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One tree cards: riforestare il mondo grazie ai biglietti d'auguri

Il fascino della scrittura

make-a-wishInoltra, allega, metti in copia conoscenza. Se avessimo usato questi termini cinquant’anni fa nessuno ci avrebbe capito nulla.

Oggi  invece inviare mail su mail e digitare tutto il giorno come forsennati è la regola. Le nostre dita picchiettano sullo schermo alla velocità della luce, inviando smile, emoticon, GIF. Il pollice si stanca a furia di premere il microfono per registrare messaggi vocali.

Chiamatemi nostalgica ma credo che un biglietto scritto di proprio pugno abbia ancora un valore particolare. Soprattutto oggi, in cui comunichiamo tantissimo virtualmente ma conoscere la calligrafia di una persona non è più così scontato.

 Nonostante Whatsapp, Facebook e simili, amo ricevere qualcosa di scritto, che sia una dedica, un augurio di compleanno o un post it con la lista della spesa attaccato al frigo. 

Se poi inviare un biglietto può essere correlato ad un nobile obiettivo, l’idea stuzzica ancor di più il mio interesse.

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Piantare alberi a suon di gentilezza

tree-cards-ciboDal momento che ogni tanto mi piace fare un giro su Kickstarter per vedere quali idee ha in serbo l’umanità per migliorare questo mondo, ecco uno dei progetti più popolari al momento: One Tree Cards.

Cosa sono? Biglietti d’auguri che, con una piccola spesa, aiutano a piantare alberi. Il team del progetto è composto da Becky, laureata in Zoologia, da sempre interessata alla biologia marina, alla conservazione ambientale di flora e fauna e pienamente consapevole delle strategie commerciali di riciclo; 

Michiko, la compagna,  ha invece gestito un’attività online dall’età di 22 anni. Infine c'è  Sylvain, bravissimo illustratore e autore di tutti i disegni delle collezioni presenti sul sito.

Un trio da sempre amante della natura; Becky e Michiko hanno viaggiato in tutto il mondo, tra lotte per fermare il traffico illegale di animali e strappare cani dal braccio della morte negli USA; Sylvain invece, convertito al veganesimo e da sempre amante dei videogiochi, ha deciso di dedicare la sua arte a progetti di sostenibilità ambientale.

Ogni biglietto è realizzato con carta al 100% riciclata e le illustrazioni sono tenerissime e originali. Sul sito sono infatto disponibili diverse collezioni, dalla Snowfolks, dove i protagonisti sono pupazzi di neve, alla collezione dedicata al mondo del cibo, fino alla collezione Colibri, un simpatico robottino amante della natura, per terminare con la fantastica Treevolution collection, dove i personaggi sono appunto piccoli alberi rivoluzionari.

 

Perché il progetto One tree cards funziona

piantare-alberiIl team collabora con il progetto Eden Reforestation, associazione che impiega la popolazione locale per piantare alberi in luoghi in cui c’è  bisogno di riforestazione. 

I soldi accumulati con i biglietti venduti servono anche a ricostruire gli habitat di flora e fauna, migliorare la qualità del suolo, garantire l’approvigionamento di cibo e diminuire le inondazioni.

Si possono scegliere diverse opzioni: un wall paper per piantare un solo albero fino ad un massimo di 300 greetings card per 300 alberi piantati. Per ulteriori informazioni sui pacchetti potete leggere qui.

Un biglietto per regalare un sorriso e un gesto d’affetto e in più salvare un albero. Riforestiamo il mondo a suon di gentilezze.

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di Irene Caltabiano

 

 

 

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Comprare latte o pane? Usa la bici condominiale!

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bici-condivisaSpesso sottovalutiamo il potere delle piccole azioni, soprattutto se spontanee e senza un secondo fine. Mettere a disposizione di tutti una bici, ad esempio. 

Angelo Pistoni, conducente di autobus e ciclista nel resto del tempo, aveva da parte una simpatica amica a due ruote e, anziché rivenderla, ha deciso di destinarla ad un uso più nobile.

«L’obiettivo è spronare la gente a utilizzare mezzi di spostamento alternativi. L'idea mi è venuta una mattina mentre cercavo di capire che fine doveva fare una mia bicicletta non utilizzata. La vendo a 10 euro o le trovo un bel lavoretto da fare? Alla fine ho pensato che sarebbe stata d'aiuto al condominio».

 

Una bici condominiale

bici-condominialeDa circa un mese dunque la bici è stata messa a disposizione di tutti ed è gettonatissima. «Sono tantissimi coloro che mi ringraziano e mi dicono che gli ho fatto risparmiare molto tempo; sai, magari se devi andare a comprare il latte all'ultimo secondo piuttosto che il pane, fa comodo avere una bici» dice Angelo. 

Un mezzo “democratico”, utilizzato non solo dai giovani ma da tutte le fasce d’età. Tutti sappiamo quanto usare la bici sia positivo e salutare. Non solo la bicicletta ha un impatto ambientale minore, ma ci vogliono anche meno materiali per costruirla, poca energia per la produzione e costi inferiori di distribuzione. 

Non c’è consumo di carburante né olio né altre sostanze dannose per l’ambiente. Inoltre, come mezzo sfruttato in comunità, garantirá un minore inquinamento. 

 Angelo già da dieci anni non ha più l’automobile e da tre gira per Roma solo in bici. «Ho optato per l’acquisto di una due ruote pieghevole ultra intermodale dalla quale non mi stacco più, addirittura io lavorando come conducente del bus, la incastro vicino al mio posto di guida. Quindi passo direttamente dalle due alle sei ruote».

Roma diventa ciclabile

 bicicletta-15Pare comunque che Roma stia crescendo in fatto di "ciclofilia". I fondi stanno arrivando, ma c'è ancora da lavorare sia da parte del comune che delle persone che sono ancora da educare verso il rispetto di chi usa le due ruote, passando per chi la vorrebbe usare ed è ancora scettico.

«Io senza bicicletta non saprei più stare. La bicicletta a me non l'hanno mai rubata, soprattutto in passato, quando usavo normalissime biciclette, perché le legavo sempre in posti affollati e con lucchetti robusti».

Iniziative semplici che possono però avere un grande impatto. Provare per credere. 

irene-caltabiano

di Irene Caltabiano

 

 

 

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Distinguere il rosmarino dalla menta? Arriva Seek, lo Shazam delle piante

Amate l’aria aperta e siete appassionati di piante e animali?

seek-1Da oggi in poi escursionisti o aficionados delle gite fuori porta in campagna potranno contare sull’aiuto di una nuova app: Seek, già definita lo Shazam delle piante.

Come funziona?

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Seek è in grado di riconoscere qualsiasi elemento di flora e fauna grazie a una semplice foto scattata con lo smartphone, fornendoci tutte le informazioni a riguardo.

Le varie segnalazioni vengono poi incrociate con database scientifici, come il Global Biodiversity Information Facility (organizzazione internazionale che fornisce dati sulla biodiversità disponibili via Internet) per condividere informazioni con scienziati e ricercatori.

Grazie all'enorme banca dati creata in dieci anni di attività, è nata l’idea di sviluppare un nuovo progetto mobile, sfruttando Intelligenza Artificiale e Realtà Aumentata. 

Seek conta al momento su un catalogo aggiornato in tempo reale, costituito da più di 30mila specie. La piattaforma inoltre, attraverso servizi di geolocalizzazione, confronta automaticamente le informazioni presenti anche su Wikipedia e sul web.

 

Contenuti creati dagli utenti

seek-4Da oggi in poi dunque non potremo più dire di non conoscere il nome di quel fiore che abbiamo ammirato o di quell’animaletto comparso in giardino.

Insomma un’app per le famiglie o chiunque voglia trascorrere più tempo ad esplorare la natura insieme, tra gioco ed esperienza didattica.

 Gli utenti infatti, come in una sorta di Pokemon Go, possono salvare i propri ritrovamenti andando a creare una piccola enciclopedia del regno vegetale e animale.

Costi del servizio? Nessuno. L'iscrizione è assolutamente gratuita e i creatori assicurano infatti che i dati dell’utente non verranno mai memorizzati nell’applicazione, nel rispetto della privacy.

Insomma non vi resta che scaricare l'app...e buona passeggiata in mezzo alla natura!

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di Irene Caltabiano

 

 

 

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