La storia di Michele che è diventato “Statale” a Londra senza aver fatto il concorso
Qual è il percorso che deve fare un italiano per ottenere un posto pubblico?
Fare il concorso innanzitutto, assieme ad altri 10.000 disperati alla ricerca di un posto di lavoro. Il passo successivo è leccare il culo a qualche politico o persona di spicco nell’ambito pubblico per poi ottenere la famosa “raccomandazione” e poi, dopo dieci anni di disoccupazione, finalmente si diventa orgogliosamente Statali con uno stipendio al di sotto delle proprie competenze e capacità e con un capo ignorante al quale non importa cosa sai fare e che, soprattutto non si assume responsabilità decisionale.
Questo, invece, è il racconto di Michele che è diventato statale a Londra.
Dopo aver lavorato in Italia come ingegnere nell’ambito dell’information technology e grosse banche nostrane, e dopo aver fatto il ricercatore Universitario, Michele a 47 anni è assalito da un senso di schifo e decide di cercare lavoro a Londra.
Vede un annuncio di lavoro nella sua contea (che è un ente a metà tra la nostra regione e la provincia). E’molto dubbioso se inviare un curriculum perché è straniero e quindi decide di chiamare l’ente per ottenere più informazioni.
Dopo tre giorni viene convocato per un colloquio informale e racconta:”Vado e mi ritrovo a discutere per un’ora con due persone: il manager con cui ho parlato al telefono, e quello che sarebbe diventato il mio futuro direttore. E’ un colloquio vivace, interessante, cordiale; mi fanno un sacco di domande, anche tecniche e professionali – da cui capisco che quei due statali, le cose, le sanno. Alla fine mi dicono sorridendo: “Sì, ci pare che puoi spedire il curriculum”.
Viene richiamato successivamente per sostenere due prove, una scritta ed una orale: ”La prova scritta consisteva in 18 domande a cui dovevo rispondere in mezz’ora: ingegneria, logica, matematica, una prova quasi impossibile per difficoltà – ho intuito che mirava a testare la capacità di mantenere un pensiero razionale sotto pressione. Saprò dopo che nella prova scritta sono stato il primo fra i candidati.”
Superate le prove Michele viene assunto e racconta: ”Non solo mi hanno assunto. Mi hanno proposto uno stipendio iniziale maggiore di quello tabellare, previsto per la mansione, perché ho un’esperienza superiore a quella richiesta”.
Michele osserva che in Italia ci si sente rispondere: “Purtroppo lei è un po’ troppo qualificato per noi…ci basta un ragioniere”. Nel Regno Unito, due dirigenti pubblici hanno fatto il ragionamento contrario: “Questo tipo si offre ed è troppo qualificato per noi: dunque non facciamocelo scappare!”.
Meditate gente…. Meditate
leggi anche