Chi sono le mamme pancine e perchè sono più simili a una setta
Mamme, pancine e...tanto terrore
Va bene la comprensione e la vicinanza nel condividere una stessa fase della vita. Ma le torte partoritrici sono decisamente troppo (sconsiglio vivamente la visione di ulteriori immagini se avete già fatto colazione).
Avere un bambino è probabilmente uno dei momenti più belli e potenti nella vita di una coppia (la sottolineatura è voluta). Non deve diventare un incubo degno dei miglior film di Craven o Cronenberg.
Mamme pancine e relative varianti, gruppi Facebook che stanno facendo inorridire il web, portati alla ribalta dal blogger Signor Distruggere (che quantomeno, grazie alle psycho-mamme ha vinto il Macchianera internet award per la stampa online) sono più simile a sette che a un insieme di giovani puerpere che condividono la gioia della maternità. Un fanatismo che fa decisamente il paio con il fenomeno Baby reborn.
Anche se escludessimo l’italiano latente e la vasta gamma di nomignoli come amorini, tettine ripiene, pancine, batuffole, pucci-pucci, mistannosaltandoinervi non si può rimanere indifferenti di fronte ai menu a base di placenta e ricottine di latte materno, spesso e volentieri offerti ad ignari assaggiatori. Neanche durante la penuria del ‘15-‘18 si era arrivati a tanto. Hannibal Lecter ci sembra quasi un simpatico nonnino.
Ma l’italian horror story è appena cominciata. La mammofollia non si arresta certo superata la fase neonatale. Sul web una gadgettistica infinita di gioielli a forma di vagina o coppette mestruali oppure ninnoli contenenti latte materno, denti o feci. E, ciliegina, anzi no, assorbente sulla torta frustratissimi cake designer che realizzano dolci-tampax per festeggiare il primo ciclo della malcapitata adolescente. E a me che cadeva la faccia quando mia nonna diceva candidamente: «È diventata signorina».
Ulteriori prove dimostrano come le turbe psichiche non vengano mai da sole. Le pancine batuffole coincidono spesso con le paladine dell’omeopatia vs vaccini. Queste Sailor Moon dei rimedi naturali curano i propri pargoli a suon di decotti. E se dalle loro bacheche cola melassa, guai a chi dá loro, anche timidamente, delle incoscienti. Parte subito la chiamata alle armi e l’isterismo, che cozza decisamente con l’immagine della mammina dolce e attenta ai bisogni del proprio figlio che cercano di propinare al web.
Continuando sul filone medicina vs fai-da-te, Medioevo comes back: i test di gravidanza auto-prodotti. In un revival nostalgico del piccolo chimico, un tripudio di urine mescolate ad olio, bicarbonato o candeggina nell’attesa che l’acqua cambi colore e dichiari il verdetto. Ma non era più semplice un test alla farmacia più vicina?
Infine, se per caso qualcuna si annoiasse durante la lunga attesa per dare alla luce il proprio figlio, può allietare i suoi pomeriggi con i simpatici test "Indovina che sesso è". In palio un fantastico link personalizzato (?!?).
Lettera aperta alle mamme dei maschi
Papà, togliete il cellulare dalle mani di queste egocentriche che a tutto pensano tranne che al bene del proprio bambino. Per carità, esistono anche domande e dubbi legittimi che riempono tali pagine. Ma già il fatto che Vincenzo Maisto, alias il nostro caro Signor Distruggere, sia stato insignito di un riconoscimento per aver descritto in maniera approfondita le degenerazioni delle psycho-mamme la dice lunga.