Calm, l'app che vi insegna a meditare ( e cura l'effetto Trump)
Sovrastimolati, stressati, pieni di ansie.
Tempi frenetici, quelli odierni. Le giornate sembrano un’inarrestabile maratona circolare: letto, ufficio, palestra, corso di ballo, cena con gli amici, serie tv, letto (con alcune variazioni sul tema).
Nonostante le mille attività che svolgiamo quotidianamente, per cui dovremmo crollare una volta appoggiata la testa sul cuscino, il sonno tarda ad arrivare.
Perché? Pensieri e malesseri di vario genere ci assalgono. Ma badate bene: riposo e relax sono tanto importanti quanto il lavoro e il mantenersi attivi. Forse è per questo che Calm è stata eletta migliore app del 2017.
Cos’è Calm
Un’app per la meditazione e il benessere mentale. Di semplicissimo utilizzo, include programmi come “sette giorni di sonno”, “ventuno giorni di calma”, “imparare a gestire le proprie emozioni”, “Sviluppare la resistenza allo stress”. Piccole sessioni di relax giornaliere da dieci-quindici minuti.
La libreria dell’app propone inoltre le sleep stories, racconti che stimolano il relax e aiutano ad addormentarsi, che possono essere letti o ascoltati grazie alle voci di alcuni famosi narratori e attori come Stephen Fry, Philipa Alexander, Tamara Levitt. Ma i titoli sono veramente tanti.
All’interno dell’app c’è anche possibilità di iscriversi alle Calm masterclass di Alexander Pang, noto scrittore e professore universitario californiano autore di libri quali “Rest: when you get more done when you work less” (Riposa: quando produci di più lavorando di meno).
Partita con appena un milione di dollari di finanziamento, potrebbe valerne adesso 250 milioni. Costruita nel 2012 da Michael Acton Smith, in precedenza CEO della società di videogiochi Mind Candy e dall’imprenditore seriale Alex Tew, Calm nel 2015 ha guadagnato 40 milioni di dollari. Come?
L’abbonamento costa circa nove euro mensili (12, 99 dollari), con la formula annuale circa tre euro. Alcuni contenuti però sono immediatamente disponibili.
La scintilla? La candidatura di Trump
I fondatori hanno identificato un motivo per cui i download dell’app sono aumentati vertiginosamente nel corso del 2017. Non solo l’effetto delle preoccupazioni sulla Siria e la Corea del Nord, ma soprattutto le elezioni presidenziali americane .
«Uno dei fattori scatenanti è stata l'elezione di Donald Trump come presidente» dice Acton Smith. «Chissà perché essere più consapevoli, rilassare e calmare le persone si è rivelato particolarmente popolare quest’anno».
L’app Calm oggi vanta circa venti dipendenti ma ha l’intenzione di espandersi: dalla società ai libri, dall’abbigliamento al Calm Hotel.
Per una dose di camomilla 2.0 . Provare per credere.
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