Siamo i figli del consumismo: questo è uno dei motivi principali per cui a fine mese non riusciamo ad accantonare una cifra cuscinetto per affrontare gli imprevisti. La nostra vita è governata dalla filosofia usa-e-getta. Si rompe il cellulare? Di corsa al megastore a comprarne uno nuovo. Si guasta la lavatrice? Il tecnico ci convince che non conviene ripararla ma tanto vale acquistarne direttamente una nuova (che puntualmente dopo 2 anni sarà di nuovo da sostituire).
Andiamo al centro commerciale (il regno dei bisogni indotti) con una lista della spesa definita e poi torniamo a casa con dieci buste colme di tutte le fesserie possibili tranne di quello di cui avevamo realmente necessità.
Ci servono davvero dieci prodotti diversi per la bellezza, la lucentezza e la brillantezza dei nostri capelli morbidi e nutriti dalle radici alle punte? Ci servono davvero gli integratori di vitamine dalla A allo zinco per vivere sani e belli? Non basta mangiare frutta e verdura fresche? Cara pubblicità, mi bombardi il cervello con lo spot del nuovo gelato ripieno di caramello con granella di nocciola avvolto da due strati di cioccolato e poi mi vuoi vendere la crema anti-cellulite e la lozione astringente (probabilmente entrambe testate sugli animali, mi sembra giusto sacrificare delle povere bestie per la mia bellezza) per non diventare tutta ciccia e brufoli? Io non ci casco.
Consiglio per risparmiare: spegni la tv, il sabato pomeriggio invece di andare al centro commerciale vai a fare una passeggiata, e parla un po’ di più con i tuoi amici. Dal vivo.
Vale
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