Comprare latte o pane? Usa la bici condominiale!
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Spesso sottovalutiamo il potere delle piccole azioni, soprattutto se spontanee e senza un secondo fine. Mettere a disposizione di tutti una bici, ad esempio.
Angelo Pistoni, conducente di autobus e ciclista nel resto del tempo, aveva da parte una simpatica amica a due ruote e, anziché rivenderla, ha deciso di destinarla ad un uso più nobile.
«L’obiettivo è spronare la gente a utilizzare mezzi di spostamento alternativi. L'idea mi è venuta una mattina mentre cercavo di capire che fine doveva fare una mia bicicletta non utilizzata. La vendo a 10 euro o le trovo un bel lavoretto da fare? Alla fine ho pensato che sarebbe stata d'aiuto al condominio».
Una bici condominiale
Da circa un mese dunque la bici è stata messa a disposizione di tutti ed è gettonatissima. «Sono tantissimi coloro che mi ringraziano e mi dicono che gli ho fatto risparmiare molto tempo; sai, magari se devi andare a comprare il latte all'ultimo secondo piuttosto che il pane, fa comodo avere una bici» dice Angelo.
Un mezzo “democratico”, utilizzato non solo dai giovani ma da tutte le fasce d’età. Tutti sappiamo quanto usare la bici sia positivo e salutare. Non solo la bicicletta ha un impatto ambientale minore, ma ci vogliono anche meno materiali per costruirla, poca energia per la produzione e costi inferiori di distribuzione.
Non c’è consumo di carburante né olio né altre sostanze dannose per l’ambiente. Inoltre, come mezzo sfruttato in comunità, garantirá un minore inquinamento.
Angelo già da dieci anni non ha più l’automobile e da tre gira per Roma solo in bici. «Ho optato per l’acquisto di una due ruote pieghevole ultra intermodale dalla quale non mi stacco più, addirittura io lavorando come conducente del bus, la incastro vicino al mio posto di guida. Quindi passo direttamente dalle due alle sei ruote».
Roma diventa ciclabile
Pare comunque che Roma stia crescendo in fatto di "ciclofilia". I fondi stanno arrivando, ma c'è ancora da lavorare sia da parte del comune che delle persone che sono ancora da educare verso il rispetto di chi usa le due ruote, passando per chi la vorrebbe usare ed è ancora scettico.
«Io senza bicicletta non saprei più stare. La bicicletta a me non l'hanno mai rubata, soprattutto in passato, quando usavo normalissime biciclette, perché le legavo sempre in posti affollati e con lucchetti robusti».
Iniziative semplici che possono però avere un grande impatto. Provare per credere.
di Irene Caltabiano
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