Lavorare 2.0

Dal custode di isole tropicali al collaudatore di profilattici: ecco i 7 lavori più belli del mondo

Custode di isole tropicali? Ecco come si diventa

isole tropicali

110 mila dollari australiani e una villa con piscina: il custode di Paradise Island se la passa proprio bene!  

Fare il custode di un’isola tropicale è molto ambito ma è soltanto uno dei sette mestieri più belli del mondo. Quali sono gli altri? 

Ce lo dice la rivista Focus:

  1. Il Custode di Paradise Island

Situato nella Grande Barriera Corallina, infatti percepisce uno stipendio  superiore a 110 mila dollari australiani (circa 75 mila euro) per 6 mesi di lavoro. Cosa deve saper fare?
Deve sapere nuotare ed avere  voglia di esplorare l'isola. Gli viene, inoltre, offerto come alloggio per sei mesi di lavoro, una villa di tre camere e con piscina.

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  1. Collaudatrice di alberghi di lusso

Esiste, infatti, un sito di costagrande successo dal nome In bed with me, dove si valutano gli alberghi a 5 stelle.
Naturalmente per fare questo bisogna viaggiare in tutto il mondo per testare letti, piscine e servizio in camera.

  1. Tester di acqua-scivoli

Consiste nel testare gli scivoli dei parchi acquatici e dei resort di vacanza di tutto il mondo. In particolare il suo compito è controllare l'altezza, la velocità, la quantità d'acqua e tutti gli aspetti di sicurezza degli scivoli prima che i turisti li prendano d'assalto.

  1. Assaggiatrice di uova di Pasqua

Assaggia barrette di cioccolato facendo da degustatore ufficiale delle uova di Pasqua. Il suo compito, oltre ad assaggiare le uova, è girare il mondo e scegliere gli ingredienti perfetti per prepararle.
Per fare questo lavoro si può arrivare a mangiare 50 o 60 pezzi di cioccolato a settimana. 

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  1. Giardiniere

Guadagna circa  18 mila sterline l'anno (circa 25 mila euro).Parliamo dei giardinieri inglesi che secondo  una ricerca basata su statistiche e pubblicata dal quotidiano The Guardian, è  uno dei lavori più belli del mondo. Il motivo risiederebbe nel fatto che si può  stare all'aria aperta e lavorare a contatto con la natura creando paesaggi con le proprie mani.

Collaudatore di profilattici.

profilatticiEbbene si esiste davvero! 

Si tratta di collaudatori umani di profilattici che vengono ricercati dalle aziende successivamente ai test di elasticità fatti con apposite macchine. 

In molti casi, però, il lavoro non viene pagato, ma è previsto un rimborso in prodotti della stessa azienda a patto di stilare un rapporto onesto sulle prestazioni dei prodotti

Senza di loro, insomma, pare che il mondo rischierebbe di fermarsi.

Simona

 

 

 

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Auticon, la prima azienda italiana che assume persone autistiche

Chi di voi ricorda il film “Rain Man” con Dustin Hoffman?

rainmanIn particolare il personaggio di Raymond Babbit, affetto da autismo ma dotato di una memoria prodigiosa? (Era in grado di contare gli stuzzicadenti caduti per terra con una rapidità e capacità di calcolo straordinario).

Ebbene, quello che abbiamo visto è tutto vero.

Molte persone con autismo hanno enormi punti di forza cognitiva, elevato quoziente intellettivo e competenze eccezionali che emergono quando si tratta di affrontare problemi complessi, soprattutto in ambiti tecnologici e scientifici.

Una verità straordinaria, spesso sottovalutata perché chi è diverso, viene considerato incapace di dare un contributo concreto alla società.  

Ma chi ci dice che essere diversi, significhi essere meno dotati degli altri?  

Auticon ha saputo trasformare questa verità nella sua filosofia: l’autismo non è un errore di sistema, ma è un diverso sistema operativo.

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Quando la diversità è ricchezza

auticon4Auticon è una società for-profit con finalità sociale.

Fondata nel 2011 a Berlino, è attiva ormai in sei Paesi (Germania, Regno Unito, Francia, Svizzera, Stati Uniti e Canada) e adesso sbarca anche in Italia, dove è stata infatti aperta la prima azienda di consulenza nel settore informatico che assume esclusivamente persone nello spettro dell’autismo.

Come si scrive nel loro sito, l’autismo (che è un modo diverso di percepire, agire e vivere nel mondo in cui viviamo) "porta talenti e capacità sorprendenti ed è un grande arricchimento  per gli individui, per i gruppi, per le imprese e per la nostra società nel suo complesso."

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Auticon ha capito che le persone dello spettro autistico possono dare un contributo prezioso alla vita sociale ed economicaottenere risultati di lavoro eccezionali e straordinari, soprattutto se in azienda sono integrate nel giusto gruppo.

Leggi anche: Figli autistici, quale ruolo per i genitori?

Vince lo spirito di squadra

auticon6Ma non solo: la neurodiversità, cioè l’interazione di persone con diverse disposizioni neurobiologiche, ha sul luogo di lavoro un effetto sorprendente: la comunicazione diventa più chiara ed efficiente, anche tra persone non autistiche, lo spirito di squadra acquista nuovo slancio e i dipendenti sono orgogliosi di lavorare in un’azienda che mette al centro dell’idea che la diversità.

Insomma, è proprio il caso di dire che la natura, nel suo perfetto e misterioso equilibrio, restituisce “ciò che toglie”, con talenti e qualità fuori dal normale.

Ecco perché chiunque, anche se affetto da patologie e limitazioni fisiche o psichiche, può dare un contributo unico e indispensabile, alla società in cui viviamo.

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di Magda Mangano

 

 

 

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TrainUp, la palestra 2.0 è personalizzata e a cielo aperto

Succede sempre così.

homer1I buoni propositi dietetici si muovono trimestralmente. «Dopo l’estate mi metto a dieta, ho esagerato con i gelati. Ormai sta arrivando Natale, rinuncerò ai dolci dopo il primo Gennaio». E infine Pasqua, l’ultima disperata deadline per tornare in forma.

Mentre la tessera dell’abbonamento annuale in palestra, rimane lì sul comodino, solitaria come Tom Hanks in Cast away.

Ma con la sharing economy si può rimediare anche a questo, eliminando spese inutili e sensi di colpa per aver sfruttato solo un mese dei 365 previsti dalla promozione.

TrainUp, il personal trainer è un lusso per molti

trainup2Da oggi infatti c’è TrainUp, palestra virtuale che mette in contatto le nuove tipologie di domanda e offerta.

Pensate ai nomi di tutti quei corsi che sulla carta sembrano fighissimi e in realtà sono gestiti da una Jill Cooper sotto doping. Oppure i corsi Super-Mix-StraPump in cui alleni tutto e niente e il risultato è consolarti con una ciotola di gelato.

TrainUp invece, fondata da Marco Boglione, presidente del gruppo BasicNet (Kappa, Robe di Kappa, Superga, insomma mica pizza e fichi) e Nicolò e Sebastiano Ammendola ha l'ambizioso obiettivo di creare la palestra più grande del mondo.

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Potrebbe sembrare altisonante ma in realtà è molto più semplice di quello che sembra. L’intento è infatti investire non sugli spazi ma sulla tecnologia, offrendo allenamenti ad hoc prenotabili tranquillamente con un click.

Leggi anche: Ecco come ho creato il Google dello sport

Grazie alla piattaforma infatti puoi scegliere tra diverse discipline pagando la singola sessione di training. Non solo questo significa riuscire ad allenarsi senza alcun vincolo di orario, evitando di scapicollarsi perché la palestra non chiuda, ma si possono provare tantissime alternative, anche qualcosa che non avremmo mai pensato di intraprendere ( tipo curling o snorkeling).

I tempi ( sportivi) cambiano

fitness outdoorL'app diventa dunque uno specchio dei trend del momento, come la predilezione per l’attività all’aria aperta e il conoscere persone con gli stessi interessi grazie all'attività fisica comune (si può infatti optare per l’ allenamento one-to-one oppure con altri "iscritti" che hanno interesse verso lo stesso tipo di attività). E soprattutto, salvare ore preziose e portafogli.  

TrainUp si è sviluppata  anche partendo da un presupposto sociale: oggi i giovani vengono spesso e volentieri mandati in giro per lavoro stile palline da flipper (magari giusto il giorno dopo aver pagato l’abbonamento annuale) e la continuità è sempre più complicata.

trainup14Dunque se un trainer prima sembrava un lusso per pochi, adesso, con la possibilità di condividere persino questa tipologia di spesa diventa un’esperienza alla portata di tutti.

Dal running allo yoga, dalla pole dance al pilates, dalla zumba al pugilato fino al kundalini (ma è un piatto pakistano?!) e Iron Man (?!? Speriamo sia Robert Downey Jr. a tenere il corso) grazie alla geolocalizzazione si può trovare lo sport preferito, nel luogo più vicino, all’orario giusto e in tempo reale.

Tra le novità più gettonate sembra esserci il fitness outdoor, realizzato grazie a speciali cuffie che vengono distribuite agli utenti e che non provocano alcun tipo di inquinamento sonoro.

Quali sono i vantaggi di TrainUp?

trainup6TrainUp parte dal preupposto contrario rispetto a un abbonamento tradizionale. Nei centri sportivi infatti si punta a fare più iscrizioni possibili sapendo già che un buon 50% abbandonerà nel mezzo del cammin dell’attività sportiva. In poche parole, punta sulla quantità e non sulla qualità.

Leggi anche: Virtuoso, l'app che ti premia per fare sport (e ci guadagna pure)

Il modello TrainUp si basa invece sul pay per use, ovvero se ti alleni paghi direttamente il trainer. Inoltre allenarsi in 4/5 persone sarà sicuramente più utile dello sgomitare per trovare un posto in sala o farsi venire il torcicollo per seguire i passi dell’insegnante indiavolata di turno.

Parlano i numeri

Il team di TrainUp ci ha visto giusto. Partiti nel 2017 con venti trainer, in poco più di un anno ha triplicato i suoi numeri con centinaia di iscritti tra Trainer e Sportivi in tutta Italia.

«La cosa interessante è che non abbiamo speso praticamente niente in marketing o pubblicità, investiamo solo nel prodotto e nel miglioramento continuo dell’esperienza dello Sportivo che si allena con noi. Per ora siamo passati da smartphone a smartphone grazie solo al passaparola di nostri Sportivi e dei nostri straordinari Trainer».

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di Irene Caltabiano

 

 

 

 

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