Brazzale: uno stipendio in più ai dipendenti che decidono di avere figli
Mettere al mondo un figlio è un gesto d’amore
Una donazione che non riguarda solo la coppia, ma anche la comunità. Assumersi la responsabilità di procreare richiede coraggio e generosità. Un impegno tacito che va avanti per tutta la vita.Nonostante l’importanza di questa scelta, sono sempre più frequenti, nel mondo del lavoro, i casi di discriminazione di donne incinte. Com’è possibile colpevolizzarle, se si considera l’importanza del loro ruolo sociale?
Troppo spesso produttività ed efficienza sono considerate in termini di meri numeri, così tutto quello che minaccia di modificarne le relative cifre viene visto con il fumo negli occhi.
Fortunatamente, non mancano iniziative di segno opposto, che premiano l’approccio creativo nel senso letterale del termine. Da Vicenza arriva una notizia che ha il sapore di una favola, eppure è tutto vero.
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La Brazzale, l’azienda lattiero-casearia più antica d’Italia (a Zanè l’omonima famiglia produce e vende formaggi dal 1784), ha deciso di pagare uno stipendio in più ai dipendenti che scelgono di mettere al mondo un figlio.
«Il nostro obiettivo non è solo quello di sostenere economicamente i neogenitori, ma soprattutto migliorare il livello di soddisfazione e felicità in ufficio. Era da tempo che meditavamo un’iniziativa del genere: riteniamo che sia il modo di assolvere una piccola ma fondamentale responsabilità, ovvero, tutelare le coppie che vogliono mettere su famiglia e non chi già gode in larga misura di privilegi e garanzie». A parlare è Roberto Brazzale.
Un’azienda a misura d’uomo
La Brazzale dà lavoro a 550 persone, divise tra Veneto e Repubblica Ceca (Litovel), dove sono stati aperti circa 20 negozi.
«Vogliamo che i nostri collaboratori capiscano che la Brazzale accoglie con gioia e fiducia nel futuro i nuovi arrivati. Certo, dovremo organizzarci e darci un metodo per sostenere il carico finanziario a cui andremo incontro, ma siamo pronti».
In cosa consiste il “premio” per i nuovi nati?
A beneficiare dello stipendio in più (circa 1.500 euro) non saranno solo le madri, ma anche i padri e chi adotterà un bambino. L’unico requisito richiesto è lavorare con l’azienda da almeno due anni e continuare per almeno altri due.
L’erogazione di questa misura non richiederà il ricorso alla burocrazia: sarà sufficiente che gli interessati comunichino all’ufficio personale il lieto evento.
La saggezza di un imprenditore che vede lontano
Ciò che colpisce, sentendo parlare Roberto Brazzale, è la lungimiranza che dimostra. L’imprenditore infatti ritiene che la sua figura sia portatrice di responsabilità ben precise, non solo verso il dipendente, ma anche nei confronti della collettività.
Ripercorrendo le immagini della sua infanzia, ricorda mamme e carrozzine, mentre oggi, ad affollare le strade del Paese sono soprattutto anziani e badanti. «Siamo protagonisti di una tragedia collettiva di cui non siamo consapevoli».
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C’è del vero, in quel che dice l’imprenditore vicentino: lo scorso anno, per la prima volta in 90 anni, la popolazione nazionale si è ridotta. Il triste primato regionale spetta proprio al Veneto (-20% delle nascite).
«Trovo incredibile che lo Stato non faccia niente per affrontare questa situazione. Ci troviamo davanti a un paradosso ineludibile: i lavoratori dei Paesi occidentali guadagnano abbastanza per vivere, ma non altrettanto per contribuire al mantenimento della società.
Il quadro della situazione, nel mio Veneto, poi, è spaventoso: per decenni abbiamo pensato solo a lavorare e accumulare soldi, con il risultato di aver cresciuto figli vittime dei nostri insuccessi e disorientati dalle ondate migratorie, che in realtà ricalcano quanto vissuto dai loro nonni e bisnonni».
Ad aver colpito Roberto Brazzale è stato l’approccio controcorrente dell’azienda veneziana che ha deciso di assumere una donna che non aveva nascosto di essere incinta.
«Noi abbiamo provato a fare un ulteriore passo avanti. Abbiamo cercato di dare ai dipendenti questo messaggio: ci rende felici sapere che scegliete di puntare sul valore della vita, e vogliamo sostenervi nella decisione di restare a casa per occuparvi dei figli piccoli. Se, come imprenditore non posso pagare il prezzo giusto per tutto questo, voglio provare a pagare quel che posso. I neonati valgono ben più di un voto falsato ed estorto durante le elezioni, in Italia ed Europa».