La Start Up

Last Hello, la startup che compara i prezzi dei funerali

Last Hello, risparmi...di una morte

lastelloPuò sembrare fuori luogo, ma anche il settore dei servizi funebri è in rapida ascesa: ciò accade grazie alle tante startup che si occupano di comparare i prezzi delle diverse offerte.

 In particolare, segnaliamo Last Hello, prima piattaforma di comparazione di prezzi in Italia che, con pochi semplici passaggi, aiuta a capire quali siano i prezzi più convenienti in rapporto qualità prezzo.

Con la digitalizzazione sempre più imperante, succede sempre più spesso di consultare il web per ogni tipo di curiosità o esigenza: vien da sé che tutti i settori commerciali sono stati coinvolti in questo processo. Persino quelli funerari.

Quattro funerali e una crisi: anche le pompe funebri diventano social

Onoranze funebri online, come capire servizi e prezzi?

lastello-4Dopo due anni di crescita e successo, il comparatore di prezzi per servizi funebri Last Hello mette a disposizione un metodo semplice ed efficace per conoscere su quanto possano aggirarsi i costi per un funerale.

Non a caso, il settore delle startup funerarie si attesta su oltre un centinaio di progetti nel mondo, molti dei quali hanno ottenuto fin dalla creazione risultati sempre più incoraggianti.

Nonostante quest’ambito commerciale sia legato ad un momento della vita non facile da affrontare, c’è da ammettere che questo tipo di offerta è vantaggiosa, ma soprattutto...non muore mai. 

La morte, tasto dolente per molti

lastello-7Ciò che è stato compreso, prima dai pionieri di questo settore e poi dai finanziatori e dagli incubatori, è il sentimento comune di poter avere in un certo qual modo il controllo sulla propria morte, ovvero disporre le ultime volontà su come trattare il corpo della persona una volta defunta.

Last Hello, ad esempio, assiste virtualmente l’utente interessato a conoscere quanto possa costare un determinato servizio funebre piuttosto che una funzione nel suo complesso: attraverso cinque passaggi, si decide quale sia il modo migliore per passare a miglior vita. Ironia a parte, è importante sottolineare quanto la sensibilità generale si sia acutizzata su questi temi, grazie soprattutto ai dibattiti sociali affrontati soprattutto in rete.

 

Lastello, come funziona

lastello-10Gianluca Tursi e Riccardo Pirrone sono le menti che hanno creato Last Hello nel 2016, che nasce dalla fusione delle parole Last ed Hello (che in inglese significa ultimo saluto).

La piattaforma non serve solo ai previdenti, ma anche a parenti e persone care che vivono un passaggio sempre difficile come la perdita di una persona amata.

Attraverso cinque click (molti conoscono l’importanza dei pochi passaggi necessari per ottenere le informazioni desiderate) il sistema riesce a fornire quanto richiesto dall’utente, con costi, servizi e vicinanza dell’agenzia funebre più vicina alle proprie esigenze.

Lunga vita all'eco-sepoltura

Che selezionate una cassa o un’urna da cremazione, un carro funebre piuttosto che un altro, fiori, eventuale lapide e altri servizi più o meno particolari, Last Hello assiste e supporta mostrando le agenzie nella zona geografica selezionata.

Dopo i servizi di comparazione prezzi su viaggi, ristorazione, bollette e assicurazione, quello per i funerali non fa...assolutamente una piega. 

di Felice Catozzifelice-catozzi

 

 

 

 

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Niente più sorprese quando compri abiti online? Arriva Bodygram!

Troppo corto, largo in vita, stretto di spalle.

compra onlineQuante volte ci è capitato di comprare un abito su Internet che, una volta consegnato e indossato, ci fa sembrare un sacco di patate?

Spesso infatti, ciò che a prima vista appare come l'ottava meraviglia del mondo, si rivela uno scampolo da quattro soldi. Così un sexy baby doll può tranquillamente trasformarsi nella vestaglietta della nonna.

Come ovviare a questo problema? Con il mezzo attarverso il quale si risolvono la maggioranza dei problemi ai nostri tempi: un’applicazione.

Come funziona Bodygram

A realizzarla, l’azienda americana Original Stitch. Si chiama Bodygram e, come farebbe un sarto professionista, scansiona il corpo attraverso foto frontali e laterali, rilevando automaticamente le misure del nostro corpo. Una notifica push dell’app avviserà poi quando il rapporto dimensionale sará pronto.

Risultato? Aumento delle vendite e diminuizione dei resi. «Non è raro vedere i tassi di restituizione dell’abbigliamento che raggiungono il 40-50% – spiega il Ceo di Original Stitch Jin Koh- L' abbigliamento infatti è ancora una delle categorie meno acquistate online».

 

bodygram-1Vita, fianchi, maniche, spalle. «Bodygram è in grado di produrre risultati con un’accuratezza del 99%», assicura Koh.  In ogni caso, come avviene tradizionalmente, il team si impegna a occuparsi di restituzioni e cambi in caso la vestibilità non fosse adeguata, il tutto in maniera gratuita.

Le foto possono inoltre essere eseguite con indosso abiti normali e su un qualsiasi sfondo. «Le tecnologie disponibili oggi sul mercato richiedono invece di indossare una tuta spandex molto aderente – racconta Koh – e di dover scattare foto a 360 gradi di tutto il corpo su uno sfondo semplice».

bodygram-10Su Bodygram sono invece sufficienti due foto. Un grosso vantaggio, in termini di semplicità, comodità d’uso e accuratezza del risultato.

«Siamo i primi ad utilizzare entrambe le tecniche di computer vision e machine learning per riuscire a identificare la forma del corpo sotto i vestiti»,spiega ancora l’ideatore dell’app. «Una volta prevista la forma del corpo – conclude – abbiamo un nostro algoritmo per calcolare la circonferenza e la lunghezza di ciascuna parte del corpo».

Non solo vendite online

abito-misuraDisponibile sia per iOS che per Android, l’app verrà rilasciata entro l’estate. Secondo le intenzioni dei suoi creatori, oltre ad essere utilizzata nel mondo dell’abbigliamento su misura personalizzato, tale strumento potrà aiutarci a monitorare i cambiamenti del nostro corpo nel tempo.

Tutti i dati raccolti dall’app, a intervalli regolari , ci consentiranno di tenere sotto controllo il peso e, più in generale, il nostro stato di salute.

La tecnologia potrà essere concessa in licenza ad altri fornitori, che si occupano di abiti su misura, con le quali stanno già stringendo partnership commerciali.

Insomma, sempre meno sorprese e clienti più soddisfatti.

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di Irene Caltabiano

 

 

 

 

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Yescapa, la startup europea per condividere il camper

Cosa vi viene in mente se dico camper?

camper-1Strade sterrate, libertà e lunghi viaggi on the road. Fermarsi dove, come e quando si vuole, che sia davanti a un tramonto sul mare o sulla vetta di una montagna. 

Tuttavia un mezzo di trasporto del genere non è per tutte le tasche; infatti non solo acquistarlo costa migliaia di euro ma anche mantenerlo è un impegno dispendioso se si calcolano spese di assicurazione, revisione e manutenzione. Tuttavia, grazie alla sharing economy, si può far fronte anche a questo.

Yescapa, la sharing economy dei camper

noleggio-yescapaSi chiama Yescapa la piattaforma che, dopo Blablacar con i percorsi in auto, permette di fare sharing economy persino con un mezzo impegnativo come il caravan.

 Tutto ebbe inizio perché Benoit Panel, fondatore della piattaforma insieme a Adrien Pinson, dovette rinunciare a una vacanza in Scozia perchè i costi del noleggio del camper erano molto elevati.

Ripiegò così su una casa al Nord della Spagna ma, consultando il web durante quel soggiorno, scoprì che un sacco di persone mettevano a disposizione il proprio camper privato. Insomma, domanda e offerta esistevano, mancava solo un soggetto che le facesse incontrare. 

 

Inizialmente battezzarono la piattaforma Jelouemoncampingcar. Adesso Yescapa è una realtà imprenditoriale con oltre 150mila utenti e più di 5000 veicoli messi a disposizione tra Francia, Spagna, Regno Unito e Germania. 

ll mercato italiano

Dario Femiani, country manager per l’Italia, è stato sagace e lungimirante nell’intuire la floridità del mercato anche nel Bel Paese.Il turismo en plein air è infatti un tipo di vacanza molto gettonata in Italia. Circa 8,2 milioni di visitatori ogni anno si mettono in viaggio su furgoni, van e camper.

Il nostro Paese rientra inoltre tra i migliori produttori europei di autocaravan, con oltre 5mila veicoli prodotti e 4mila immatricolati ogni anno. 

 «Il lancio di Yescapa in Italia è stato preparato in modo meticoloso, perché si trattava di un servizio totalmente innovativo per il nostro Paese, con un rischio di mercato inesplorato ma con un potenziale di crescita enorme» commenta soddisfatto Dario. «Se al momento ci siamo diffusi in modo spontaneo soprattutto in Lombardia, Lazio e Sardegna, il nostro obiettivo è riuscire a coprire ogni angolo della penisola. Sul lungo periodo puntiamo a democratizzare il camper, rendendolo un sogno alla portata di tutti».

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di Irene Caltabiano

 

 

 

 

 

 

 

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