AroundMe app: l’importanza di conoscere il mondo attorno a te
L’arte di osservare.
Entrando nei centri commerciali (perlomeno in quelli che non hanno ancora chiuso i battenti) siamo soliti trovare un quadro sinottico che fornisce una panoramica immediata di tutti i negozi in esso presenti.
Ogni categoria è indicata con un colore diverso, in modo da facilitare la lettura e la localizzazione sulla mappa del singolo punto vendita. Il tutto affinché i clienti possano trovare ciò che stanno cercando nel minor tempo e con la massima semplicità possibili, senza dover necessariamente vagare da piano a piano come Totò e Peppino in quel di Milano.
I frequentatori dei grandi empori sembrano apprezzare molto l’idea, tant’è che si servono continuamente di questi schemi esemplificativi. A volte, prima di riuscire a consultarli, occorre addirittura pazientare in fila. Non a caso la mappa dei negozi è riproposta anche nel sito web ufficiale del centro, così che gli avventori più smaniosi possano leggerla direttamente via smartphone o tablet.
Ci pensa AroundMe.
Devono essere queste le domande che si è posto Marco Pifferi nel 2008, quando ha creato l’app AroundMe. Questo software ci viene in aiuto ogniqualvolta cerchiamo un negozio, un servizio pubblico, un bar, un taxi, un albergo o qualsiasi altra cosa ci venga in mente.
Basta digitare quel che stiamo cercando e il programma ci mostra una lista completa di tutte le attività presenti nelle categorie scelte, con la relativa distanza dalla nostra posizione corrente.
La localizzazione è mostrata attraverso una mappa di Google che permette di visualizzare la distanza e il percorso, oltre a ottenere altre informazioni. È anche possibile inviare la posizione del luogo d’interesse a un contatto presente nella nostra rubrica.
Inoltre, la lista “Qui Vicino” consente di trovare informazioni su Wikipedia relative a ciò che si trova nell’area circostante. Una funzione molto importante, quest’ultima, da un punto di vista culturale. Troppo spesso, infatti, abbiamo solo una conoscenza marginale, superficiale delle cose cui ci troviamo di fronte.
Il tutto è disponibile gratuitamente per sistemi iOS, Android e Windows Phone. L’utilizzo dell’applicazione è semplice e veloce, e i risultati molto accurati. Caratteristiche, queste, che le sono valse il premio di migliore app italiana nell’anno 2013/2014.
C’è solo una precauzione per l’uso da tenere in considerazione. Nell’applicazione è presente la funzione “Meteo” e qualora questa venga attivata, l’uso continuativo del GPS in background potrebbe ridurre notevolmente la durata della batteria. Si consiglia quindi di attivare la geolocalizzazione solo quando necessario e poi disattivarla.
Prima pensa, poi progetta.
Come descritto nell’articolo Creare un’app e monetizzarla? Ecco come si fa, per progettare un’app veramente utile occorre avere un ottimo spirito d’osservazione e sgombrare la mente da inutili tecnicismi.
Partendo da una necessità di cui nessuno si era occupato prima d’ora, si possono creare prodotti rivoluzionari che migliorano la vita di tutti i giorni.
Pensiamo per un attimo a un novello turista o a una persona che si è da poco trasferita in una nuova città. Con ogni probabilità, entrambi si sentiranno come pesci fuor d’acqua, almeno inizialmente.
Un’applicazione del genere aiuta non solo a trovare ciò che si cerca ma anche ad avere una crescente cognizione del luogo in cui ci si trova.
Diventa una specie di tutor o meglio ancora un Cicerone al quale è possibile domandare ogni cosa e ricevere una risposta immediata. Il risultato è che ci si sente meno soli e più integrati. Da ciò si evince come certe app abbiano una notevole importanza anche a livello sociale e non solo tecnologico.
È bene pertanto mostrarle ai giovani sviluppatori come modelli da seguire e a cui ispirarsi, affinché in futuro possano regalarci nuovi gioielli materializzando cose che, allo stato attuale, esistono solo a livello astratto.
autore del romanzo "Veronica Fuori Tempo"