Frigoriferi "poetici" per cibo solidale

Nevera solidaria. Sembra il titolo di un libro di Neruda. Eppure nonostante il nome suggestivo, la funzione del frigorifero solidale (questa la traduzione esatta) è elementare: donare cibo.

 
L’iniziativa, già attiva in Spagna, Olanda e Germania, ha recentemente preso piede anche a Goìas, nel Brasile centrale.
I frigorificos vengono posizionati  ai bordi delle strade, così da essere accessibili tutti i giorni e a qualsiasi ora. I principali destinatari sono senzatetto e indigenti, che da oggi possono fare il classico spuntino di mezzanotte. Ma non solo. Chiunque fuori casa venga sorpreso dai morsi della fame può prelevare con disinvoltura una rapida merenda.
 
Cittadini e rivenditori depositano in questi piccoli vasi di Pandora le eccedenze quotidiane. Alcune persone regalano anche cibi preparati appositamente. Il progetto, che sta riscuotendo molto successo, permette di evitare lo spreco di ciò che altrimenti finirebbe nella spazzatura e sensibilizza la popolazione a economizzare. Gli impianti infatti si riempiono e si svuotano a ritmo costante nel corso della giornata. 
 
Naturalmente è necessario rispettare alcune regole: non si possono lasciare all’interno dei frigoriferi né carne, né pesce crudo, né uova e ovviamente altri cibi scaduti o deperibili. Ben accetti, invece, i pasti fatti in casa, che devono però essere corredati di etichetta indicante la data di preparazione.
 
Il cibo riacquista così il proprio valore. É stato stimato che in un mese vengono risparmiate dalla pattumiera  circa 200 kg  di alimenti. Alcuni volontari controllano periodicamente che i doni siano in buone condizioni, anche se sembra non ce ne sia bisogno. Peraltro, a oggi non è stato registrato alcun atto di vandalismo.
 
I volontari hanno intenzione di espandere il progetto, creando una vera e propria rete, per far sì che lo sperpero del cibo possa ridursi sensibilmente.  Nevera solidaria  è stata preceduta da caffè, pizzerie, supermercati, empori a sostegno di chi ne ha bisogno. Tali attività si basano però maggiormente sulle donazioni in denaro, con le quali si comprano successivamente i prodotti.Tutte forme per contrastare la povertà alimentare in cui privati, volontariato e comuni collaborano insieme. 
 
L’iniziativa riuscirà a arrivare anche in Italia?  Quest’anno grazie all’Expo si è parlato tanto di nuovi sbocchi alimentari ecosostenibili. Un’idea così semplice e geniale potrebbe rappresentare una piccola rivoluzione. Molto più che pagare 39 euro di biglietto per andare a una manifestazione attenta ai temi ambientali e poi tornare tranquillamente a fare gli spreconi.
 
 
Un simpatico cortometraggio..sull'amore per il frigo! Guarda il video:
 

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