Nutrizione e benessere ☚

Junk food e obesità sono sempre correlati?

Obesità

obesità-1Una condizione patologica, quasi esclusivamente appartenente al mondo occidentale.

Si può definire come una “malnutrizione per eccesso”, per distinguerla dalla più comunemente nota “malnutrizione per difetto” che più spesso siamo abituati ad associare a una condizione tipica dei paesi sotto sviluppati.

L’obesità è realmente una patologia?

junk-food

La risposta è sì. Al di la dell’aspetto estetico, ciò che deve preoccupare maggiormente è che tale situazione porta con seproblematiche a carico del metabolismo. Da non sottovalutare, comunque, l’aspetto piscologico della questione.

 

Quali sono i motivi che spingono una persona a diventare e a rimanere in sovrappeso?Oltre a vari motivi di carattere patologico, che conducono verso questa malattia, oppure relativi a cattive abitudini e quindi scarsa educazione alimentare, molto spesso le motivazioni sono racchiuse semplicemente in problematiche di natura economica.

Perché l’aspetto economico dovrebbe incidere su tale condizione?

junk-food-6La maggior parte delle persone che si alimentano in maniera sbagliata, lo fanno per due motivi:

  • Hanno una posizione sociale agiata: e quindi possono permettersi di consumare spesso alimenti fuori casa, trascurando tutto ciò che viene all’origine del semplice pasto (ad esempio nella scelta degli alimenti freschi, o cucinare con eccessivi condimenti);
  • Hanno problematiche economiche: e quindi scelgono cibi, che attualmente vengono denominati come junk food, ovvero prodotti preconfezionati, a basso costo, correlati ad una scarsa qualità.

Ma il junk food è davvero così economico?

patatineLa risposta è no, per una serie di motivi. Innanzitutto è rappresentato da cibi che danno senso immediato di gratificazione ma che non dura nel tempo, quindi abbiamo bisogno di consumarne di nuovo, in un intervallo relativamente breve. 

Inoltre le porzioni sono spesso piccole, rapportate a un basso costo. Facciamo un esempio pratico:

Una confezione di patatine in busta, dal peso di 100 g costa “solo” 1 euro, ma stiamo in pratica pagando queste patatine 10 euro al kg! E se controlliamo in etichetta, non avremo mai tra gli ingredienti il 100% di patata ma quantità notevolmente inferiori, per cui il prezzo al kg delle patate acquistate, sarà certamente superiore a quello che abbiamo stimato in precedenza.

Questo è solo un semplice esempio, ma potremmo farlo con qualsiasi alimento: cibi preconfezionati, sughi pronti, merendine…

Il mio consiglio? La miglior difesa è diventare consumatori consapevoli, per capire quanto di vero ci possa essere in un’etichetta e pianificare la spesa settimanale. E poi l’intramontabile consiglio: mai fare la spesa a digiuno!

E ricordate che la salute viaggia dal web alla vostra tavola!

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di Marina Putzolu

 

 

 

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Cibi da spiaggia: cosa mangiare durante le giornate al mare

L’estate è arrivata!

spiaggia-mareE con lei le prime giornate al mare. La prova costume ormai è acqua passata: chi l'ha superata brillantemente (ma quanti??) e chi un po’ meno. 

Tuttavia la voglia di mare ci ha convinti ad indossare il nostro amato costume e concederci il primo bagno, qualunque sia il nostro aspetto fisico! 

Fate bene. Come abbiamo sempre affermato, ciò di cui ci si deve preoccupare  in primis è il nostro stato di salute, a prescindere da un addominale scolpito.

Ma adesso subentra un'altra domanda, che ci attanaglia la sera prima di una lunga giornata al mare: cosa portare con sé da mangiare?

Vi svelerò qualche piccolo suggerimento, per capire quale può essere un cibo da…spiaggia!

Le regole d'oro

Il nostro piatto, innanzitutto, deve avere alcune caratteristiche fondamentali:

  1. insalataDeve essere facilmente digeribile, quindi evitiamo ad esempio creme, salse, eccessivi condimenti. Alla larga, quindi,da piatti di pasta elaborati e panini super farciti.
  2. Porzioni non abbondanti: meglio piccoli pasti ripetuti più volte durante la giornata. In questo modo eviteremo una possibile indigestione, oltre che una non meno probabile congestione. Insomma, siamo al mare, perché dover attendere tanto prima di fare il prossimo bagno?
  3. Idratazione, prima di tutto. Bere molta acqua, evitando bevande gassate e zuccherine. Il nostro corpo, esposto al sole, avrà bisogno di reidratarsi molto più spesso; non inganniamolo con altri tipi di bevande.
  4. Per gli spuntini, un’ottima idea è rappresentata da frutta e verdura. Oltre a non appesantire, hanno un buon contenuto in acqua.

E la classica focaccia?

focaccia pomodoro

Rappresenta una possibilità per i più golosi o chi non ha avuto tempo di preparare il pasto, ma come già più volte affermato,occhio ai condimenti! Scegliamone un pezzo semplice, magari al pomodoro o al massimo con mozzarella.

Caffè? Sì, grazie!

Ma, non sostituitelo abitualmente, con la classica crema al caffè, fresca e gustosa ma molto zuccherina. Insomma, è in sostanza un dessert, non prendiamoci in giro.

E il gelato?

gelato-1

Purché non diventi un’abitudine, possiamo concederci un piccolo peccato di gola, soprattutto se abbiamo seguito attentamente le indicazioni precedenti. 

Ma, anche in questo caso, se in spiaggia possiamo scegliere una bella granita di frutta fresca non è secondo voi una scelta migliore?

Il mio consiglio? Godetevi la vostra giornata con serenità, lasciando a casa bilance e grammature ma sempre con la consapevolezza che anche fuori  possiamo optare per una scelta migliore!

E ricordate...la salute viaggia dal web alla vostra tavola!

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Marina Putzolu

Biologa e nutrizionista

 

 

 

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Conoscete il latte di cammella?

Latte dal deserto

latte-di-cammelloIl latte di cammello, generalmente opaco e bianco, ha un gusto molto caratteristico. Normalmente ha un sapore dolce e forte, ma a volte può anche avere un gusto salato a causa del tipo di piante mangiate nel deserto dai cammelli. I cambiamenti nel gusto sono principalmente causati dal tipo di foraggio e dalla disponibilità di acqua potabile.

Secondo alcuni esperti della Fao (Food and Agricolture Organisation), il latte di cammello ha buone possibilità di diventare un buon business per i paesi africani e mediorientali che lo producono.

 Il problema, se così si può definire, risiede nel loro stile di vita.  Dal momento che sono popolazioni nomadi potrebbe non essere possibile creare una filiera di produzione del latte, tale da coprire un eventuale futuro fabbisogno mondiale.

La prima azienda italiana ad occuparsi della produzione di questa bevanda è nata qualche anno fa in Sicilia ai piedi dell’Etna.

Da chi viene consumato?

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I pastori nomadi lo usano per alimentarsi durante i lunghi periodi nel deserto, alcuni africani per curaremalattie, gli indiani per rimettere in sesto i pazienti convalescenti e i popoli arabi pensano che sia un potente afrodisiaco.

 

Quali sono le sue caratteristiche nutrizionali?

Ha un buon contenuto in proteine e rispetto al latte vaccino presenta una minor quantità di acidi grassi totali, ma in percentuale una maggior presenza di acidi grassi insaturi. Tra i minerali presenti troviamo sodio, potassio, ferro e vitamine quali la vitamina C, A, E e D.

E gli effetti benefici per la salute umana?

latte-di-cammello-10Il latte di cammello mostra avere diverse proprietà salutistiche:

  1. Effetti antimicrobici
  2. Ha un basso contenuto in colesterolo
  3. Azione ipoallergenica, quindi ideale per chi manifesta effetti allergici nei confronti del latte bovino.
  4. Presenta una quantità di lattosio più bassa, il che potrebbe essere più facilmente tollerato dai latto-intolleranti.
  5. Ha azione antiossidante.

Molti studi scientifici sono ancora in atto, per poter confermare e ulteriormente valorizzare le sue proprietà, alcune ancora argomento di accese discussioni.

Il mio consiglio? Provare nuovi gusti talvolta significa anche conoscere nuove culture, per cui l’assaggio di questa nuova, (almeno per noi)bevanda è un consiglio che posso dare ai cosiddetti “curiosi” alimentari!

E ricordate...la salute viaggia dal web alla vostra tavola.

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di Marina Putzolu

 

 

 

 

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