Ansia mia fatti capanna (ovvero le cose che mettono TUTTI nel panico)
Ansia, compagna delle nostre giornate.
Siamo esseri imperfetti, ma soprattutto…sprizziamo agitazione da tutti i pori.
Per quanto siamo diversi e lontani si può tranquillamente stilare una lista di cose che mettono ansia e che accomunano tutti. Qualche esempio?
Le foto
Siamo a una festa, mentre ci stiamo divertendo il solito bontempone fa saltare fuori il telefonino dichiarando che è il momento della foto di gruppo!
Inutili i tentativi di rendere la nostra faccia miracolosamente attraente se siamo alla terza birra, quindi cominciano a susseguirsi una serie di azioni che vanno dal riavviarsi i capelli a darsi pizzicotti sulle guance per ravvivarne il colorito.
Il momento dello scatto è solenne, cerchiamo di non muovere un muscolo guardiamo l'obiettivo come fosse il plotone di esecuzione e.. foto fatta!!
Ci si spinge tutti come nella metro b a Roma nell'ora di punta per vedere come siamo venuti e sono attimi di immensa ansia! Risultato? Siamo venuti una merda!
Consiglio: una cosa che ho notato e che può sembrarvi banale è che quando tutti si accalcano per guardare la foto nessuno guarderà voi, guardano tutti se stessi e tutti si preoccupano della stessa cosa: di come son venuti in foto. Quindi chi se ne frega!
I bagni pubblici
Siamo in un locale, le solite tre birre fermentano dentro di noi, all'improvviso la natura chiama e dobbiamo andare in bagno.
Con passo deciso e svelto guadagniamo l'entrata nel bagno del locale, chiudiamo la porta e cominciamo a fare i nostri bisogni. Non c'era fila quando siamo arrivati quindi possiamo avere i nostri due minuti di pausa bagno.
Appena slacciamo i pantaloni cominciano a bussare alla porta, in trenta secondi a partire da quando siamo entrati si è creata una fila fuori dal bagno che non la trovi neanche al casello dell'autostrada il 15 di ogni agosto!
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L'ansia sale, sentiamo parlare, sbuffare e bussare. Per la fretta (e un po' perché, diciamolo, non siamo lucidissimi) finiamo per non centrare bene l'obiettivo con il risultato di provare ancora più ansia per come abbiamo lasciato il bagno al nostro successore!
Consiglio: che tu te la prenda comoda o che ci impieghi qualche minuto in più, le persone di fuori si guarderanno comunque pensando " eh va bè ci sta a mettendo una vita", si sa, non siamo persone pazienti noi!
La prova costume
Avete passato tutto l'inverno a mangiare broccoli sconditi per arrivare in spiaggia con almeno un rotolo di pancia in meno e vi sentite abbastanza tranquilli.
Siete fra amici e arriva il momento di togliere i vestiti e mostrarsi in costume. Puntualmente mentre le donne non fanno in tempo a metter giù la borsa, i maschietti stanno già correndo nudi a farsi il bagno al grido di KAWABONGA!!
Le ragazze sorridono imbarazzate e osservano di sottecchi chi per prima mostrerà gli stravizi invernali! Due minuti di ansia pura salvo trovarsi verso l'ora di pranzo in perfetta sintonia con l'immagine iconografica del Buddha.
Consiglio: che tu faccia più addominali che considerazioni o che non fai sport neanche se a ordinartelo è il papà di Laura Palmer, ti sentirai un pochino inadeguata comunque.
Non lo dico spesso ma ora lo dico, in questo prendiamo esempio dal regno maschile: queste creature sono talmente indifferenti ai rotoli e al loro aspetto, che la sola cosa che li preoccupa una volta arrivati in spiaggia è fissarti con sguardo di puro terrore e chiedere: portati i racchettoni!?
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Fila alla cassa
Ragazzi la fila alla cassa per me è sempre un argomento molto affascinante, perché prende forma quasi concreta tutto ciò che so sulla legge di Murphy.
Entriamo al supermercato e non c'è nessuno ma nessuno, davvero sembra il set di Resident Evil. Il tempo di prendere uno yogurt magro e cereali biologici, ti fiondi alla cassa.
Quello che trovi è una fila di chilometri di persone che fisicamente il supermercato non potrebbe neanche contenere. Una signora ha pietà di te che hai solo due cose e ti fa passare.
Lì, è lì che l'ansia prende il sopravvento. La commessa ti passa la spesa ,tu hai il corrispettivo numerico dell'esercito di Leonida dietro, la busta non si apre, gli spicci non li trovi, la cassiera è costretta a bloccare una fila immensa di persone che si pentono amaramente di averti lasciato passare.
Fuggi via piangendo.
Consiglio: vedere punto 2.
La polizia
Non importa, che abbiate appena revisionato l'auto o che abbiate appena sistemato tutto con l'assicurazione, la vista della polizia (ma anche vigili urbani o carabinieri) vi fa sudare. Vi sentite come se nascondeste nel portabagagli un cadavere imbottito di droga.
Consiglio: per questo non abbiamo rimedi. È una cosa ancestrale, inevitabile.
Conclusioni?
Avrei potuto continuare ancora ma volevo solo darvi un'idea del fatto che tutte le vostre ansie sono le ansie di tutti e se vi siete riconosciuti in una sola di queste situazioni vuol dire che potete cominciare a esorcizzare un po' della vostra ansia sociale che come nella maggior parte dei casi, è solo nella vostra testa!
di Sara Salini
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