata Climagate
 
Duccio
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