Contro il cancro al seno usa un limone!
Cos’hanno in comune una scatola di agrumi e la prevenzione dei tumori?
Presto detto: un’immagine della grafica Corrine Beaumont che, nella campagna del 2003 Know your Lemon, assimilava il seno e le sue possibili deformazioni ai limoni. Una campagna passata inosservata fino a povo tempo fa, ma condivisa circa 30mila volte negli ultimi giorni. Il successo postumo è dovuto probabilmente al post di Erin Smith Chieze, signora a cui, come tante, forse troppe, è stato diagnosticato il cancro al seno.
Un’idea originale per sensibilizzare alla prevenzione in modo immediato e comprensibile, più efficace di tanti termini medici. Un recente sondaggio evidenzia infatti come il 96% delle donne del Pianeta non svolga regolari controlli. Nel peggiore dei casi, non ne ha mai fatto uno.
Arrossamento, pelle a buccia d’arancia, rientranze. Partire dall’autoanalisi è importante per sapere cosa è normale e cosa costituisce campanello d’allarme. Tuttavia Alessandra Gennari, oncologa e ricercatrice dell’Airc, dichiara che « è vero che quelli sono i sintomi con cui si può presentare il tumore al seno , ma tutti quei limoni rappresentano già uno stadio avanzato, non una forma curabile. Il nostro obiettivo è evitare di avere sintomi evidenti, ma accorgersene prima attraverso i controlli preventivi».
Il tumore al seno al seno rappresenta il 29% della causa di mortalità per cancro femminile. La buona notizia è che è la stessa forma per cui si ottengono le migliori percentuali di guarigione se diagnosticato per tempo. Corrine Beaumont in un’intervista ha dichiarato che « l’analogia con i limoni è nata per dare un’immagine chiara e immediata senza incorrere in censure o taboo. Il seno è spesso associato al sesso ma il cancro è morte». E lei lo sa bene dal momento che ha perso due nonne e una cara amica per un tumore al seno.
Per questo è importante il controllo; evitiamo che quei limoni marciscano prima del tempo.