Aggiungi valore alla natura ☢

Imballaggi compostabili: buoni per l'ambiente ma dannosi per la salute?

Compostabilità

imballaggi compostabiliChi di voi, con un occhio in più nei confronti dell’ambiente e una certa sensibilità nei riguardi delle sostanze biodegradabili fa ormai uso degli imballaggi compostabili?

Spero, in numerosi. Perché questo è un sintomo di come la cura e l’attenzione per la salute della nostra Terra sia sempre più crescente.

Tuttavia, non sempre le novità ecosostenibili fanno bene all’organismo umano, dunque è necessario stare attenti. A lanciare l’allarme è uno studio recente condotto dall’ ACS Environmental Science & Technology Letters.

Salute del pianeta o dell'uomo?

bio imballaggiSembra infatti che gli imballaggi compostabili contengano delle sostanze pericolose per l’organismo umano. Ma cosa sono esattamente gli imballaggi compostabili e in che modo sono validi sostituti della plastica usa e getta?

Gli imballaggi compostabili sono contenitori per alimenti creati in sostituzione della plastica usa e getta. La loro particolare composizione fa sì che tali imballaggi riducano l’impatto ambientale in quanto si degradano facilmente, riducendo gli sprechi e non creando spazzatura.

Cosa succede con i Pfas

pfas1Il motivo è che tali materiali sono composti da sostanze perfluoroalchiliche o acidi perfluoroacrilici, che nel comparto industriale e più nello specifico nel settore degli imballaggi sono utili a far sì che il contenitore regga il contatto con acqua, olio e altre sostanze grasse.

Tuttavia, si è recentemente scoperto che tali materiali contengono Pfas (composti perfluorurati), sostanze che finiscono nel compost e di conseguenza entrano nella catena alimentare attraverso le piante. 

E poi? Cosa succede se i Pfas entrano nella catena alimentare e dunque nel nostro organismo?

Una volta entrati nell’organismo, i Pfas tendono ad accumularsi e possono creare problemi al sistema endocrino, compromettendo crescita e fertilità; si sta ancora valutando anche una loro possibile cancerogenicità, così come la possibilità che sviluppino malattie tiroidee, coliti ulcerose o patologie fetali nelle donne incinte.

In particolare due Pfas a catena lunga, l’acido perfluoroottanoico (Pfoa) e l’acido perfluoroottanosolfonico (Pfos), sono stati associati ad effetti negativi sulla salute, e per questo negli Stati Uniti alcuni contenitori per alimenti compostabili sono stati volontariamente ritirati.

Una misura precauzionale importante, che non è ancora stata adottata dall’Italia.

Dunque, è il caso di dire: stiamo attenti! Non sempre una soluzione che salvaguarda l’ambiente preserva anche chi ne fa uso.

Dunque per il momento, sarebbe meglio adottare i nostri cari e amati piattini di carta!

magda mangano

di Magda Mangano

 

 

 

google playSeguici anche su Google Edicola »

 

Continua...

José, il banchiere più giovane del mondo che trasforma i rifiuti in denaro

«Alla tua età faresti meglio a pensare a giocare».

Josè Quisocala«Un progetto del genere è impossibile da gestire per un bambino».

E invece Josè ce l’ha fatta, in barba a tutti coloro che pensavano che la sua idea fosse bislacca o troppo ambiziosa per un bambino di 7 anni.

Oggi il genietto di origine peruviana ne ha 13 e il suo Banco Cooperativo Bartselana vanta più di duemila clienti, tutti tra i 10 e i 18 anni.

Obiettivo? Sradicare la povertà attraverso la cultura del risparmio e dell’imprenditorialità, rendendo accessibile il sistema finanziario per risolvere problemi sociali.

Ma soprattutto ripulire il mondo da plastiche e rifiuti, creando un business.

L'idea per la "banca dei bambini"

José Adolfo Quisocala Condori ha avuto l’idea di una cassa di risparmio per bambini sei anni fa, dopo aver notato che molti dei suoi amichetti spendevano i loro soldi in merendine, figurine e giocattoli, invece di risparmiarli per acquisti più significativi.

Nonostante la sua giovane età, pensava che risparmiare denaro e usare servizi finanziari fossero i modi principali in cui il mondo degli adulti risolveva molti dei problemi finanziari e sociali.

Così decide di creare la prima banca per bambini. Un progetto ambizioso per cui è stato persino preso in giro e ha subito atti di bullismo.

A dimostrazione che spesso le idee che funzionano non vengono appoggiate da subito. «All’inizio, i miei insegnanti pensavano che fossi pazzo e che un bambino non potesse intraprendere questo tipo di progetto. Non capivano che noi bambini non siamo il futuro del Paese, ma il suo presente. Fortunatamente, ho avuto il sostegno del preside della scuola e di un assistente nella mia classe».

Leggi anche: Boyan slat, il destino del pianeta è nelle mani di un 19enne

Come funziona il Banco cooperativo

banco cooperativoI bambini devono fornire almeno 5 kg di rifiuti riciclabili (plastica e carta) e impegnarsi a consegnarne successivamente almeno un altro kg al mese. I rifiuti sono venduti alle ditte specializzate nel riciclaggio e gli incassi vanno ad alimentare i conti dei giovani correntisti.

Questo l’obiettivo del risparmio: generare denaro dal riciclo dei rifiuti e senza chiedere l’aiuto della famiglia o degli adulti.

 «Siamo il primo Banco Cooperativo per ragazzi, ragazze, giovani e donne, un luogo di “alfabetizzazione finanziaria».

Oggi tutti i piccoli clienti della città di Arequipa portano i rifiuti alla banca e ricevono in cambio soldi veri accreditati sul loro conto, con divieto di prelievo persino ai loro genitori.

Ma devono seguire corsi di educazione finanziaria, gestione ambientale e imprenditorialità, erogati gratuitamente. Un circolo virtuoso che genera profitto, educa al rispetto per l'ambiente e crea progresso sociale.

  «La nostra tecnologia è stata intrapresa con soli 15 dollari, servendo solo 20 studenti. Oggi i clienti sono oltre 2mila e abbiamo l’obiettivo di raggiungerne 20 mila tra bambini, giovani e donne. Il loro conto di risparmio viene aperto con il contributo iniziale di 6 chili di rifiuti, che equivalgono a 0, 30 centesimi».

Chi è Greta, piccola attivista che vuole dare all'ambiente una grande mano

Come cresce la Banca?

banco bartselana José ha raggiunto un accordo con le aziende locali di riciclo, che hanno offerto ai clienti dell’istituto di credito un prezzo più alto di quello normalmente pagato per i rifiuti riciclabili, con tutti i proventi depositati direttamente nei loro conti.

Il Banco Cooperativo del Estudiante Bartselana offre inoltre vari prodotti finanziari: prestiti, investimenti di capitale, micro-assicurazione, accesso a corsi per apprendere l’educazione finanziaria. José vorrebbe creare una cultura del risparmio a partire dalle scuole di tutto il mondo.

Un successo davvero meritato che fa ben sperare nelle nuove generazioni.

irene-caltabiano

di Irene Caltabiano

 

 

google playSeguici anche su Google Edicola »

 

Continua...

Api e bombi nel tuo giardino: se li accogli lo Stato ti paga

Avete mai scacciato un’ape che vi ronzava intorno?

ape mayaO fatto di tutto per allontanarla fin quando, facendovi prendere dall’esasperazione, non vi è addirittura balenata l’idea di farla fuori?

A me (così come a molti) succede spessissimo. Non tanto per atto di aperta ostilità verso l’ecosistema animale quanto per una questione di semplice indifferenza o peggio ancora, ignoranza.

Eppure, quanti di noi conoscono davvero l’importanza rivestita da questi piccoli insetti per l’equilibrio del nostro ecosistema?

Leggi anche: Bee my future, salviamo le api prima che sia troppo tardi

SOS: salviamo le api

fiori apiIn Minnesota la sensibilità è arrivata alle stelle, al punto che lo stato ha deciso di correre ai ripari facendosi portavoce di un’iniziativa che potrebbe fare il giro del mondo.

È infatti noto che oggi, a causa dei cambiamenti climatici, la popolazione di api e bombi sta progressivamente diminuendo.

La distruzione degli habitat naturali per gli insetti e l’uso di pesticidi sono le cause principali della diminuzione di esemplari del bombo.

Come conseguenza dell’urbanizzazione, molte praterie sono state distrutte e gli insetti faticano a trovare fiori che gli garantiscano nettare a sufficienza per sopravvivere.

Tutto ciò mette a dura prova la sopravvivenza di api, bombi e altri impollinatori e poiché la perdita di questi insetti avrebbe ripercussioni devastanti sull’ambiente e sulla vita dell’uomo, è necessario intervenire per salvaguardare e proteggere le specie a rischio.

Leggi anche: Miele sul balcone, diventare apicoltori fai da te

Benvenute api!

ape-fioriÈ per questo che lo stato del Minnesota ha recentemente approvato un programma per finanziare chi renderà i propri giardini attraenti per gli insetti.

Novecentomila dollari saranno distribuiti ai proprietari di case che intendano trasformare gli spazi esterni in habitat favorevoli per gli insetti, al fine di salvaguardare alcune specie di impollinatori tra cui il Bombus affinus, la cui popolazione negli ultimi vent’anni si è ridotta dell’87%.

A essere premiati, saranno coloro che pianteranno nelle loro aree verdi determinate erbe e fiori selvatici, fonte di cibo per gli impollinatori.

Ma quanto questi fondi copriranno le spese dei cittadini che si impegnano a creare una “bella casa” ai nostri amici impollinatori?

I fondi messi a disposizione copriranno fino al 75% delle spese sostenute dai cittadini e arriveranno a risarcire il 90% dei costi sostenuti dagli abitanti delle zone identificate “ad alto potenziale” per le api.

Una somma di denaro importante, adeguata alla causa di cui si fa portavoce.

Insomma, forse è arrivato il momento di riservare ai nostri amici impollinatori che verranno a far visita al giardino di casa nostra, un’accoglienza migliore.

Ma occhio alle punture!

magda mangano

 

di Magda Mangano

 

 

 

google playSeguici anche su Google Edicola »

 

Continua...

 

FB  youtubeinstagram

✉ Iscriviti alla newsletter


☝ Privacy policy    ✍ Lavora con noi

Contattaci