CEO di Nokia ha concluso il suo discorso dicendo “non abbiamo sbagliato niente, ma, abbiamo perso”
Questa foto mi ha colpito. Forse sarà per gli anni di crisi che ho subito facendo l'imprenditore, forse perché fa sempre una certa impressione guardare un uomo di successo piangere o forse perché, come tutti quelli della mia generazione, il Nokia rappresenta un nostalgico ricordo degli anni '90. L'inizio dell'era "cellulari" e "sms".
Poco prima di "fallire" e di vendere gli assets alla Microsoft, il CEO di Nokia ha tenuto un discorso. Ma più che un discorso, quello che colpisce di più è l'ammissione delle colpe.
La colpa di non aver saputo gestire il cambiamento. Ma non solo. L'ammissione di non essere stati capaci a compierlo. Quasi un'ammissione di inferiorità.
Il CEO di Nokia ha concluso il suo ultimo discorso dicendo che la Nokia ha fatto tutto bene, ma hanno perso lo stesso.
Sembra il calcio. Una squadra che perde 1-0 nonostante si siano impegnati e avuto un buon possesso di palla.
Ma il calcio è un gioco. Qui vanno in frantumi gli stipendi di migliaia di persone.
“we didn’t do anything wrong, but somehow, we lost”
Gli avversari sono troppo potenti!
La sua conclusione
- Il vantaggio di avere fatto bene ieri, sarà sostituito dalle tendenze di domani. Non è una questione di fare qualcosa di sbagliato o di aver interpretato male un piano. Il punto è che i vostri concorrenti, cavalcano l’onda, e la calvacano bene. E tu perdi se loro non cadono. Ma non cadono mai.
- Per cambiare e migliorare se stessi ci viene sempre data una seconda possibilità.
Essere eliminati e come essere "costretti" a cambiare per forza. - Per coloro che si rifiutano di imparare e migliorare, arriverà il giorno in cui non saranno più rilevanti per il mercato. Impareranno la lezione in un modo difficile e costoso.
L'amministratore delegato di Nokia
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