Lavorare 2.0

Narratè, il libro che dura il tempo di un'infusione

Narratè, un'idea originale per avvicinare alla lettura

narratè1Questo fine settimana sono andata a fare un salto a “Più libri, più liberi”, ormai nota fiera dell’editoria romana che ha riaperto le porte dopo due anni di stop. 

Tra le centinaia di stand fra cui mi sono aggirata curiosando (senza avvicinarmici troppo causa budget limitato), in pochi hanno attirato la mia attenzione, uno in particolare.

Uno stand delizioso e originale, a cui ho regalato un buon 30% della somma prevista per i miei acquisti. 

Narratè, il piacere della lettura nel tempo di un’infusione 

narratè2Ciò che lamenta la maggioranza delle persone nell' approccio alla lettura è la mancanza di tempo. Con Narratè quest’assunto diventa automaticamente poco valido.  

Narratè nasce da un’idea di Adriano Giannini e mette insieme due elementi che molto spesso vanno a braccetto, soprattutto durante i lunghi pomeriggi o le serate invernali: una bevanda calda e una piacevole lettura. 

Narratè infatti, come suggerisce lo stesso nome, è un tè “narrante”. In che senso? Come mi ha ben spiegato la ragazza che accoglieva la clientela, è una scatoletta che contiene una teabag accompagnata da un mini-libro o comunque da una lettura che dura esattamente il tempo di un’infusione. 

«Una notte ero insonne e ho deciso di farmi una camomilla. Poi, mentre aspettavo i cinque minuti di infusione non sapevo che fare e mi son messo a leggere il foglietto degli ingredienti della camomilla. È stato in quel momento che ho pensato che avrei potuto leggere, nello stesso tempo, qualcosa di più interessante» ha raccontato Giannini. 

Così, al posto di scorrere per l’ennesima volta la bacheca di Instagram, anche i pochi minuti di attesa possono diventare fonte di arricchimento.  

Un tè con Frida Khalo o un infuso di ottimismo

narratè3Le linee editoriali, curiosando sul sito, sono essenzialmente tre: NarraPeople, NarraPlanet e NarraLife.  

NarraPeople prende spunto da un’idea fantasiosa e quanto mai stimolante: cosa ci direbbe nel tempo di un tè un personaggio come Frida Khalo o Federico Fellini? Ma potete divertirvi a "conversare" anche con Coco Chanel, Dante Alighieri o Giacomo Leopardi.  

NarraPlanet è invece più legato all’essenza di un luogo o di una città. Vuoi raggiungere Bologna, Venezia o Milano in due sorsi? Ogni infuso è studiato per rimandarti ai profumi e all’essenza di quello specifico luogo.  

Narra Life è una linea studiata per avvicinarti ai grandi concetti dell’esistenza, che siano la ricerca della felicità o l’essenza del buddismo. La linea include anche i segni zodiacali, da regalare a qualche creativo Gemelli o a un testardo Scorpione.  

narratè10Una delle ultime arrivate è la linea di Tisane filosofiche Narratherapy, concepite come veri e propri integratori. Vivi un periodo nero? Forse hai bisogno di un po’ di Ottimismo. Sei stressato e hai bisogno di una pausa? Probabilmemte quella che fa per te è la tisana Relax. Ma ce ne sono davvero per tutti i gusti, per infondere coraggio, fiducia, umiltà o anche rispetto.  

Uno spazio a parte è invece dedicato ai più piccoli con le tisane “Fiabe del buongiorno”, che al momento conta solo due infusi, “La bambina la buio” e “Un giorno il creatore”, entrambi meravigliosamente illustrati.  

Inoltre, è d’obbligo dire che ogni testo è scritto da giornalisti o autori professionisti, quali Valerio Magrelli, Roberto Piumini, Valeria Arnaldi e Ilaria Gaspari, ma si possono scoprire tutti sul sito.  

E se doveste scoprire di non poterne più farne a meno, ci sono le box da mescolare a proprio piacimento, magari con un infuso di equilibrio mentre conversi con Dante.  

Un’idea originale e creativa che può stimolare la creatività per business simili.  

di Irene Caltabiano

 

 

 

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Delirio da lavori in casa? Shoes Off: ci pensa l’app

Finalmente hai una casa tutta tua

Tecnicamente l’effettiva proprietaria sarà la banca finchè non estinguerai il mutuo, ma tant’è.  Quel che conta è che non devi  più avere a che fare con coinquilini nati e cresciuti in una discarica, con proprietari di casa pretenziosi ed invadenti, né con conguagli condominiali da salasso.

ShoesOffFormicaArgentinaFinalmente hai la tua privacy, puoi coltivare indisturbato l’ozio, i tuoi hobby e le tue amicizie…ma poi arriva il giorno funesto. Quello che ti fa capire che per mantenere una casa funzionante e decorosa dovresti guadagnare uno stipendio aggiuntivo, che saresti però costretto a pagare a chi si occuperebbe di riparare la doccia, tinteggiare i muri e cambiare i vecchi infissi al posto tuo.

Altro che vita comoda: gli imprevisti casalinghi sono all’ordine del giorno. Sono il pensiero fisso che ti investe al mattino, e che rende le notti insonni e infernali.

La buona notizia è che, grazie alla la tecnologia – e soprattutto all’ingegnosità di un gruppo di ragazzi che ha affrontato questo calvario da indipendenza domestica prima di te – hai a disposizione la chiave del problema. Un’app, Shoes Off, che ti consente di trovare il professionista più affidabile e vicino a te, semplicemente compilando un form in cui spieghi esattamente di cosa hai bisogno e quanto vuoi spendere.

Non devi più confidare nel passaparola di amici e conoscenti, né metterti nelle mani del caso e dell’algoritmo di Google. Fa tutto Shoes Off.  Devi solo toglierti le scarpe, metterti sul divano…e goderti l’agognata  (e sudata) libertà.

Com’è nata Shoes Off?

ShoesOffDueFormicaArgentinaL’app è stata ideata e realizzata da Alessandro Berardi, Manfredi Luchetti e Giulio Graziani. Ad accomunarli, gli studi economico-finanziari (sharing economy, management, fin-tech) e il desiderio di sfruttare la possibilità di acquistare on-line servizi fruibili a domicilio, e condividere informazioni pratiche utili ad una platea potenzialmente vastissima (la città di Roma).

Così fondano una start-up e lanciano il sito di Shoes Off. Attualmente le maestranze (idraulici, tinteggiatori, traslocatori, falegnami) presenti al suo interno sono circa 100, a fronte di quasi 1.500 clienti. L’esplosione della pandemia ha consolidato il successo dell’app, in quanto da marzo del 2020 le persone hanno trascorso molto più tempo a casa, e quindi hanno avuto bisogno di apportare migliorie o integrazioni finalizzate a garantirne la maggiore efficienza globale.

…e se non sei soddisfatto del lavoro svolto?

Puoi chiedere il rimborso, o pianificare un secondo intervento a costo zero. I fondatori di Shoes Off stanno inoltre valutando la possibilità di introdurre una polizza assicurativa che copra danni e infortuni.

I consigli del team di Shoes Off agli aspiranti startupper

ShoesOffTreFormicaArgentinaMeglio sporcarsi le mani con un progetto buoni e perfettibili, che lambiccarsi il cervello fantasticando nel chiuso della propria stanza su un’idea teoricamente infallibile.  Correggere il tiro/integrare un’attività già lanciata, infatti, è meno stressante e più fattibile rispetto alla pretesa di anticipare tutti gli eventuali imprevisti negativi, risolvendoli prima che si verifichino.

Insomma, resta valido il detto s’impara facendo. E il successo, professionale ed economico segue la stessa strada. Errori ed autocorrezioni sono compresi nel pacchetto.

 

 

Francesca Garrisi

Quando le cose non mi divertono, mi ammalo  (H.B.)

 

 

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4books, 20 minuti al giorno per creare il tuo business

Tutti scrivono, quasi nessuno legge.

scrivereMi rendo conto di come sia un’affermazione provocatoria ma posso garantire che, al 90%, è un assunto veritiero.

Bisogna però fare dei distinguo. C’è chi è fermamente convinto che l’arte di scrivere bene sia concessa per grazia divina, senza bisogno di avere alcun tipo di mentore e ispirazione, altri invece che sulla carta sono assidui lettori ma mancano di una freccia fondamentale al loro arco: il tempo. 

E se i più costanti riescono a ritagliarsi anche solo un fazzoletto di dieci minuti a colazione o in pausa pranzo, la stragrande maggioranza ci rinuncia, portando alla suddetta contraddizione: esistono più libri che lettori.

Tra questi però fa capolino ancora un’altra categoria, molto più specifica: coloro che utilizzano libri per lavoro, ai fini di sviluppare maggiormente la propria professionalità e conoscenza, analizzando testi che somigliano più a manuali per accrescere il proprio business. 

4books, il tempo è denaro

Marco_montemagnoÈ a questo target che si rivolge 4books, nuova piattaforma frutto della mente dell’editore e imprenditore di successo Marco Montemagno, influencer ed esperto di comunicazione che, da Brighton con furore, grazie ai suoi video è riuscito a creare una community da un milione di seguaci.

4books mette a disposizione l’abstract di quattro libri al mese (il riassunto, i punti salienti, le frasi più significative con tanto di giudizio sulla qualità del testo), di autori eccellenze nel loro campo professionale, spesso non in lingua italiana, che hanno messo nero su bianco la loro esperienza. Tempo di lettura? Quindici/venti minuti al massimo.

4books: qualità non quantità 

4booksL'app infatti è principalmente rivolta a persone che hanno poco tempo per leggere, vogliono essere costantemente formate e informate e magari hanno bisogno di testi poco rintracciabili in lingua italiana. 

Di piattaforme come 4books, che propongono estratti di libri, ce n’è già in quantità. Ma l’obiettivo in questo caso è diverso. Non si pone l'accento sul numero di titoli presenti ma sul tipo di contenuto.

L’obiettivo è capire se c’è un interesse specifico per un particolare tipo di testo, in modo, eventualmente, da programmare la possibile traduzione dell’intero volume.

Infatti, le sinossi sono collegate alla piattaforma IBS; se si decide, dopo aver letto l'abstract, di acquistare il titolo, si verrà reindirizzati direttamente alla piattaforma di vendita online. 

I contenuti di 4books non riguardano però solo i libri. Ci sono anche interviste in pillole, approfondimenti, brevi videolezioni, elementi che puntano tutti allo stesso obiettivo: conoscere tanto e in poco tempo. 

4books: ha senso investire sull'editoria?

4books2Nonostante al momento possa sembrare poco furbo investire su un settore oggettivamente critico come quello dei libri, a volte viene da pensare che si tratti del come e non del cosa viene portato avanti.

Probabilmente, anche il sistema editoriale ha bisogno di sfrondare i rami secchi, scontrarsi con la realtà dei fatti e capire ancor una volta in che modo avvicinare i libri al pubblico e non il contrario. 

 Un’app come 4books racchiude in sé elementi interessanti: la sintesi, che viene incontro alla mancanza di tempo, la facilità di utilizzo e la qualità, che fa rima con formazione. 

Solo il tempo ci dirà se sia un’idea di successo, ma nel frattempo può diventare spunto per la creazione di nuove app che vadano incontro ai bisogni di un determinato target. 

 

di Irene Caltabiano

 

 

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