Aiuta un senzatetto a proteggersi dal freddo. Basta un pizzico di solidarietà…e una sciarpa
A ciascuna stagione i suoi piccoli, impagabili, piaceri.
L’arrivo della primavera è scandito dal glicine fiorito, con la sua esplosione di colore e profumo, mentre l’estate è salsedine e sandali bassi. L’autunno regala fragranti castagne arrosto e croccanti foglie secche, e l’inverno è un’ottima scusa per farsi riscaldare da una tazza di the o cioccolata calda e da una sostanziosa fetta di torta.
Leggi anche
DINO IMPAGLIAZZO: «CON I MIEI VOLONTARI SFAMIAMO CENTINAIA DI POVERI GRAZIE AL CIBO INVENDUTO»
Quanti di noi hanno mai riflettuto sul fatto che crogiolarsi nel tepore mentre fuori impazza il freddo non è, purtroppo, un godimento alla portata di tutti? Improbabile aver pensato, presi come siamo dal tran tran quotidiano, al fatto che, per chi non ha una casa, l’inverno rappresenta una maledizione, o comunque una scommessa di sopravvivenza.
Nelle scorse settimane la sezione bolognese dei Guardian Angels * (Angeli Custodi) ha avviato l’iniziativa Dona una Sciarpa, mutuandola dall’omonima associazione statunitense. Quanti di noi hanno gli armadi ricolmi di esemplari di questo accessorio regalati ma non graditi – e quindi mai indossati – o frutto di un acquisto compulsivo di cui subito dopo ci siamo pentiti?
L’iniziativa, scaturita da tale constatazione e prima nel suo genere su territorio nazionale, ha rapidamente preso piede all’interno del capoluogo emiliano.
Dall’inizio di novembre alberi e pali situati nei quartieri San Donato e San Vitale si sono ricoperti di sciarpe messe a disposizione dei senzatetto da parte di molti cittadini.
Un modo, questo, immediato e concreto, per esprimere la propria solidarietà a chi, quotidianamente, deve ingegnarsi per combattere il freddo con mezzi di fortuna.
“Non mi hanno persa. Puoi prendermi e portarmi con te, se ne hai bisogno. Ti aiuterò a scaldarti”. Questo il messaggio che accompagna le sciarpe volontariamente disseminate nel capoluogo emiliano. A coordinare l’iniziativa è il gruppo Facebook della sezione locale di Guardian Angels.
Leggi anche
Il cibo da buttare? In Germania lo mettono in vetrina
La risposta dei bolognesi all’iniziativa Dona una Sciarpa è stata pronta e rapidissima. In molti, ad esempio, hanno contattato l’associazione per chiedere quali zone della città presentassero il maggior numero di senzatetto e bisognosi.
Non stupisce quindi che oggi praticamente ovunque, all’interno del capoluogo, si possano vedere esemplari dell’accessorio appesi e liberamente disponibili. La massiva adesione ha coinvolto anche altre organizzazioni, tra cui Re-use with love e Agimap.
“Raggiungiamo quotidianamente le zone di Bologna più a rischio, le riforniamo di sciarpe e quando torniamo dopo qualche ora, ne mancano sempre almeno un paio. Ovviamente le rimpiazziamo e continuiamo il giro”. Così Giuseppe Balduini che coordina la sezione locale dei Guardian Angels.
Nel frattempo Dona una Sciarpa si è estesa a macchia d’olio in altre dieci città italiane, tra cui Padova, Torino, Milano e Cagliari, e dell’iniziativa si sono occupati anche i media austriaci, tedeschi e polacchi.
Sospendere per condividere.
Dal caffè alle visite mediche passando per i giocattoli. L’umanità sta dimostrando di possedere robusti anticorpi per combattere la dilagante (e dilaniante) crisi economica. La solidarietà resta, soprattutto nelle grandi città, in cui frenesia e disattenzione rischiano di avere il sopravvento, il più efficace antidoto contro la morte silenziosa, la malattia del terzo millennio che spesso colpisce anche gli (apparentemente) insospettabili.
* I Guardian Angels sono stati fondati nel 1979 da Curtis Sliwa, con l’intento di contrastare il dilagare di criminalità e povertà a New York. Negli anni gli angeli custodi si sono contraddistinti per il fatto di essere volontari impegnati in prima linea per tamponare e arginare le emergenze di strada. I destinatari delle loro attività sono principalmente persone vittime di dipendenze, violenza o difficoltà economiche.
Seguici anche su Google Edicola »