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Giù le mani

Ladri di biciclette?
 
 Non stiamo parlando del capolavoro di De Sica del 1948, ma di marioli che rubacchiano mezzi a due ruote in giro per l’Europa. Sembra infatti  che  i furfanti che fanno man bassa del mezzo più ecologico che esista  siano sparsi ovunque. È nata così, un po’ per gioco, la sfida tra Roma, Amsterdam e Praga  per scoprire  in quale città le bici vengono rubate  più velocemente. 
 
Welovecycling.com , sito amante del mondo ciclistico, ha perciò deciso di fare un esperimento, chiamato European Bike Stealing Championship,  vero e proprio campionato di furti di due ruote. Il vincitore della competizione sarebbe stato colui che per primo avrebbe fatto suo il mezzo nel minor tempo possibile. Gli organizzatori hanno inserito la bici all’interno di una piazza affollata, con una telecamera nascosta a documentare faccia e mano lesta del ladruncolo. Ciò che il malandrino non si aspettava è che a attenderlo ci sarebbero stati fumogeni e un’orchestra  pronta a celebrare la bravata. Il giochetto ha permesso di confermare che i ladri di biciclette, pur variando da Paese a Paese, sono presenti dappertutto.  
 
Sembra che fortunatamente  per una volta non siano gli italiani a detenere il primato di furfanti e disonesti. Amsterdam vanta 

 un record di 22 minuti , mentre a Roma ne sono dovuti passare 67 prima che avvenisse il furto. La bici di Praga invece, nonostante gli sguardi interessati, è rimasta lì dov’era.

 
«La nostra ambizione non è quella di fermare i ladri, ma far sapere che ci sono molte cose che si possono fare per rendergli la vita più difficile, come l'acquisto di un buon lucchetto, la registrazione del mezzo ma anche prestare attenzione quando si acquista una bici dai negozi dell'usato» dicono i ragazzi di Welovecycling.com. Il sito infatti dispensa una serie di consigli su come preservare le biciclette da sguardi e mani indiscrete. Meglio evitare di far la fine di Antonio Ricci, eroe del film neorealista.
 
 
Ecco un assaggio dell'originale competition...Guarda il video!
 

 
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Cinquanta sfumature arcobaleno

Cos’è la cromoterapia
 
I colori hanno effetto su mente e  corpo. È il concetto base di questa medicina alternativa, che viene classificata nell’ambito delle pseudo scienze.
Sembra che tale branca abbia radici nell’Ayurveda, disciplina indiana praticata da migliaia di anni. Radici storiche la legano anche alla cultura egizia. Durante il regno di Tutankamon esistevano infatti i solarium, giardini dotati di vetri colorati, nei quali i visitatori venivano inondati di luce variopinta che provocava effetti benefici.
 
Come funziona
 
Sembra che le gradazioni cromatiche provochino reazioni emotive nelle persone. Un metodo standard di diagnosi è utilizzare test di colori di Luscher, nel quale sono presenti sette tavole contenenti ventitré tonalità. Il paziente esprimerà preferenze e rifiuti in base all’umore. Una volta analizzati i risultati,  si deciderà che tipo di croma utilizzare, in differenti modalità e dosaggi a seconda del processo di guarigione ritenuto idoneo.
Strumenti comuni utilizzati per curare sono candele , prismi, tessuti, pietre, lenti o luci. Spesso si agisce in collaborazione con  aromaterapia e idroterapia, per ottimizzare  gli effetti del trattamento.
 
I chakra principali
 
I sette colori dello spettro corrispondono ai specifici centri di  energia spirituale coincidenti con diversi punti del corpo umano. 
 
1) Rosso:  si trova alla base della colonna vertebrale. È il colore di passione  e desiderio ma è anche legato a funzioni circolatorie. Può curare problemi di asma, anemia e mal di gola. 
 
2) Arancione: corrisponde alla metà inferiore del ventre. Ottimo nel trattamento di malattie mentali, depressione e pessimismo. É utilizzato  anche come cura di disturbi digestivi e perdita di appetito.
 
3) Giallo: chakra del plesso solare, è legato alla metà superiore del ventre. Viene impiegato per rafforzare sistema nervoso, curare malattie ghiandolari, fegato e disturbi linfatici .
 
4) Verde: colore associato all’armonia, si trova in zona pettorale. Ha un effetto calmante e si sfruttato per trattamento di tosse, infiammazione di articolazioni, infezioni bronchiali, gonfiore e disintossicazione.
 
5) Blu: favorisce il rilassamento e è posizionato alla base del collo. Viene spesso utilizzato per alleviare mal di testa, emicranie, raffreddore, crampi muscolari e disturbi epatici.
 
6) Indaco:  si trova al centro della fronte. Efficace nel trattamento di problemi mentali e patologie di orecchie, occhi e naso. Alcuni terapisti lo usano per controllare emorragie e ascessi.
 
7) Viola: presente sulla sommità del capo, viene adoperato per calmare sistema nervoso e rilassare muscoli. Spesso impiegato per trattare disturbi alla milza, urinari e psicosi.
 
La cromoterapia non è una scienza esatta, ma è vero che i colori influenzano ambiente e atteggiamento di chi ci sta attorno. Basta pensare a quando siamo verdi di bile o abbiamo avuto una giornata nera.
 
 
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Fagioli e biscotti a piene mani

Liberi da packaging e brand? Mais oui.
 
Biocoop, catena di negozi francesi, ha aperto a Parigi un punto vendita al 100% senza imballaggi, con prodotti sia freschi che secchi. L’idea è nata in vista della COP21, conferenza sul clima in corso nella capitale francese e giunta quasi al termine ( si concluderà sabato). Da qui la scelta del nome ,Biocoop 21, che fa riferimento al summit.
 
La bottega ha al suo interno 250 prodotti biologici, compresi frutta, verdura, pane , pasta, riso, yogurt, burro e formaggi.  Massima attenzione è riservata a merce locale. 
 
Chi vuole fare la spesa da Biocoop può portare da casa i propri contenitori, altrimenti sono disponibili barattoli di vetro, borse in cotone biologico e altri sacchetti in materiale riciclabile.
 
Potrà un negozio del genere avere successo? Si deciderà in base all’affluenza di turisti e cittadini. La catena si occupa già da trent’anni di  vendita di prodotti sfusi come pasta, riso e biscotti, ma fino a questo momento non aveva mai sperimentato la creazione di un’attività dove tutta la merce non è confezionata.
 
L’apertura del locale è temporanea: la bottega infatti chiuderà i battenti il 30 dicembre 2015. Esperienze pregresse erano già state fatte in Italia con Auchan self discount o Carrefour Eco point, ma con poco successo. Siamo davvero pronti a un mondo senza imballaggi?
 
 
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