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Creare pavimenti da scarti riciclati? Un' idea green vincente

Riduzione, riuso e riciclo

reco2 Produrre materiali per la bioedilizia seguendo un modello produttivo che riduca al massimo dispendio energetico e impatto sull’ambiente.

Ecco il segreto di Reco2, startup di pavimentazioni bio-compatibili Vytreum. Obiettivo? Recuperare elementi di scarto e trasformarli in prodotti per bioedilizia. A volte ciò che rende una startup green non sono tanto i materiali utilizzati quanto…la temperatura.

Normalmente infatti per le pavimentazioni in ceramica occorre raggiungere circa 1200 gradi. Grazie a una formula brevettata dal team la reazione chimica si riesce ad attivare a freddo, con temperature decisamente inferiori e al di sotto dei 100°C.

Come nasce Reco2

 

desiree-farlettiL’idea è nata da Desirèe Farletti, studentessa 24enne di ingegneria meccanica all’Università di Cassino

Sulla strada verso casa a Pontecorvo, un paese di 14mila abitanti in provincia di Frosinone, di cui tutti i ragazzi sono originari, la ragazza si è trovata davanti ad una discarica a cielo aperto, di vecchi copertoni bruciati illegalmente.

 Ha così deciso di non stare con le mani in mano  e dare vita a Reco2 insieme al fratello Tommaso, Daniele Nora e Luca Spiridigliozzi. Un team giovane, dall’età media  di 26 anni.

Concepita nel 2017 come startup innovativa, Reco2 ha già sviluppato le proprie pavimentazioni per interni ed esterni, mentre in fase di sviluppo ci sono altri materiali funzionali all’isolamento termo-acustico degli edifici.

Tra le materie prime del processo produttivo, tutte frutto di un’attività di riciclo, vetro, scarti di acciaierie e potenzialmente anche pneumatici consumati.

L’impronta green, unita con le soluzioni hi-tech, ha portato Reco2 a entrare tra le imprese innovative che fanno parte di New Heroes. Quest’ultimo è il progetto editoriale curato da Oscar di Montigny e realizzato con RedBull.com che ha l’obiettivo far conoscere le nuove realtà del mondo del lavoro .

 Quali sono i vantaggi ambientali?

I costi energetici sono ridotti dell’80% perché produrre questo tipo di materiali consuma molto meno e lo  stesso vale per le emissioni di anidride carbonica nell’ambiente, dato che non occorre più bruciare enormi quantitativi di gas.

Il consumo di acqua viene anche abbattutto del 95% rispetto ai normali processi industriali per le pavimentazioni in ceramica. A tutti questi vantaggi si unisce anche la possibilità di utilizzare stampi creati con la stampa 3D, che consentono di ottenere prodotti personalizzati di qualsiasi forma e dimensione.

Riconoscimenti e progetti futuri

desiree-farletti-teamDopo un primo riconoscimento con il secondo posto alla Rome startup week lo scorso aprile, Reco2 è stata premiata all’università Bocconi come la migliore dello Startup training.

Il 25 luglio è arrivata anche la vittoria al Myllenium Award del gruppo Barletta, poi un premio di 50mila euro dalla banca del Cassinate e infine, durante la Maker Faire di Roma, il titolo di miglior startup di economia circolare da parte Rinnovabili.it.

«In attesa di conoscere l’esito del Premio Nazionale innovazione» dice Nora «ci stiamo concentrando sull’ottimizzazione di Vytreum. In parallelo abbiamo iniziato a lavorare su Microglass, un progetto di ricerca e sviluppo che potrebbe essere il nostro prodotto successivo. Di fatto si tratta di un pannello isolante termo-acustico costituito da scarti di vetro, su cui vogliamo concentrarci una volta terminato il perfezionamento di Vytreum».

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di Irene Caltabiano

 

 

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Fare business in modo vegano? Ecco Joy start-up vegan 100%

Joy Italia l’azienda che produce borse, 100% vegan, da personalizzare a proprio piacere

borsa joySe siete sostenitori della moda green non potente non acquistare una borsa prodotta da Joy Italia, un’azienda che ha ideato qualcosa di stupendo. Questa azienda ,infatti, oltre ad utilizzare materiali vegan 100%, da la possibilità al cliente di assemblare una borsa a proprio piacimento attraverso un innovativo sistema di personalizzazione e con la possibilità di scegliere tra tantissimi colori.

E c’è di più!

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Nel caso in cui siamo stanche dei colori della nostra borsa, oppure qualcuno ce l’ha rovinata, sul sito di Joy Italia potremo ordinare una nuova “scocca” per la nostra borsa Joy, un manico di un colore diverso, addirittura è possibile sostituire anche la parte interna, dando nuova vita e un nuovo look alla nostra bellissima borsa vegan.

L’idea delle borse JOY

borsa vegana joy claudiaTutto ebbe inizio nel 2015 quando Carlo, designer da oltre 40 anni, decise di trasformare un accessorio tradizionale come la borsa in un oggetto creativo. Assieme al figlio Adriano portò avanti il progetto di creazione di borse che fossero frutto di creatività, innovazione, colore e rispetto, ma soprattutto che fossero prodotte senza l’utilizzo di materiali di origine animale offrendo un’alternativa alla pelle.

Venne così utilizzato per la produzione delle borse, un nuovo materiale che si chiama Eva resistente, leggero ed impermeabile.

Il progetto si fece ancora più interessante quando si pensò di far partecipare il cliente finale alla creazione delle borse offrendogli la possibilità di creare il suo stile ogni volta che lo desidera cambiando i componenti della borsa.

Col tempo, ed allo scopo di creare un look completo, si è aggiunta anche la produzione di sandali ed altri accessori.

Simona
blogger carnivora (ancora)

 
 

 
 

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Electric fuel: così le auto elettriche vanno (anche) ad acqua

Carburante a emissioni zero

acqua-electiq fuelDa piccoli, in tanti sognavano un futuro in cui le automobili avrebbero potuto volare o muoversi libere dal carburante fossile: il futuro è ormai arrivato grazie allo sviluppo delle auto elettriche e ibride, ma c’è ancora tanto da fare.
 
Questo perché il sistema di colonnine per la ricarica elettrica non è ancora distribuito in modo capillare sul territorio. Questo non è, ad oggi, un limite solo nazionale; perciò, la startup israelo-australiana Electriq Global sta lavorando alacremente su una soluzione davvero geniale: l’acqua elettrificata, ribattezzata Electriq-Fuel.
 

Chi pensava che le automobili un giorno avrebbero potuto circolare grazie all’utilizzo di acqua come carburante non ha viaggiato troppo con la fantasia: durante l’ultimo Smart Mobility Summit tenutosi a Tel-Aviv, la Eletriq Global ha presentato Electriq-Fuel, carburante a base d’acqua elettrificata con zero emissioni di scarico e costi ridotti di gestione e manutenzione delle auto elettriche.

Inoltre, questo composto sarebbe capace di abbassare i costi per circolare con le auto elettriche e garantire una maggiore autonomia rispetto ai veicoli attualmente in vendita nel mercato automobilistico.

Electriq-Fuel, di cosa si tratta?

electriq fuelElectriq-Fuel è un composto basato da un 60% di acqua, elemento composto a livello molecolare da due atomi di idrogeno e uno di ossigeno: attraverso un catalizzatore che si installa sul veicolo elettrico, la catalisi riesce facilmente a estrapolare l’idrogeno necessario per la combustione nel motore della vettura e non disperdere emissioni nocive come avviene con i combustibili fossili che causano l’effetto serra nell’atmosfera terrestre.

La domanda, a questo punto, sorge spontanea: come si ricarica l’auto elettrica? È semplice, grazie ai distributori come quelli utilizzati da sempre simil-pompe di benzina e diesel.

Bastano 5 minuti più o meno per un pieno di rifornimento che si aggira sui 25 dollari e si ottiene una capacità di circolazione secondo la Electriq Global fino a 1.100 km. Questo su carta, perché il progetto non è stato ancora costruito su una vettura e testato effettivamente.

Electriq-Fuel, studio e previsioni del prodotto

electriq fuelParliamo infine dello studio di mercato pubblicato di recente dall’azienda che sta lavorando a questo prodotto sperimentale, il Global Electric Fuel Pumps Market 2018-2025: nel documento, si analizza approfonditamente lo stato del mercato delle stazioni di rifornimento elettrico a livello globale, portando all’evidenza quanto sia maggiore la richiesta dei punti di ricarica rispetto alla commercializzazione delle autovetture ecologiche.

In questo rapporto, il valore di mercato dell’Electriq-Fuel per 10 miliardi di dollari nel 2017 e si prevede che raggiungerà i 20 miliardi di dollari nel 2025.

Questa relazione sul mercato delle pompe di combustibile elettriche determina l’effettivo vantaggio economico che comporterebbe l’introduzione di Electriq-Fuel sul mercato. Resta solo un punto pertanto, sviluppare questa tecnologia, testare con mano l’effettivo risparmio economico e rendere il prodotto commercializzabile quanto prima. E finalmente il futuro (e la salvezza della nostra aria) sarà qui.

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di Felice Catozzi

 

 

 

 

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