Chi è davvero l'arrotino?
I figli crescono.
Le mamme imbiancano, la crisi imperversa e all'italiano rimane una sola certezza: l'arrotino e l'ombrellaio. La figura mitologica che conoscono tutti ma nessuno ha mai visto. Quel gracchio nazionale che ci riporta all'infanzia, quando ancora non facevano la televendita del Miracle Blade. Il paladino dei coltelli e delle cucine a gasse, il difensore delle donne che non riescono a tagliare il pane casereccio. Colui che riparerà i nostri ombrelli salvandoci dal diluvio universale. La sua voce, incredibilmente la stessa in tutto lo stivale, ha ispirato scrittori e poeti, stuzzicando le fantasie delle menti più raffinate. Ma chi è l'arrotino? Esiste davvero? Lui e l'ombrellaio sono la stessa persona?
Breve storia di un arrotino
Per quanto ne sappiamo l'arrotino potrebbe essere sulla terra dalla notte dei tempi, ovvero da quando l'uomo ha inventato il coltello. Dal momento che l' apparizione della posata non corrisponde a una precisa data storica, ipotizzeremo sia il momento in cui l'Homo erectus ha capito di essere troppo pigro per usare solo la dentatura. Vi sono persino studi sull'origine geografica del mestiere: alcuni individuano il Trentino (probabilmente per la necessità di un coltello ben affilato per taglirae lo speck) altri il Molise. (questa seconda ipotesi aprirebbe strade ancora nuove: l'arrotino, come il Molise, non esiste oppure il Molise è il paese in cui si nascondono tutti gli arrotini, in una grande e affilata comunità).
Per alcuni dunque l'arrotino è una figura meramente funzionale al bisogno della società di arrotare i coltelli. Altra tesi, che personalmente avvaloro maggiormente, è la presenza di un' associazione microcriminale che, a pagamento, studia i momenti migliori per infastidire il prossimo peggio di un testimone di Geova. Fateci caso. Gli avvistamenti della Panda risalente al Tardo Medioevo seguita dal celeberrimo urlo di battaglia: «Donne è arrivato l'arrotino» ha il potere di giungere ai tuoi timpani nei momenti meno opportuni: la pennichella post-pranzo, la domenica mattina, il funerale del nonno. Sono i tuoi nemici che sfruttano il comodo e subdolo anonimato dell'arrotino per vendicarsi dei torti subiti.
Probabilmente la mafia degli arrotini fornisce il kit già compreso di Panda 4x4, nastro registrato, megafono con gracchio annesso e GPS con le zone di siesta più ampie.
E l'ombrellaio?
Il Signore oscuro che si accompagna costantemente all'affila-coltelli. Nessuno ha mai capito se si tratti dello stesso arrotino in preda ad attacchi di schizofrenia dal momento che, ascoltando attentamente il nastro, i verbi vengono coniugati sia al singolare ( è arrivato l'arrotino e l'ombrellaio) che al plurale ( ripariamo cucine a gasse). Ignoriamo dunque se si tratti di due persone o di un solo psicopatico.
La terza via è che l'arrotino sia il precursore di tutti i geni del marketing: in un solo messaggio coniuga gli obiettivi che esperti di SEO e pubblicità cercano quotidianamente e faticosamente di raggiungere. In quattro righe annuncia chi è (è arrivato l'arrotino), cosa fa ( arrota coltelli e ripara cucine a gasse), il target, ( le donne) sfrutta perfettamente le keywords ( arrotino, gas, ombrellaio) e rimarcato il suo ruolo nel call back finale. Insomma è un mago dell'ottimizzazione dei contenuti. Ecco perchè dovrebbero dedicargli un capitolo nei libri di testo di Seo ed Economia e management.
Personalmente, dopo questa ampia dissertazione, sarei curiosa di sentire le vostre opinioni a riguardo. Qualcuno l'ha mai visto o si è mai fatto arrotare coltelli? Ma soprattutto...cos'è una cucina a gasse??
Curiosità: Si dice che se si ascolta la registrazione dell'arrotino al contrario morirai in sette giorni. Oppure diluvierà per un mese senza sosta e, finiti gli ombrelli da acquistare, sarai costretto a ricorrere al suo socio.
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