Il risveglio dell'amazzone: come il mio male è stata la spinta a cambiare vita
Il bello della vita?
Può essere cambiata, stravolta, ribaltata da un momento all'altro. È capitato anche a me, Sara, 33 anni.
Questa è la mia storia.
Una storia che può essere sovrapposta al tipico viaggio dell’eroe junghiano. Conoscete lo schema? Situazione ordinaria, problema da affrontare (es: drago) percorso tortuoso, amici/complici, raggiungimento scopo con bagaglio di esperienze bello pieno.
Mi è successo che, d'un tratto, una strega mi ha guardata fissa negli occhi e mi ha detto che...avevo addosso una maledizione!
Questa maledizione avrebbe, col tempo, potuto anche uccidermi. Tornare alla normalità prevedeva intraprendere un percorso che sarebbe stato doloroso, lungo, mi avrebbe fatto soffrire ma, alla fine, mi avrebbe guarita.
Ci voleva molto coraggio e io, così su due piedi, non l’avevo!
Sono stati moltissimi mesi di peregrinaggi presso diversi maghi di villaggi vicini che tentavano di studiare quel sortilegio. Dicevano che più conoscevano il nemico più sarebbe stato facile sconfiggerlo con una potentissima contromaledizione!
Così, mi sono messa in marcia e ho attraversato diversi paesi, streghe e stregoni, insieme ad amici fidati e famiglia, i miei alleati. Una volta che le streghe hanno capito il tipo di maledizione sono cominciati tutti i controincantesimi.
Il primo è durato molte ore, ma io non me ne sono accorta perché dormivo mentre mi liberavano dal maleficio.
Ero molto spaventata.
A due mesi dal primo intervento dei maghi cominciava l’ incantesimo più lungo e difficile. Mi veniva somministrato ogni 21 giorni: una linfa che entrava dentro me e, benché mi guarisse, mi faceva soffrire.
Mi fece perdere femminilità, bellezza, e mi faceva piangere perché ricordavo che la vita prima di allora era bellissima e ne sentivo una fortissima nostalgia.
Dopo sei mesi, finalmente le streghe dichiararono che i contro incantesimi erano finiti e finalmente la maledizione era scomparsa.
La mia felicità era infinita e tutto questo cammino, durato in tutto un anno, mi ha cambiato la vita.
Facciamo una conversione.
Vi invito a rileggere la mia storia seguendo una piccola legenda. Vi basta cambiare le parole “strega e stregoni “con dottoresse e dottori, “maledizione” con tumore al seno, lcontroincantesimo con operazione e cure, e linfa con chemioterapia e radioterapia.
Fatto? Bene, questa esperienza per quanto dolorosa, non riesco a rinnegarla perché mi ha cambiata.
Volevo fare la psicologa, avevo paura di affrontare diverse situazioni, il coraggio atrofizzato, l’apatia tipica di chi pensa che in fondo resta tutto immobile e con tante, tante cose ancora da imparare.
Oggi non sono così.
Durante la chemio, senza capelli, nauseata da morire, chiudevo gli occhi e pensavo a tutte le cose che mi mancavano e che avrei voluto fare. Mi ero ripromessa, una volta ristabilita, di perseguire degli obiettivi: essere più coraggiosa, più sportiva, e pensare di meno! Non avevo mai indossato una tuta in vita mia. Il mio atteggiamento bohémien era fatto di studio, sigarette, film, libri, mangiavo malissimo e gli zuccheri erano il mio secondo nome.
Tutto da rifare.
Quando le cure sono finite, tornata a casa ho letteralmente gettato tutto il cibo che avevo e ho ricominciato da capo.
Mi son rieducata a mangiare ho passato un anno a studiare Walter Longo e Berrino, a capire che davvero siamo ciò che mangiamo e che dovevo cominciare a prendermi cura del mio corpo.
Ho comprato scarpe da ginnastica, e ho cominciato a correre, tutti i giorni, col sole, con il vento, con la pioggia. E questo era solo l’inizio.
Ho cominciato a ridere, a stare con gli amici godendo fino all’ultima mezz’ora, a sentire il Natale, il Capodanno a viaggiare, avevo talmente fame (di vita) che ho cominciato a vivere come se il giorno dopo non potessi farlo!
I miei obiettivi e la mia laurea? Tutto cambiato, ho capito che non volevo passare la mia vita a sentire i problemi degli altri e ho cominciato a cercare la mia strada.
Inoltre, ho cominciato a piacermi di più. Io che mi trovavo sempre molti difetti quando ero senza capelli , mi trovavo bella!
Il mio seno destro non c’è più ed è stato sostituito con una protesi, i capelli mi sono ricresciuti una tonalità più scura e ricci, sono bellissimi e io non mi sono mai sentita così bella, coraggiosa, e viva!
Editor collaboratrice
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