Come tornare padrone delle tue giornate?
Il tempo è, insieme alla salute, il bene più prezioso di cui disponi
Eppure, spesso per comprenderne appieno il valore e sfruttarlo in modo funzionale devi arrivare a una situazione limite. Chi non ha avuto, almeno una volta nella vita, la nitida percezione che le ore a disposizione si stessero “asciugando” e restringendo, a fronte di una massa di impegni in continua crescita?
Sentire che il tempo ti sta sfuggendo di mano, che non hai più la facoltà di gestirlo e controllarlo, piegandolo ai tuoi bisogni può essere claustrofobico. Provoca un misto di frustrazione e impotenza difficile da lavare via.
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D’altra parte, anche se ammetterlo a te stesso non è facile né piacevole, il punto è che il tempo, come un cavallo imbizzarrito, si “ribella” e sfugge alla tua volontà quando cedi alle lusinghe della disorganizzazione.
Farti trascinare, per inerzia, dal corso degli eventi, innesca un circolo vizioso dagli effetti disastrosi. Focalizzarti su ciò che è davvero importante diventa sempre più faticoso, mentre demandare a fattori e/o soggetti esterni la responsabilità delle tue defaillances si fa tentazione irresistibile come un vasetto di miele.
Il tempo non è infinito. Ecco perché è tuo dovere farne buon uso
La giornata ha 24 ore. È un dato di fatto, qualcosa che non puoi modificare; d’altra parte, hai la facoltà di modificare l’approccio verso questa realtà, rimettendo al centro le tue priorità.
Se il tempo a disposizione è limitato, tanto vale dedicarlo alle cose che contano e che definiscono ciò che sei e desideri. Affetti, professione, hobbies e riposo (non necessariamente in quest’ordine).
Se vuoi mettere a frutto ogni singola ora, devi partire da un’analisi meticolosa delle tue giornate. Un po’ come quando le uscite mensili lievitano – apparentemente inspiegabilmente – e prendere carta e penna si rivela indispensabile per tamponare “le emorragie” di euro.
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Sii presente (leggi: concentrato) su quello che fai
“Che ci vuole? È la scoperta dell’acqua calda”, starai pensando. E invece no, la faccenda è più complicata del previsto. Infatti spesso senti di aver poco tempo perché, mentre fai qualcosa, la mente è diretta su tutt’altro. E così anche le più semplici attività ti portano via – letteralmente - ore.
Essere in ciò che stai vivendo è un’abitudine mentale dai risvolti salutari: tanto per cominciare, ti dà la motivazione necessaria a mangiare la rana, come direbbe Mark Twain. Smettere di rimandare le cose più sgradevoli e noiose, e anzi a metterle in cima alla lista delle cose da fare, ti permette infatti di gustare appieno il sapore di una giornata in discesa.
Essere presente in ogni singola azione ti fa capire che iniziare presto rende disponibile moltissimo tempo. A cascata, ciò ti permette di dedicare a te stesso almeno un’ora al giorno. Inoltre può essere utile ritagliarsi quotidianamente un momento per svolgere un’attività che richiede disciplina e rigore (sport, collezionismo). Ordine e metodo sono infatti virus benigni: contagiano per contatto anche i settori della tua vita in cui non li hai direttamente applicati.
La “ciliegina sulla torta”?
Impegnarti a utilizzare i ritagli di tempo, ovvero le pause tra una fase e l’altra della giornata, per compiti routinari o comunque poco impegnativi mentalmente (stendere il bucato, impostare il programma della lavatrice, lavare i piatti).
Probabilmente dopo aver rivoluzionato il corso delle tue giornate ti ritroverai ad andare a letto pervaso da una certa stanchezza, ma la contropartita sarà una sensazione tanto gradevole e stimolante da dare dipendenza. Ovvero, la soddisfazione di te stesso e la consapevolezza di aver fatto il tuo meglio.
Quando le cose non mi divertono, mi ammalo (H.B.)
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