Bollette pazze: come evitare di indebitarsi nel 2022
Non rimandare a domani quello che puoi fare dopodomani
L’indolenza è una tentazione fin troppo ghiotta, quando si tratta di scartoffie e beghe burocratiche. Ma cedere può costare caro. Letteralmente. Spesso ti sei pentita di aver attivato la domiciliazione bancaria delle bollette, leggendo l’estratto conto mensile: laltra faccia della medaglia, infatti, è stata la totale perdita di controllo sui tuoi consumi domestici. Mille ed una volta ti sei ripromessa di disdirla e ricominciare a pagare luce e gas con il caro vecchio bollettino postale cartaceo…e duemila volte NON hai dato seguito al proposito.
Le bollette natalizie, però, ti hanno dato una sberla così forte, da convincerti della necessità improrogabile di correre ai ripari. Hai revocato la domiciliazione bancaria per riuscire a tracciare accuratamente le uscite, ma hai capito che non basterà per riportare le spese relative alle utenze a numeri accettabili, e cioè al di sotto di importi a due zeri. Tg, carta stampata e conoscenti ormai non parlano d’altro. Il costo delle materie prime è aumentato, e, conseguentemente, luce e gas - ma anche prodotti alimentari e consumazioni al bar/pizzeria - vedono lievitare il prezzo.
Interpellate, società fornitrici e aziende si sono giustificate sostenendo di non poter fare altrimenti, per arginare l’impennata delle spese a cui devono far fronte.
Una situazione, questa, che verosimilmente si protrarrà, alternando fiammate e picchi a lievi discese, per tutto il 2022. Tanto per cominciare, in primavera i rincari di luce e gas segneranno +400%...
Che fare, quindi, per arginare l’emorragia del portafoglio? È possibile quantomeno limitare i danni senza essere costretti a trascorrere l’ultima parte dell’inverno al freddo ed al buio?
La risposta è sì, a patto di fare molta attenzione ai dettagli, e non trascurare nulla. Risparmiare è la somma di tanti piccoli elementi che, presi singolarmente, potrebbero apparire irrilevanti.
I mangioni che non ti aspetti: frigo, forno e ferro da stiro
L’elettrodomestico che assorbe più energia in assoluto è il frigorifero. Incredibile ma vero: ciò dipende dal fatto che resta acceso (e quindi impegnato nella refrigerazione degli alimenti) 24 ore su 24, anche se a volte, trattenendoci fuori casa, non lo usiamo per intere giornate.
Per ridurre i consumi elettrici è quindi consigliabile NON aprirlo in continuazione, ed anzi, possibilmente, farlo un’unica volta per prendere alimenti che verranno impiegati in un’unica ricetta, o che dovranno essere consumati durante uno stesso pasto. Evitare inoltre di riporre in frigo alimenti troppo caldi, e, invece, conservare al suo interno quelli che devono essere scongelati prima di essere consumati. Si può addirittura “azzardare”, regolando la manopola al suo interno portandola 5 gradi.
Il forno, poi, deve essere svuotato e pulito dopo OGNI utilizzo, così come il ferro da stiro. In caso contrario le incrostazioni di grasso o calcare ne ridurranno progressivamente l’efficienza aumentando, contestualmente, l’energia assorbita.
Bollette “pazze”: una ciabatta ci salverà
Le nostre case pullulano di oggetti elettronici (modem wifi, stampante, tablet, decoder, computer fisso…) Ciò rende necessario utilizzare costantemente le prese elettriche. Così, per ottimizzarne la disponibilità, ricorriamo alle ciabatte, che raggruppano più dispositivi, convogliandone l’alimentazione verso un’unica fonte energetica.
Tenere accesa la ciabatta mentre non usiamo il portatile, il lettore DVD e le casse ad essa agganciati comporta comunque il consumo di energia. Dunque, in caso di inattività, specie se prolungata, è importante portare su off il suo pulsante.
Riusciremo così a risparmiare fino al 70% di elettricità.
Non sottovalutare luci automatiche e LED
Le prime consentono di tagliare i consumi del 10’% circa, in quanto si accendono tramite sensori di movimento. Dunque, la luce si attiva se - e solo se -vengono rilevate presenze.
Le lampadine LED permettono un uso efficiente dell’elettricità per veicolare luce, a differenza di quelle tradizionali, in cui un’ingente quantità di energia assorbita (90% circa) viene trasformata in calore, e non risulta quindi utile ai fini dell’illuminazione.
A ciascuno la sua tariffa
Ultimo accorgimento, ma non per importanza, è rispolverare il contratto sottoscritto con le aziende fornitrici di luce e gas. Controllando i costi ripartiti per fascia oraria, sarà possibile, ad esempio, riprogrammare lavatrici e preparazione del cibo in base ai momenti della giornata più “economici”.
Il probabile cambio di abitudini potrebbe aiutarci ad ottimizzare anche l’utilizzo del tempo, rendendolo più efficiente e riducendo al minimo il nostro fabbisogno di indolenza effettivamente rigenerante.
Quando le cose non mi divertono, mi ammalo (H.B.)
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