GreenApes, il verde a 360 gradi
L’altro giorno, facendo alcune ricerche sul mondo dell’ecologia applicato alle ultime trovate tecnologiche, mi si è aperto un mondo.
Sarà che ormai il vivere Green è diventato una moda, sarà che la cultura e la sensibilità legata al mondo sostenibile si sta diffondendo sempre più.
Un fatto è certo: le green apps, ovvero le applicazioni per smartphone ideate per ridurre gli sprechi e ottimizzare le risorse sono sempre più numerose e innovative.
Fra le numerose ormai in circolazione, una mi ha colpito in particolare: si chiama GreenApes, che letteralmente significa “scimmioni verdi” ed è un'app ideata per vivere in maniera sostenibile a 360 gradi.
Come funziona GreenApes
La piattaforma ci fornisce una “mappa” logistica per compiere attività sostenibili e vivere a basso impatto ambientale mostrandoci luoghi e soluzioni a noi vicine, proprio come una sorta di Tripadvisor.
Ma quante sono queste attività?
Tante, ma presto saranno ancora di più.
Se finora di parlava principalmente di acquisto di prodotti biologici o vestiti di seconda mano e della possibilità di spostarsi in car sharing o con i mezzi pubblici, presto, molto presto, gli utenti potranno aggiungere altre e lasciare la loro recensione.
Essere green ti premia
Un filosofia interessante, che ha fatto sì che la start up italiana vincesse un Bando Europeo per sviluppare ulteriormente la App.
GreenApes ha inoltre stretto accordi con diverse città europee (la prima è Firenze) in modo da costruire un network di negozi che metteranno a disposizione sconti e offerte agli “scimmioni verdi” più attivi.
Ma non finisce qua: tutti noi sappiamo che un'app vincente, deve anche essere “attraente” cioè regalare o offrire qualcosa.
GreenApes darà ai suoi utenti diversi vantaggi: permetterà ai suoi utenti di entrare in una community per “salvare il pianeta” (elemento che favorirà le interazioni sociali) e in più, metterà in ballo dei piccoli premi: postando comportamenti sostenibili, l’utente riceverà premi come sconti su attività eco-sostenibilii ( negozi di vestiti, cosmetici biologici) in base ai like, ai commenti e ai retweet ricevuti.
Non male, vero?
Insomma, devo riconoscere che dal primo istante questi “scimmioni verdi” mi sono stati simpatici!
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