La plastica ci sommergerà! Ma c'è chi ci sta facendo un business.
Una startup americana crea Rothy’s ha iniziato la creazione di scarpe fatte con la plastica riciclata
Dall’idea di due imprenditori californiani, Roth Martin e Stephen Hawthornthwaite nascono le prime scarpe modello ballerine realizzate totalmente con la plastica delle bottiglie usate.
Dopo circa tre anni di ricerca e sviluppo, il risultato dei due imprenditori è stato la creazione di scarpe che non solo aiutano l’ambiente ma che sono anche belle e comode.
Come vengono prodotte le scarpe con la plastica riciclata?
Le scarpe Rothy’s sono realizzate con stampa 3D invece che con il tradizionale metodo di taglio e cucitura. Il processo di produzione inizia con l’acquisto della plastica in centri di riciclo.
Questa viene poi sterilizzata e ridotta a brandelli per poi essere compressa e trasformata in filamento. Il filo viene poi lavorato sulle tomaie con una speciale stampante 3D (messa a punto dalla Rothy’s) che contribuisce a ridurre al minimo gli scarti derivanti da tagli, irregolarità e difetti. Il processo richiede circa sei minuti e utilizza, per ogni paio di scarpe prodotte, tre bottiglie di plastica riciclata.
A questo si aggiunge la suola in gomma senza emissioni di carbonio e le solette in schiuma riciclabili.
Le ballerine che non muoiono mai
La sostenibilità è presente anche nella produzione delle scatole che contengono queste scarpe perché sono realizzate con materiale riciclato.
Tuttavia ciò che le rende davvero uniche è il fatto che queste scarpe “non muoiono mai”.
La startup, infatti, ha creato un programma che permette ai clienti di rispedire – gratuitamente – le ballerine quando queste non vengono più utilizzate.
In questo modo l’impianto di riciclaggio le riciclerà e torneranno in vita sotto forma di pezzi di altre scarpe.
Simona
blogger eco-friendly