Aggiungi valore alla natura ☢

ReTuna, il centro commerciale che vende solo oggetti riciclati (e va fortissimo)

Se dico Svezia tutti pensiamo automaticamente a Ikea e ai suoi mobili dai nomi impronunciabili.

retuna1Ma da qualche tempo a questa parte la Svezia è risalita alla ribalta anche per la piccola attivista Greta Thunberg e al suo impegno per l’ambiente.

A quanto pare l' agguerrita sedicenne non è certo l’unica ad avere questo tipo di attenzioni nei confronti di un mondo più green e in cui si evitino inutili sprechi. 

I paesi nordici hanno sempre avuto un maggior riguardo nei confronti dell'ecosostenibilità.

E quest’attenzione passa anche dall'essere consumatori consapevoli, volti ad alimentare un’economia circolare che proponga un modello di shopping alternativo. 

Leggi anche: Wasted, quando il riciclo di plastica fa guadagnare tutti

Il riciclo è la migliore strategia di vendita

retuna12In Svezia, a Eskilstuna, città vicino Stoccolma, c’è l’unico centro commerciale in Europa che vende solamente oggetti riciclati.

Il suo nome è ReTuna Återbruksgalleria (che in svedese significa Galleria del Riciclo) ed è stato aperto nel 2015 in un ex deposito di camion.

Apparentemente potrebbe sembrare un centro commerciale come un altro ma in realtà al suo interno ci sono quattordici negozi che vendono esclusivamente prodotti di seconda mano, riparati, riciclati o ricondizionati. O ancora oggetti prodotti in modo ecosostenibile.  

Niente di simile ai mercatini delle pulci o i charity shop, dal momento che c'è anche una particolare cura per la disposizione degli spazi, minimal ed elegante.

La sua realizzazione è stata facilitata anche dal fatto che il centro commerciale si trova vicino al centro di riciclaggio Retuna Återvinningscentral ed è gestito dall’azienda municipale Eskilstuna Energi och Miljö (EEM).

Leggi anche: La Recyclerìe, il riciclaggio si fa romantico

Green a 360 gradi

returama«ReTuna è più di un semplice mercato» si legge sul sito ufficiale. «Vuole anche essere un momento educativo. Organizza eventi, workshop, conferenze, giornate tematiche e altro, il tutto incentrato sulla sostenibilità».

Ma la cura per la green economy non si ferma solo alle boutiques. All’interno di ReTuna c’è un ristorante biologico, il cafè Returama, che propone specialità e ha al suo interno sale conferenze e spazi che ospitano un programma educativo per sensibilizzare i cittadini sul tema ambientale.

Un vero esempio di economia circolare dal momento che sono gli stessi cittadini svedesi a portare la roba che non usano più: dai giocattoli ai vestiti, dai mobili agli oggetti di design fino ai dispositivi elettronici. Qui i dipendenti eseguono una prima selezione e decidono se sono completamente invendibili o è possibile trattarli per metterli sul mercato.

A gestire i negozi e il centro di riciclo sono infatti una cinquantina di dipendenti della società municipale, che hanno anche il compito di raccogliere e aggiustare gli oggetti. In tal modo, nulla viene lasciato al caso: i prodotti che è possibile riciclare acquistano nuova vita, mentre quelli che non superano la selezione verranno smaltiti nel vicino centro per la raccolta differenziata.

Un' idea da replicare

retuna 14Risultato? Dare una seconda vita agli oggetti sembra proprio sia un’idea vincente. Oltre 500mila tonnellate di beni ogni anno, invece di finire in discarica, vengono avviate al riutilizzo e il ReTuna pare che quest’anno abbia incassato 11, 7 milioni di corone svedesi.

Sono circa 700 al giorno i clienti, cittadini svedesi o turisti, che affollano i corridoi del centro commerciale alla ricerca dell’affare migliore. Insomma, un’idea di business  assolutamente vincente. Da prendere come esempio.

irene-caltabiano

 

di Irene Caltabiano

 

 

 

 

google playSeguici anche su Google Edicola »

 

Continua...

Il primo maggio? La natura lavora per noi

Cosa fare il primo maggio

primo maggioNon avete ancora finito di riprendervi dalle vacanze di Pasquetta che ecco che siete chiamati a rispondere alla solenne domanda: che si fa il primo maggio?

Se è vero che a Pasquetta piove sempre (scientificamente provato), il primo maggio si può pensare a qualche alternativa interessante allo stare malinconicamente spalmati sul divano.

Contrariamente a quello che sostengono gli Stark l’inverno è terminato e stiamo tutti riabituando gli occhi alla luce del sole.

Leggi anche: La domenica è dedicata al riposo. E chi l'ha detto?

Cosa si festeggia?

primo maggioIl primo maggio è una festa nazionale civile italiana, chiamata Festa del Lavoro o Festa dei Lavoratori, che di per sé sembra un bel controsenso: o è festa o si lavora. Comunque, è una celebrazione della lotta dei lavoratori per i propri diritti, in particolare la conquista della riduzione delle ore lavorative.

Non c’è festa che non abbia una sanguinosa o drammatica storia alle spalle e il Primo Maggio non è da meno.  Nel maggio del 1886 infatti a Chicago ci furono gravi eventi conosciuti come la rivolta di Haymarket.

Il 3 maggio alcuni lavoratori in sciopero furono attaccati dalla polizia che sparò sui manifestanti uccidendone due. Questi fatti terminarono il 4 maggio quando fu lanciata una bomba da ignoti che provocò, di rimando, la morte di sei poliziotti. A quel punto le forze dell’ordine spararono sui manifestanti.

Dopo un po' di storia, per chi soffre da ansia di prestazione per le decisioni come queste, l’articolo vuole fornire una guida e un’idea a ciò che si può organizzare nella giornata del primo maggio.

Le soluzioni più quotate? Le giornate all'aria aperta!

In mezzo alla natura

barbecueCome scelta è sempre azzeccata, fa bene a corpo e mente e è una scelta economica.

Se vivete in un posto montano o vicino a un lago si può pensare di fare una bella gita con tanto di barbecue.

Se l’homo sapiens riusciva a accendere un fuoco senza diavolina non vedo perché non dovreste riuscirci voi con accendino e pollice opponibile?

Se abitate sul mare invece...vengo con voi!

Leggi anche: Parco dei cinque sensi, la vita a piedi scalzi

Giochi all'aperto

parco avventuraQuest’anno non ci sono ponti per il primo maggio quindi sconsiglio di partire per viaggi perché non ne avreste il tempo. Però si può approfittare per fare qualcosa che di solito non fate.

Armatevi di abiti comodi e visitate qualche parco avventura, ad esempio. Vi potreste misurare in attività fisiche nuove. Oppure guadagnare qualche slogatura. Ma sarà pur sempre un’avventura!

In Italia ce ne sono diversi distribuiti un po' in tutte le regioni. Se siete un bel gruppo potreste organizzarvi in squadre e andare a sfidarvi a paintball!

Escursioni

escursioneCercate on line un percorso vicino a voi per camminare un’oretta, che magari finisca con la visita in qualche luogo da visitare. Per i più coraggiosi ci sarebbe il tour alla scoperta di luoghi leggendari come il Molise oppure divertirvi con gli amici a scoprire se esiste davvero.

Il concerto del primo maggio

primo maggioIl concerto per i coraggiosi è sempre una valida alternativa, dico per i  coraggiosi perché comunque bisogna sfidare orde di persone in canotta e occhiali da sole che, noncuranti del disagio di stare tutto il giorno sul prato e sotto il sole, si sbracciano per ascoltare cantanti che si alternano sul palco ( di cui in genere conosci solo il 20%).

In questo momento storico in cui l’utopia vera è avere un lavoro stabile, festeggiare una tale ricorrenza sembra un controsenso.

Ma comunque siamo italiani e ogni occasione è buona per scappare in qualche posto a svagarci.

Chiusa di serie

jon snowSoluzione ultima: se non avete mai visto quella famosa fiction di cui tutti parlano perché uscite da lavoro alle 22 ogni sera è il giorno giusto per fare il chiusone!

Chiudete la finestra, sprangate le porte e dite a tutti i vostri amici che siete malati. Recupererete tutto il Trono di spade prima ancora di dire John Snow!

sara salini

 

 

di Sara Salini

 

 

 

google playSeguici anche su Google Edicola »

 

Continua...

Womsh, le scarpe cruelty free realizzate con le bucce di mela

La vita è questione di prospettive.
 

Le idee geniali spesso risiedono nell'intuizione, nella capacità di riuscire a trasformare qualcosa di molto comune in una concreta possibilità. Ad esempio? Gli scarti delle mele. Chi avrebbe mai pensato che dalla buccia di un frutto che mangiamo quotidianamente potesse nascere una linea di scarpe?

 

Il marchio 100% italiano Womsh ha lanciato una nuova linea di scarpe vegan, realizzate a partire dagli scarti del salutare frutto. Certamente una valida alternativa per chi vuole schierarsi concretamente e combattere una crudeltà quale indossare scarpe che contengano pelle animale.

 

Il tessuto apple skin

 

womsh3Le sneakers di Womsh, oltre ad avere un bel design, nascono grazie all'utilizzo di un tessuto davvero innovativo. Ricavate a partire dalla fibra di mela, riciclando insieme buccia e torsolo, vengono poi unite al poliuretano in una percentuale del 50% per ciascun materiale. Il tessuto, ecologico e green, è stato chiamato apple skin, dal momento che è molto simile alla pelle.

 

Le scarpe Womsh, a parte essere ecologiche, sono in grado di mantenere bene il calore del piede, mantenendo un'ottima traspirabilità. Al momento sono stati elaborati sei modelli di sneakers, cinque per donna e un modello unisex. Tutti hanno una fodera in spugna naturale, sottopiede estraibile e suola in gomma.

Un'idea che ha fatto guadagnare all'azienda, la Frumat Leather, il premio Technology and Innovation al Green Carpet Fashion Award 2018, riconoscimento dedicato ai pionieri della sostenibilità ambientale nel settore fashion.

Leggi anche: Come ricavare abiti dagli scarti del vino

Ecosostenibilità ad ampio raggio

Ma le scarpe in simil pelle di mela non sono certo l'unico progetto che riguarda il marchio Womsh.

L'azienda ha prodotto anche altri materiali, quali la Cartamela e la Pellemela, ideati per realizzare fazzolettini e rotoli da cucina, ma anche calzature e rivestimenti di divani.

Il marchio Womsh si distingue anche con altre iniziative, come quella che prevede di piantare un albero di cacao per ogni acquisto di sneakers della linea vegan.

Leggi anche: La plastica ci sommergerà? C'è chi ne sta facendo un business

il giardino di bettyInoltre c'è anche la possibilità di restituire le vecchie e usurate scarpe 100% vegetali, riportandole nei negozi autorizzati e ottenendo così un buono per i gli acquisti successivi. Peraltro, dal momento che si deve riciclare tutto ciò che è possibile la gomma verrà poi destinata al progetto il giardino di Betty, che si occupa nello specifico di realizzare pavimenti anticaduta dalle scarpe da ginnastica usate.

Inoltre, essendo interamente prodotte in Italia, esiste una particolare attenzione alla qualità e alle condizioni di lavoro delle persone che le realizzano.

La moda insomma si sta sempre più avvicinando al cruelty free, con attenzione al riciclo e all'ambiente. Sperando che ci arrivi di corsa, magari con un bel paio di scarpe da ginnastica come queste.

irene-caltabiano

 

di Irene Caltabiano

 

 

google playSeguici anche su Google Edicola »

 

Continua...

 

FB  youtubeinstagram

✉ Iscriviti alla newsletter


☝ Privacy policy    ✍ Lavora con noi

Contattaci