Lavorare 2.0

Flob flower, il green a portata di click

Spedizioni veloci, piante in perfette condizioni e servizio impeccabile.

flob flower12Flob flower è un e-commerce giovane ma è già diventato un punto di riferimento per il mondo green online.

Non parliamo solo di acquisto e spedizione di piante per migliorare l'aria di casa ma vero e proprio arredamento di design, con una varietà incredibile: dalle piante grasse alle piante carnivore, passando per i bonsai fino alle piante da esterno e da appartamento.

Flob Flower, una rete verde

flob flower Un servizio rapido, una pianta in vaso a casa a 48 ore dall’ordine. Un’idea vincente ormai diffusasi in Italia che ormai punta all’estero, con un potenziamento della piattaforma e nuove linee di business.

I vasi sono di design, prodotti artigianalmente in Italia e brandizzati da noi. Flob punta sulla logistica, sulla cura nel trasporto, sull’impegno della consegna gratuita in due giorni.

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«Ogni pianta, nella sua eleganza e linea naturale, necessita di essere accompagnata da un vaso che la completi» dice Francesco Bovo. «I nostri, poi, sono vasi prodotti in Italia, il Bel Paese che è invidiato in tutto il mondo per la fantasia e la capacità artigianale di creare opere d'eccellenza. I nostri recipienti sono stati creati partendo dai nostri disegni e con argilla italiana da mani capaci e sapienti».

Flob flower: piante online e offline

flob flower 14In Italia praticamente non esisteva il mercato online delle piante. È stato colmato un bisogno e costruito un progetto su uno specifico target di utenti: 30-35enni che hanno familarità con la tecnologia, si ispirano sui social e webzine e blog.

 «Vogliamo andare incontro alle esigenze dei nostri clienti e alla nuova tendenza che vede un legame sempre più forte tra e-commerce e negozi tradizionali» dice ancora Bovo.

Per questo, per coinvolgere questo pubblico, il sito usa per lo più digital e social oltre all’adozione di un modello di business che presta molta attenzione alla selezione di piante in vendita, alla user experience, al customer care, alla logistica, al packaging e alla consegna garantita in poco tempo.

Come è stato lanciato Flob Flower

flob startupLa strategia iniziale è stata creare traffico sul sito per far conoscere l’azienda. I canali principalmente utilizzati inizialmente sono stati Facebook e Instagram, con l’obiettivo primario di costituire una fan base di riferimento.

In seguito sono arrivate le campagne di Google Adwords, keywords e query, aggiungendo poi Google shopping e adv su Bing e Groupon. Il tutto con campagne targetizzate per età e geolocalizzate.

Flob Flower ha davvero piante per tutti i gusti, dai bonsai alle piante carnivore, dalle piante grasse fino agli accessori per la cura e l'home decor. Inoltre, per gli indecisi, esistono le mistery box, scatole dal contenuto a sorpresa che puoi regalare alla dolce metà o a parenti e amici amanti del verde.

«Vogliamo portare Flob a innovare, stupire, attrarre. Vogliamo offrire un segnale sempre più concreto di presenza: l’obiettivo  è sperimentare per andare incontro alle esigenze dei nostri clienti e alla nuova tendenza che vede una compenetrazione sempre più forte tra e-commerce e negozi tradizionali».

 

 

di Irene Caltabiano

 

 

 

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Un e-commerce di snack americani in Italia. L'idea vincente di un 20enne

Snack americani per tutti

Le merende di Bart Simpson, le barrette di Hugo in Lost o magari le Pringles alla pizza o alla mostarda dolce, praticamente introvabili in Italia.

Chi ama la cultura americana spesso desidera abbracciarla a tutto tondo. Anche nelle calorie.

Quante volte ci ha stuzzicato l'idea di mangiare anche noi i marshmallows attorno al fuoco o prepararci un bel sandwich con il burro d'arachidi?

Lo zio d'America

american uncleAlessandro Odierna, quando ha creato American Uncle.it, è partito da questo desiderio comune: avere una finestra aperta sulla wild America anche attraverso il suo cibo.

Laureando in Giurisprudenza, giovanissimo, Alessandro ha aperto la sua attività quasi per gioco.

«Studiavo Legge ma ero affascinato dall’idea di creare qualcosa di mio. Cercavo una soluzione alla mia portata, che richiedesse un investimento minimo. L’idea mi è venuta durante una vacanza in Spagna, dove ho visto bazar di bibite americane. Ho fatto una ricerca online e non ho trovato e-commerce specializzati in Italia».

 

Da lì l'intraprendente ventenne ha deciso di aprire una pagina Facebook, investendo inizialmente solo 1000 euro, raccolti tra i suoi risparmi e qualche soldo della famiglia, e avendo a disposizione solo una piccola fornitura di prodotti. Dopo le prime recensioni online e qualche acquisto di amici sono arrivati i primi ordini.

«Ho continuato così per mesi, tra un esame e qualche mini rifornimento. Reinvestivo tutto nell’acquisto di nuovi prodotti. Avevo capito che c’era mercato ma Facebook non era il canale giusto. Così nel 2016, abbiamo battezzato AmericanUncle.it. Sono passato da tre ordini al giorno a punte di 100».

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Da Facebook all'e-commerce di snack

snack americaniLa vera svolta però è arrivata quando Alessandro ha assunto quattro soci che hanno investito in tutto 22mila euro, utili per il primo grande rifornimento di prodotti.

«Ovviamente abbiamo portato altre competenze e operatività, per esempio nella gestione della comunicazione, aumentando l’assortimento di prodotti, ampliando le vendite e ristrutturando le strategie di marketing».

Risultato? Si è passato in cinque mesi, da 10mila euro a 100mila euro di fatturato. «Oggi sperimentiamo ogni forma di comunicazione: volantinaggio, digital, social, post, stories e spot in cui esprimiamo la nostra mission».

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Vendere snack americani come esperienze

american uncle 2L’obiettivo non è solo vendere snack ma offrire un’esperienza d’America, quella del nostro immaginario. Il target è ampio, dai 13 ai 50 anni.

«Oggi abbiamo diversi fornitori, importatori europei o brand americani. L’assortimento comprende dolce, salato, bibite, gluten free e American Box, per scorte da 20, 30, 50 e 100 prodotti. La scelta è veramente ampia».

Difficoltà? Tante. Soprattutto legate al fare impresa al Sud e alla giovane età. «Dopo aver aperto la partita Iva, ci ho messo 9 mesi per ricevere il certificato che mi autorizzava alla vendita di prodotti alimentari».

«All’inizio non si fidavano» afferma Odierna «Oggi è una grande soddisfazione aver creato lavoro in una zona dove non ci sono molte opportunità simili. Al momento grazie allo zio d’America lavorano in sei, tutti under 25, con una media di 2500 spedizioni al mese».

«Ma abbiamo anche superato le 3mila». Il futuro? Diversificare e aprire diversi punti vendita.

Un'idea interessante che potrebbe rivelarsi  una buona opportunità per ulteriori business culinari.

Chissà magari snack thailandesi o lapponi.

O magari prodotti legati a qualche serie o film specifica. Ad esempio pare che i biscotti Dalgona della serie tv Netflix "Squid Game", prima sconosciuti ai più, stiano andando a ruba.

Prendete ispirazione solo in quello però! :)

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di Irene Caltabiano

 

 

 

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Adori scrivere e viaggiare? Diventa editor di guide turistiche

 Non solo travel blogger

travel blogger formica argentinaContent editor, copy writer, social media manager. In poche parole, scrittore di contenuti. Un mestiere affascinante e creativo e, peraltro, competenza che può essere spesa in diversi campi.

Il settore del turismo, negli ultimi tempi, si sta lentamente (e fortunatamente) riprendendo. Torna prepotente la voglia di viaggiare, di esplorare, di evadere.

Miliardi di utenti, spinti dal desiderio di visitare mete esotiche, necessitano una persona che li guidi per costruire itinerari ad hoc, andando incontro ai bisogni individuali. 

Chi, durante le lunghe giornate autunnali in ufficio, non sogna le spiagge di Hawaii o Bahamas, le bellezze delle capitali europee o il patrimonio artistico delle città italiane?

Qui si fa spazio una professione molto ambita ma tutt'altro che banale: l'editor di guide turistiche.

Leggi anche: Travel designer, il sarto dei viaggi su misura

Ti piacerebbe diventare editor di guide turistiche?

Diventare editor di guide turistiche significa possedere perlomeno due forti competenze: essere un ottimo scrittore e conoscere alla perfezione eventi, luoghi e situazioni della località sulla quale si intende concentrarsi

Attenzione, non è necessario essere autoctoni; è sufficiente cercare con cura le fonti e possedere una buona capacità di rielaborazione. 

Secondo, la capacità narrativa deve essere unita a un grande spirito di osservazione, curiosità e professionalità. Se poi si ha una laurea in campo giornalistico o in scienze del turismo è certamente un punto a favore. In più, avere competenze in ambito informatico e conoscere  i principali CMS faciliterà certamente il lavoro.

Ricordate sempre che less is more! L’editor sintetizza ma nello stesso tempo arricchisce, corregge e migliora. Deve creare testi fruibili da una gran parte di lettori, corretti grammaticalmente e sintatticamente. Ma, soprattutto, scrivere in modo accattivante ed efficace!

Leggi anche: Fare soldi viaggiando? Diventa un travel blogg

Le piattaforme per proporsi come editor di viaggi

tripsbytipsUna delle più famose è Tripsbytips. Dopo un breve test volto a comprovare la capacità di scrittura ed esperienza nel campo del turismo, si può partire con la scrittura di contenuti in ben 11 lingue, che vanno dagli articoli, alle guide, ai manuali di viaggio.  Inoltre si verrà costantemente seguiti da un correttore di bozze.

Altro sito simile si chiama eJamo.com.

Un altro format interessante è Guideweagoo, un portale rivolto a viaggiatori che hanno bisogno di informazioni utili e cercano online una guida da scaricare e portare con sé durante il proprio girovagare.

Grazie al progetto “Scrivi e Guadagna” puoi realizzare una guida ad hoc della tua città di provenienza, oppure su di un luogo che conosci come le tue tasche, e guadagnare sui download. Vi consiglio di approfondire sul loro sito.

Se invece siete dei bravi fotografi o videomaker, potete proporvi come video editor promozionali di mete turistiche, su piattaforme come Mandy (più basato su lavori in loco) oppure Peopleperhour,  dove puoi creare un profilo e caricare dei video vetrina dove mostrare le tue capacità.

Altri lavori legati al turismo?

Una delle attività legate al turismo che sta andando molto forte è proporsi come guida locale e invitare i turisti  a sperimentare esperienze uniche e originali. A parte la Airbnb experience, in cui ci si può far forti di un brand già famoso e avvalorato, ci sono altrettante piattaforme che danno questa possibilità.  

Da Vayable, dove è possibile proporsi come local e accompagnare in giro turisti, a WithLocals, dove, a parte tour specifici, si possono offrire anche pacchetti mirati per insegnare loro qualcosa.

Infine vi segnaliamo Guide me right, questa anche in lingua italiana, che propone i locals come veri e propri amici che ti accompagnano durante il viaggio.

Insomma, ce n’è per tutti i gusti. Pronto a cominciare la tua nuova vita da freelance?

 

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di Irene Caltabiano

 

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