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Quanto è importante leggere l'etichetta di un prodotto?

Occhio all'etichetta

leggere-etichettaPossiamo definire l’etichetta la carta di identità di un alimento. Se osservato attentamente, può davvero fornirci indicazioni preziose su metodo di preparazione, ingredienti ed in più presenta anche una tabella nutrizionale, molto chiara e soggetta a determinati regolamentazioni.

Ma perché è così importante leggere l’etichetta?

La risposta è abbastanza semplice, l’obiettivo è essenzialmente essere consapevoli di quello che stiamo o andremo a consumare. Perché, se è vero che siamo quello che mangiamo, allora potremmo dire che, con uno sguardo attento all’etichetta, regaleremo un occhio di riguardo anche nei confronti del nostro corpo, e di conseguenza della nostra salute.

A cosa prestare attenzione?

allergeni12Alcuni punti in etichetta fondamentali sono:

  1. Lista degli ingredienti
  2. Eventuali allergeni, indicati in grassetto
  3. Data di scadenza
  4. Paese di origine e/o di produzione
  5. Dichiarazione nutrizionale

Analizziamo più nello specifico.

Lista degli ingredienti

ingredientiInnanzitutto, è importante essere a conoscenza di una informazione spesso non conosciuta, e cioè che gli ingredienti non sono elencati casualmente, ma secondo un ordine decrescente in relazione alla loro quantità. Quindi il primo della lista, sarà quello presente maggiormente, e via di seguito  fino all’ultimo che sarà quello presente in minore dose. Tra gli ingredienti, troveremo anche evidenziati gli allergeni, come latte, soia, frutta a guscio, uova e cosi via.

Data di scadenza

Facciamo una precisazione importante. La data di scadenza indica un limite tassativo, entro cui l’alimento deve essere consumato. Della volte, però, possiamo ritrovare la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro il” ed in questo caso si tratta del termine minimo di conservazione, che non è un obbligo, ma una specie di consiglio da parte del produttore. Se l’alimento verrà consumato oltre quella data non si andrà incontro a rischi per la salute.

 

Paese di origine

data-di-scadenza-11

E qui la domanda nasce spontanea: “perché non acquistare i prodotti nostrani”? A parte per un senso di patriottismo, le norme italiane vigenti sui processi industriali, sono molto rigorose e a tutela del consumatore. Purtroppo, non è sempre cosi in tutte le parti del mondo, quindi occhio a quello che scegliete.

Dichiarazione nutrizionale

Attenzione a calorie, carboidrati e nello specifico gli zuccheri semplici, proteine, grassi che saranno suddivisi in acidi grassi totali e saturi, fibre e non meno importante la presenza di sale.

Il mio consiglio? Quando siete al supermercato prendetevi del tempo, leggete attentamente le etichette dei prodotti che aggiungete al vostro carrello, solo cosi potrete avere un buon controllo sulla vostra alimentazione.

E ricordate che la salute viaggia dal web alla vostra tavola!

marina-putzolu

di Marina Putzolu

Biologa e nutrizionista

 

 

 

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Olio di cocco, il magico balsamo tra alimentazione e cosmesi

Super cocco

cocco1Gli utilizzi dell'olio di cocco sono dei più disparati. Oggi, però, ci dedicheremo agli effetti benefici per la nostra salute, e quindi dal punto di vista nutrizionale.

L'olio di cocco appartiene a quel gruppo di alimenti che possono essere classificati come "superfood". La sua eccezionale composizione in acidi grassi può avere, difatti, effetti positivi sulla salute.

Cos'è l’olio di cocco

Deriva dal cuore dell’omonimo frutto, che si ricava dalla pianta tropicale Cocos nucifera.

Qual è la sua composizione?

olio-di-coccoÈ un olio, come abbiamo già ribadito, particolarmente ricco in acidi grassi saturi tra cui:

  • acido caprilico
  • acido laurico
  • acido caprico

Nonostante la presenza di tali grassi, alcune prove scientifiche hanno dimostrato che ciò non dovrebbe influire sull'aumento di colesterolo nel sangue.

 

Quali sono gli effetti benefici?

L'olio di cocco è ricco di grassi saturi sani che hanno effetti diversi dalla maggior parte degli altri grassi nella dieta. Ma, mentre, la maggior parte dei grassi nella dieta sono chiamati trigliceridi a catena lunga, i grassi nell'olio di cocco sono noti come trigliceridi a catena media (MCT). Ciò significa che sono più corti.

Essi possono:

olio-di-coccoAumentare la combustione dei grassi stessi e fornire al corpo e al cervello energia rapida. Per questo motivo, quando consumi olio di cocco, i suoi grassi vanno direttamente al fegato, dove vengono usati come una rapida fonte di energia, ed hanno l’effetto di aumentare le calorie bruciate dal nostro corpo del 5%.

Aumentano anche il buon colesterolo HDL nel sangue, il che è legato al miglioramento della salute metabolica e ad un minor rischio di malattie cardiache.

Gli acidi grassi presenti nell'olio di cocco contrastano gli agenti patogeni dannosi, compresi batteri e virus. Questo potrebbe, potenzialmente, essere di aiuta nella prevenzione di infezioni.

Studi scientifici, ma ancora preliminari, potrebbero suggerire come l’uso dell’olio di cocco possa essere utile per alleviare i sintomi ai malati di Alzheimer. I trigliceridi a catena media, potrebbero agire, infatti, aumentando i livelli ematici di chetoni, fornendo cosi energia alle cellule cerebrali dei malati.

Il mio consiglio? Attenzione, scegli solo olio di cocco biologico e vergine, e non quello raffinato.

E ricorda che la salute viaggia dal web alla vostra tavola!

 

 

di Marina Putzolu

Biologa e nutrizionista

 

 

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Quanto alcol si può bere al giorno?

Una domanda fondamentale.

alcol1L’importanza di tale quesito, nasce dal fatto che l’associazione tra alcol e salute è molto sretta e troppo spesso sottovalutata. E, soprattutto, non si conosce quale sia il limite tra uso e abuso, o meglio quando la prima abitudine si trasforma nella seconda.

Se pensiamo che l’alcol è il secondo fattore di rischio di malattia e morte prematura, in Europa, dopo il tabacco, possiamo facilmente capire come questo tema non debba essere così scontato.

L’organizzazione mondiale della sanità (OMS), ha pubblicato qualche anno fa un report, in cui ha dichiarato come l’uso di alcol nel 2012 ha causato nel mondo 3,3 milioni di morti.

Sei un consumatore abituale?

Quando si pone questa domanda, molto spesso la risposta è semplicemente no. Ma molti di coloro che rispondono in questo modo, in realtà bevono vino a tavola. Il problema è che si associa la parola alcol ad un superalcolico, quando invece non bisognerebbe escludere anche le bevande abituali, senza essere pertanto considerati dei probabili alcolisti. Dobbiamo perciò considerare, banalmente, anche il vino e la birra.

Ma cos'è l’alcol?

alcol6Citando il sito del Ministero della salute: “L’alcol è una sostanza tossica, potenzialmente cancerogena, con la capacità di indurre dipendenza”.

Non è un alimento che dona nutrimento, in poche parole potremmo anche farne a meno. Inoltre, il processo fisiologico di smaltimento non è uguale per tutti: varia in funzione del sesso, dell’età, dell’etnia ed è inefficiente sino ai 16 anni.

 

Uno studio scientifico ha analizzato il rischio relativo per tutte le patologie esaminate, concludendo che esso presenta una relazione lineare con il consumo di alcolici, con un aumento progressivo man mano che aumenta la quantità di alcol consumata.

E il famoso paradosso francese?

vino-rossoPer chi non lo conoscesse, nella Francia meridionale si osservò una bassa incidenza di infarti, nonostante l’abitudine quotidiana della popolazione nel consumo di alimenti ricchi in grassi saturi. La responsabilità fu attribuita all’assunzione moderata ma costante di vino rosso.

Ma nel corso degli anni, la funzione del vino rosso è stata attribuita non all’alcol ma alle sostanze benefiche presenti, come il resveratrolo.

Quindi si può bere l’alcol ogni giorno o no?

I pareri della comunità scientifica sono discordanti. L’organizzazione mondiale delle sanità, afferma che è possibile bere circa un bicchiere di vino o due di birra al giorno.

Il mio consiglio? Non sottovalutate mai gli effetti sulla vostra salute dati dal consumo di una bevanda alcolica, senza aver troppa paura, ma usando quella consapevolezza che rende ognuno di voi un buon consumatore.

E ricordate... la salute viaggia dal web alla vostra tavola!

marina-putzolu

 

di Marina Putzolu

 Biologa e nutrizionista

 

 

 

 

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