Come combattere la stanchezza tipica dei mesi caldi?
Sfatiamo una leggenda metropolitana
L’estate non è la stagione migliore. Al contrario può essere il male, soprattutto se arriva come quest’anno dopo un inverno e una primavera altamente volubili, e se si soffre di pressione bassa.
Così, per garantirsi una giornata degna di questo nome non basta alzarsi pieni di buoni propositi e far tesoro della caffeina ingurgitata. L’astenia (dal greco astenos, senza forza), infatti, colpisce con la stessa precisione chirurgica di una scure che si abbatte sulla nuca, soprattutto dopo pranzo.
Sonnolenza, umore basso, energie latitanti e distrazione in agguato. Sono queste le sembianze attraverso cui si manifesta più frequentemente l’astenia, malessere tipico di ogni cambio di stagione. Il passaggio dalla primavera all’estate, ad esempio, comporta un aumento delle ore di luce, si esce di più, il corpo consuma un maggior quantitativo di energie…e non sempre riesce a star dietro a tutto.
Come fare quindi a mantenersi produttivi sul lavoro e godere delle lunghe serate estive, in cui in genere ci si propongono mille e uno eventi diversi? Ecco un manuale pratico di sopravvivenza.
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Per quanto possa apparire banale, è bene ribadire che bisogna ascoltare i ritmi del proprio corpo e non costringersi a tour de force nelle ore centrali della giornata. Bere tanta acqua (almeno due litri, e preferibilmente a basso residuo fisso) è fondamentale; fai fatica in quanto non sei abituato? Prova a solleticare il palato aggiungendo del succo di limone.
Grassi, insaccati e bevande stimolanti? Sforzati di ridurne il consumo, almeno tra giugno e agosto.
Il buongiorno si vede dalla colazione
Partire con il piede giusto è necessario non solo per garantirsi le energie da sfruttare nel corso della mattinata, ma anche per tenere alto l’umore.
Dunque, appena svegli è consigliabile consumare un pasto equilibrato, che comprenda un caffè (non zuccherato), o un the dolcificato con del miele, una tazza di cereali, un vasetto di yoghurt e magari una banana.
L’avena svolge un duplice effetto positivo: non solo, infatti, stabilizza gli zuccheri nel sangue, ma contribuisce al funzionamento dell’apparato digerente. Tale cereale, inoltre, è ricco di fibre, fosforo, magnesio e vitamina B1.
I fermenti lattici contenuti nello yoghurt, invece, intervengono sull’intestino, contribuendo all’equilibrio della flora batterica e allo smaltimento dei batteri nocivi. I probiotici, inoltre, eserciterebbero un effetto positivo sul triptofano che, al pari della serotonina, conferisce una sensazione di appagamento e calma.
L’ideale? Scegliere yoghurt al naturale proveniente da fattorie biologiche.
Via libera a pasti leggeri: prediligi verdura, legumi e frutta
È fondamentale non abbuffarsi in pausa pranzo, né cedere alla tentazione di buttarsi a corpo morto su fritti, insaccati e intingoli. La digestione ne risentirebbe, e una pennichella sarebbe inevitabile.
Dunque, meglio scegliere verdura e legumi per placare la fame. Questi ultimi non solo garantiscono al corpo energie spendibili a breve e lungo termine, ma contengono anche preziosi elementi come magnesio, fosforo e potassio. Sono da preferire alla carne soprattutto, in quanto, a parità di quantità, hanno un minor contenuto calorico e di grassi.
Lenticchie e spinaci, poi, sono ricchi di ferro. Per farne scorta, però, non basta consumarli frequentemente, ma è necessario accompagnare il pasto con bevande contenenti vitamina C, in quanto ne favorisce l’assorbimento.
Voglia di uno spuntino? C’è la frutta secca
Per spezzare la fame di metà mattina e pomeriggio opta per noci, nocciole, mandorle e pistacchi che sono ricchi di sali minerali, o per semi oleosi come girasole e lino, che contengono acidi grassi omega 3. Anche in questo caso, il triptofano viene in soccorso contrastando il senso di stanchezza e saziandoti, tenendoti quindi al riparo da cibi spazzatura.
Comunque, come in tutte le cose, vale il consiglio di non eccedere: trattandosi di alimenti ad alto contenuto calorico, meglio non consumarne più di 28 grammi al giorno.
In attesa delle ferie – e per guadagnarti la possibilità di qualche “strappo alla regola” in veste di turista – fai il pieno di leggerezza. Il capo apprezzerà…e tu potrai goderti il surplus di fascino che, democraticamente, dona l’estate, evitando diete ferree a settembre.
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