Smartphone, computer di ultima generazione, Internet of things.
L’avanguardia tecnologica è al totale servizio dell’uomo, persino per le attività più futili. Allora perché non sfruttarla per obiettivi davvero utili? Ad esempio comprendere la natura, comunicare con l'ambiente che ci circonda e decifrare al meglio i segnali che ci invia? Da oggi è possibile.
TRACE, la parola agli alberi
Ci troviamo nel Bosco di Piegaro, 146 ettari di foresta umbra, nei pressi di Città della Pieve, con terreni di proprietà della famiglia Margaritelli.
Qui gli alberi... parlano. Nessuna stregoneria; si tratta del progetto TRACE (TRee monitoring to support climate Adaptation and mitigation through PEFC CErtification), nato in collaborazione tra il PFEC, ente dedicato alla certificazione di gestione del patrimonio forestale e la CMCC, Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui cambiamenti climatici.
«Nelle attuali condizioni di fragilità in cui vertono gli ecosistemi terrestri a causa dei cambiamenti climatici, la gestione e la certificazione delle foreste svolgono un ruolo sempre più importante» ha spiegato Riccardo Valentini del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, Premio Nobel per la Pace 2007 .
È infatti essenziale comprendere lo stato di salute di alberi e foreste per prendere decisioni in merito al miglioramento della qualità e della redditività della gestione forestale. In Umbria l’esperimento è stato fatto su conifere, latifoglie e aboricolture da legno.
Come stanno le foreste?
«I sistemi IoT rappresentano un'occasione unica per migliorare le capacità di monitoraggio ambientale a costi estremamente bassi e in tempo reale» ha spiegato a tal proposito Antonio Brunori, segretario generale del PEFC Italia .
«Integrando e installando tecnologie IoT di ultima generazione in una rete di monitoraggio su piccola scala nel Bosco di Piegaro, intendiamo dimostrare e promuovere l'utilità di questa tecnologia anche per la certificazione forestale, così da diffonderla rapidamente su larga scala e con costi contenuti».
Attraverso il sistema Tree Talker le entità già certificate per la gestione forestale sostenibile e quelle che richiedono di entrare nel sistema di certificazione possono così conoscere i propri alberi e intervenire prontamente in caso di cattivo stato di salute, raccogliendo una grande quantità di dati dai quali ricavare informazioni personalizzate.
Ad esempio? Eventuali parassiti, malattie oppure quantità di carbonio stoccate da ogni pianta. Inoltre, l’analisi dei dati tramite algoritmi di apprendimento automatico, strumenti GIS (Geographic information system) e cloud computing consente di correlare una grande quantità di dati e ricavare informazioni personalizzate.
Una semplice invenzione che potrebbe cambiare lo stato di salute di diverse foreste italiane. Perchè la nostra salute passa in primis da quella del nostro ecosistema.